Marcovan
Ho una domanda da porre ai più esperti di me nella guida della motocicletta. Talvolta mi ricordo della mia caduta con il Van Van, auto molto lenta davanti a me, spazio per il sorpasso abbondante e mi butto, ma la macchina allarga, e inchioda dinnanzi a me, la colpisco con l'apice della manopola destra all'altezza del montante posteriore e inizia uno sbacchettamento pazzesco e incontrollabile che mi porterà fuori strada. Ora la domanda: esiste una manovra correttiva per rientrare nel pieno controllo della motocicletta in casi simili? Frenare? Accelerare? Ci penso sempre...
pedro
Si, esiste. Pensare sempre alle cazzate che può fare quello che hai davanti. Poi l'imprevedibile c'è sempre, andare in moto presenta comunque una dose di rischio che non può essere totalmente calcolato. Andare piano aiuta e, secondo me, anche suonare il clacson per avvisare che ci sei.
Dodo17
Gli scarichi molto aperti
gil
La domanda di Marcovan riguarda lo sbacchettamento improvviso del manubrio, come attenuarlo e annientarlo.
Io agirei con il freno posteriore, modulandolo nel tentativo di ridurre la velocità e contemporaneamente provocando uno spostamento delle masse sospese verso la ruota anteriore con relativo affondamento parziale della forcella.
Questo semplice intervento sul freno posteriore dovrebbe risolvere la situazione critica, ma solo se si verifica a velocità inferiori ai 100 km/h.
Con velocità elevate (180/200 km/h) la situazione si complica e non è così scontato rimanere e fermarsi con la moto ancora verticale.
Slowhand
Il primo consiglio è quello di adottare quella che Canem chiama la "guida difensiva": ovvero, anticipare sempre, col pensiero, ogni possibile cazzata che possa essere commessa da chi è in strada con te in quel momento, nonché ogni possibile inconveniente esterno, e regolare la guida di conseguenza. Cinque km/h in più o in meno, un metro più a destra o più a sinistra possono essere decisivi, davanti all'imprevisto. A volte tutto questo purtroppo non è comunque sufficiente, e quindi si deve passare alla fase 2, ovvero l'emergenza.
La prima cosa (ma questo vale in tutte le circostanze in cui si agisce "in emergenza") è cercare, per quanto possibile, di muoversi in modo controllato: niente panico, gesti rapidi ma non isterici, sapere sempre quello che si fa. Certo, molto facile a dirsi e molto meno a farsi, a volte in meno di un secondo sei già volato per terra, ma spesso, se la moto non va giù subito, ci sono ottime possibilità di tenerla in piedi. Come ha già detto Gil, la cosa "da fare" è cercare di togliere trazione per ridurre la velocità, agendo sul freno posteriore; sulla nostra il rischio bloccaggio è minimo, ma attenzione comunque a non perdere aderenza, perché se va via anche il posteriore la moto fa quello che vuole lei (o meglio; quello che dicono le leggi fisiche sul movimento inerziale) e non c'è bravura di pilota che tenga. La riduzione della velocità consente di manovrare sul manubrio, per riportarlo in linea, evitando reazioni brusche che potrebbero far impuntare la moto, mantenendo quel minimo di equilibrio che ci permette di restare dritti e riportare la moto in condizioni di guidabilità "normale".
Certo, ci sono mille altri fattori: la superficie stradale, il traffico, le condizioni della moto, e tanto altro. Non è comunque facile, ma, con un po' di accortezza e un briciolo di buona sorte, si può fare.
Marcovan
Applico la guida preventiva da sempre e sono d'accordo con te Slowhand, Gil sai che pensavo si dovesse fare il contrario, ammesso e non concesso di avere la prontezza e il sangue freddo, pensavo che si dovesse accelerando alleggerire il carico sulla ruota anteriore per potere con la forza delle braccia attraverso il manubrio fargli riacquistare la linearità della direzione e solo allora rallentare con il posteriore.
