non-solo-domy
Porto il mio contributo in questa discussione cogliendo l’occasione per essere anche io un pochino più attivo all’interno del forum.
Lo seguo con piacere pur non possedendo nessuna RE, ma semplicemente perché guardo con simpatia a quella che mi pare la filosofia motociclistica di chi ne possiede una: no stress.
Che significa nessuna guida con il ginocchio a terra, nessuna prestazione fuori stradistica mirabolante, ma più semplicemente puro piacere di guida senza ne’ fretta ne’ ansia.
Sostanzialmente come piace a me. :clap:
Sono tempi strani questi, ma di cose di cui chiacchierare tra motociclisti che ne sarebbero parecchie per allietarci nella lettura. :doc:
Propongo quindi questa discussione un po’ particolare, che mai ho visto, almeno in tempi recenti, nei (pochi) forum da me frequentati.
Quanti di voi condividono, potendolo, il piacere della moto con la loro metà zavorrina/o?
Quali sono gli aspetti positivi e negativi del moto trasporto di chi si suppone condivida in qualche modo il piacere della moto, ma non quello della guida ?
Personalmente, al di là del sottinteso piacere della condivisione del tempo libero, la zavorrina comporta comunque una guida diversa, più attenta alle buche ed ai tempi di permanenza medi sulla sella (minori, ahimè) oltre ad aver dovuto provvedere ad una modifica opportuna della sella per renderla più confortevole nei viaggi più lunghi.
E come non ricordare le pacche sul casco con relativo insulto in occasione di qualche fugace sfogo velocistico condito da pieghe e risalite ardite? :grrr:
Sono curioso di leggere le vostre esperienze ed opinioni….se ne avete voglia! 🙂
[cancellato]
beh la mia adora assolutamente andare in moto, ma un'altra volta. Non oggi. Oggi non c'è bel tempo. Oggi dobbiamo assolutamente portarci un baule che non ci sta in moto. Oggi ho mal di schiena, oggi ho appena fatto i capelli...
... però, hai voluto la moto ma non la usi quasi mai...
Slowhand
Quando, nell'ormai lontano 2009, decisi di comprare una RE, ero -ovviamente- propenso a prendere una Classic. Portai la mia signora da UJR, e la medesima, non appena vide la moto, disse: "Io su quel coso* non mi siedo, o prendi l'altra** o niente!"
* il "panetto" che fa da sellino passeggero sulla Classic
** Indifferentemente, l'Electra o la Standard, per Lei "l'altra" era "quella con la sella lunga"
Ora, io ero comunque un po' perplesso, dato che Lei, di salire sulla moto, fino ad allora, non aveva mai manifestato alcuna intenzione, né particolare gradimento (salvo qualche brevissimo spostamento "di servizio" in città. Il casco, come più volte mi è stato ripetuto, danneggia l'opera dei parrucchieri, e dato che la medesima opera è in genere piuttosto costosa...). Però, che fai? Nun je dai retta, a costo di sentirtelo rinfacciare ogni volta che esci? Nemmeno a pensarlo. E così la scelta cadde su Blackie, che da allora scarrozza in giro il sottoscritto scrivente.
Inutile dire che Lei, in ormai dieci anni, sulla moto c'è venuta -forse- trenta volte in tutto, inclusi spostamenti cittadini. A suo onore e merito bisogna riconoscere che nonostante tutte le perplessità, ha anche partecipato, senza lamentarsi, a qualche uscita e a un paio di raduni nazionali (forse tre), e che la moto continua a piacerle (esteticamente).
Tutto questo per dire che la mia esperienza di "guida con zavorrina" ultimamente -nel senso degli ultimi vent'anni...- è parecchio rarefatta (e pure prima, in verità, non è che capitasse spessissimo). Ed è, giocoforza, molto prudente, dato che a casa c'è un piccoletto che si aspetta di vederci tornare, e ci resterebbe male se questo non succedesse. Pieghe, "tirate", staccate, discese ardite e risalite mi sono precluse dalla... diligenza del buon padre di famiglia (anche se, come è noto, non è che io sia un pilota mancato costretto dal destino invidioso a stare sulla strada anziché in pista). Il mio incedere con zavorrina a bordo è rigorosamente lento, dritto, costante, attento a ogni particolare della strada. E, dato che nel frattempo i costi del parrucchiere sono anche aumentati, a meno di necessità contingenti, io non insisto più di tanto...
serpico
Io devo dire che sono fortunato, mia moglie (detta la Santa Donna) ha sofferto con me tutte le avventure motoviaggianti su tutti i tipi di sellini e anche letti da fachiro. Personalmente non so cosa gli piaccia di più della moto dato che non la guida ma è entusiasta di girare in moto. Certo bisogna metterla a proprio agio e concedergli tante cose ma è vero che anche lei mi concede tante cose scegliendo la moto per viaggiare.
Io non sono un pistaiolo e preferisco spesso viaggiare in due rispetto al viaggiare da solo. Questo è il motivo principale per cui vendo Rudolph... sogno una moto semplice, due posti con cui passeggiare.
