Uno dei Tanti wroteho avuto per 12 anni una Tata safari e ho visto ed imparato a conoscere lo stile non propriamente Anglo-Teutonico dei pragmatici Indiani nei quali mi ci riconosco un casino 🙂
Qui dove abito io ci sono molti indiani, e tanti - poveretti, di solito - lavorano
nelle campagne dell'agro pontino. La loro situazione non è mai stata molto
piacevole, ma adesso per fortuna ci sono più controlli, c'è una sensibilità
maggiore sia tra i cittadini che nelle istituzioni, e cominciano ad aprire dei
piccoli supermercati (l'unico posto dove si trova il cumino in polvere) e dei
barbieri/parrucchieri, segno che (molto) lentamente c'è un minimo di
integrazione e si fa qualche passo verso un multiculturalismo
meno post-coloniale (nell'atteggiamento degli italiani, dico). Non voglio
banalizzare situazioni delicate, ma se prima o poi aprissero anche
un'officina meccanica mi sentirei molto più tranquillo per la mia adorata. 🙂