Astromoto
ciao, se le condizioni lo permettono: gas e caricare l' anteriore.
Macchino
Astromoto wroteciao, se le condizioni lo permettono: gas e caricare l' anteriore.
Ma se dai gas l'anteriore lo scarichi ancora di più.
Astromoto
ciao, da leggere come : mantenere il gas e caricare l' anteriore con progressione.
Macchino
Astromoto wroteciao, da leggere come : mantenere il gas e caricare l' anteriore con progressione.
Ok.
Claudione
ciao io tolgo subito il gas e lo sbacchettamento si riduce poi scalo una marcia in modo di avere li motore in tiro e maggiore aderenza poi li sono attimi decide il padreterno!!!
Marcovan
Grazie per le risposte, se avessi la possibilità mi piacerebbe seguire un corso di guida sicura.
fausto-s
Marcovan
Grazie Fausto ho visionato il video; interessante e istruttivo che tipetto l'insegnante, ma temo che con me avrebbe grossi problemi io non sono un fermone vado oltre! Guido la moto come la macchina, non sorpasso, non mi infilo, curve e tornanti difficilmente sopra i 40Km. ora, non so nemmeno cosa voglia dire chiudere le gomme. Detto questo nulla mi ha impedito di percorrere la mia strada con estrema soddisfazione, ma arriva un momento, come per la disciplina dello sci, dove ti interessa lo stile pulito e tecnico al netto della velocità e delle bravate giovanili. Grazie per il video se fosse di zona sicuramente frequenterei comunque quel corso.
gil
La strada è la tela, la motocicletta il pennello con cui disegnare le curve rotonde, dolci ma decise.
Programma le scalate di marcia in abbinata all'uso dei freni sempre sulle entrambe le ruote.
Usa tutti i comandi con dolcezza e decisione, tieni sempre il motore in coppia e cambia marcia svelto.
Con questi pochi accorcimenti ti troverai sempre a viaggiare sicuro e veloce, senza affanno.
E ti divertirai come un bimbo sulla giostra.
aquilacd
gil wroteLa strada è la tela, la motocicletta il pennello con cui disegnare le curve rotonde, dolci ma decise.
Programma le scalate di marcia in abbinata all'uso dei freni sempre sulle entrambe le ruote.
Usa tutti i comandi con dolcezza e decisione, tieni sempre il motore in coppia e cambia marcia svelto.
Con questi pochi accorcimenti ti troverai sempre a viaggiare sicuro e veloce, senza affanno.
E ti divertirai come un bimbo sulla giostra.
Grande Gil.. Quotone
Sei un poeta!!
alberto-sordi61
pedro wroteSi, esiste. Pensare sempre alle cazzate che può fare quello che hai davanti. Poi l'imprevedibile c'è sempre, andare in moto presenta comunque una dose di rischio che non può essere totalmente calcolato. Andare piano aiuta e, secondo me, anche suonare il clacson per avvisare che ci sei.
. perfettamente d’accordo...verifica se l’automobilista, sta utilizzando il cellulare o sta conversando con qualcuno, e osserva il movimento delle ruote della vettura che ti precede. Molte volte, in auto non ci si accorge di una moto che procede in coda, e dobbiamo attrarre il più possibile l’attenzione, anche suonando, se necessario...
pedro
Tra l'altro un colpo di claxon è molto meno fastidioso di uno scarico aperto, sia per le mie orecchie che per le altrui.
Dodo17
pedro wroteTra l'altro un colpo di claxon è molto meno fastidioso di uno scarico aperto, sia per le mie orecchie che per le altrui.
Dissento.
pedro
Dodo17 wrotepedro wroteTra l'altro un colpo di claxon è molto meno fastidioso di uno scarico aperto, sia per le mie orecchie che per le altrui.
Dissento.
C'è poco da dissentire, a me come penso a molti il frastuono gratuito ( e fuori legge ) da fastidio e non ritengo che il personale appagamento debba sopravalicare i diritti altrui. Questa è la mia opinione, suffragata da leggi ben precise.