SAS wroteNo, io non mi sono rotto il caxxo........ Attualmente lavoro, ma per evitare un periodo di cassaintegrazione sono andato a lavorare in un altro comune dove i casi di Covid19 sono più numerosi. Lavoro al contatto con il pubblico (grande distribuzione) in mezzo a persone che vengono in due a fare la spesa, senza guanti o mascherine fregandosene altamente degli altri. Per questo sono 2 Mesi che non vedo ne mio figlio ne la madre, che avendo diverse patologie (diabete in primis) in caso di ipotetico contagio rischierebbe davvero grosso. Senza parlare dei miei genitori che novantenne abitano a Milano. Nonostante tutto no, non mi sono rotto il caxxo perché sono consapevole che seguendo le regole, per quanto dure possano essere, aiuto i miei cari a rimanere VIVI. E per quello non c'è prezzo.
P. S. Chi si è rotto il caxxo è pregato di fare come gli pare, ma prima di ciò, firmare un foglio dove dichiara che in caso di infezione NON VUOLE essere curato.
Eh no caro, il diritto alla cura è un diritto sacrosanto. Io posso essermi rotto il caxxo di stare agli arresti domiciliari senza aver fatto niente e, nello stesso tempo, pretendere di essere curato. Ci mancherebbe altro! Ma quale foglio? Ma quale firma? Ma che ne sai tu di chi è costretto a casa per due mesi e appena mette un piede fuori si ritrova 2 pattuglie di sceriffi della municipale e 3 dei carabinieri che ti trattano come il peggiore dei delinquenti? (nel mio paese da due mesi è così).
Chi come te ha continuato ad andare a lavorare non si sta rendendo conto della situazione e, per certi versi, può ritenersi fortunato. Fortunato di continuare a lavorare e a guadagnare, fortunato di essere attivo, fortunato di condurre la propria quotidianità e di vivere. Vivere convivendo col virus. Come uno stato serio avrebbe dovuto a tutti i costi tentare di fare. Almeno dopo le prime tre o quattro settimane. Qua c'è gente disperata amico mio. Gente che ha il diritto di dire che SI E' ROTTA IL CAXXO! Di perdere il lavoro, di non avere aiuti dallo stato, di non essere rispettato dallo stato, di essere trattata come delinquenti, di non avere avuto neppure i DPI garantiti dopo 85 giorni dalla dichiarazione di emergenza nazionale. Ma ti rendi conto che l'Italia è la nazione con le maggiori restrizioni in Europa? Ti rendi conto sì o no?
Amico mio, non si muore solo di Covid19, si muore anche di fame. Non ci si ammala solo di Covid19, ci si ammala anche di depressione. Questa esperienza sta mettendo a dura prova famiglie già precedentemente compromesse. Rapporti difficili ora arrivati alla frutta, iniziano ad esserci i primi suicidi (che i media non citano perchè non si può o non fa notizia), la gente che non può mai uscire sta impazzendo.
Ti faccio una domanda SAS: e se tra un anno arriva in Italia il Covid 20 che facciamo? Richiudiamo tutto per mesi e perdiamo altre centinaia di miliardi?