Mi sono levato lo sfizio della sportiva, adesso vorrei ri-godermi la turistica.
maxmazz
Beh, se alla soglia dei quarant'anni mi sono preso una moto è anche grazie alla moglie che anzichè bloccarmi mi ha quasi spronato,
come esperienza in due rimando a dopo l'estate le mie considerazioni visto che abbiamo fatto a malapena (ero con foglio rosa) un'uscita insieme che poi abbiamo scoperto di essere in attesa di un bimbo...
motomaniaco
Per ora, visto che il mio side ha un sedile comodissimo, mia moglie gira con me senza patemi....ma ha già detto che o la Bullet, no classic, o la interceptor......sedile docet! 😃
=D
[cancellato]
maxmazz wroteBeh, se alla soglia dei quarant'anni mi sono preso una moto è anche grazie alla moglie che anzichè bloccarmi mi ha quasi spronato,
come esperienza in due rimando a dopo l'estate le mie considerazioni visto che abbiamo fatto a malapena (ero con foglio rosa) un'uscita insieme che poi abbiamo scoperto di essere in attesa di un bimbo...
Felicitazioni! 🙂
Dodo17
In tanti anni di moto ho avuto l'immensa fortuna di fare tutto; ho fatto lo smanettone da solo (anche in pista), ho conosciuto e trasportato per mare e per monti la mia zavorrina, poi lei si è appassionata ha preso moto e patente e abbiamo fatto tante avventure insieme con le 2 moto, e infine siamo magicamente diventati 3 ed è arrivato il sidecar a riunire ancora la famiglia sotto la passione motociclistica.
alcecio
Beh, mia moglie e io ci siamo conosciuti da "grandi", abbiamo fatto in tempo a fare qualche gita e un grande viaggio (Firenze - Praga - Cracovia - Tatra - Beskidi al confine con l'Ucraina e ritorno), grande passeggera indomita ( e anche pilota)...poi mentre pianificavamo il Portogallo siamo diventati tre. Adesso la pargola comincia a essere grande (mi ha già chiesto la moto tra un paio di anni) ma la signora fatica un po'a ritornare in moto... vedremo! Comunque a me piace moltissimo condividere la moto con mia moglie (e anche con la figlia) non prenderei mai in considerazione una moto monoposto o troppo scomoda per il passeggero. Confesso che preferisco guidare perché mi diverto di più però non ho problemi a fare il passeggero
mr-r
Vado in moto da 19 anni (ne ho 35) e giro con mia moglie da quando l'ho conosciuta (5 anni).
L'avvertimento della presenza della zavorrina è inversamente proporzionale alla dimensione e potenza della moto. Con il Fazer e il VN 800 me ne accorgo poco e nulla, con la Classic si sente abbastanza.
Quanto alla motivazione: è l'amore nei nostri confronti. Si certo, sicuramente anche a loro piace viaggiare, piace il vento nei capelli, ecc..ecc.. ma nessun essere umano dotato di un minimo di raziocinio si siederebbe per ore su quegli scomodi strapuntini con visuale praticamente solo schiena del pilota se non per amore.
Herzog
Sono un uomo malato. Un uomo cattivo. Sgradevole. Credo di aver mal di fegato. Del resto, non capisco un accidente del mio male e probabilmente non so di cosa soffro.
Il fatto è che non mi piace andare in moto in due.
Ecco, l'ho detto.
Non mi piace da pilota e ancor meno da passeggero.
Il viaggio è un'esperienza interiore, prima ancora che sensibile.
E' un piacere solitario :rolleyes:
Non voglio condividerlo.
Ve l'ho detto che sono un uomo sgradevole.
Inoltre, mia moglie ha paura delle moto.
La prima delle pochissime volte che è salita in sella le avevo raccomandato di assecondare i movimenti in curva e di non opporsi al piegarsi della moto. Alla prima curva ha così ben assecondato la discesa, sporgendosi all'interno che nemmeno Stoner, che a momenti si finiva belli spalmati a terra.
Sono un uomo cattivo, ma alla mia pelle voglio bene.
Neophytus
Herzog wroteSono un uomo malato. Un uomo cattivo. Sgradevole. Credo di aver mal di fegato. Del resto, non capisco un accidente del mio male e probabilmente non so di cosa soffro.
Il fatto è che non mi piace andare in moto in due.
Ecco, l'ho detto.
Non mi piace da pilota e ancor meno da passeggero.
Il viaggio è un'esperienza interiore, prima ancora che sensibile.
E' un piacere solitario :rolleyes:
Non voglio condividerlo.
Ve l'ho detto che sono un uomo sgradevole.
Inoltre, mia moglie ha paura delle moto.
La prima delle pochissime volte che è salita in sella le avevo raccomandato di assecondare i movimenti in curva e di non opporsi al piegarsi della moto. Alla prima curva ha così ben assecondato la discesa, sporgendosi all'interno che nemmeno Stoner, che a momenti si finiva belli spalmati a terra.
Sono un uomo cattivo, ma alla mia pelle voglio bene.
Immagino che tu voglia bene anche alla moto (non bisogna chiedere all'uomo del sottosuolo se vuol bene anche alla moglie...)
Herzog
😉
nigel68
Hahahahaha Herzog sei il mio mito. Non a caso io (che non nasco motociclista) ho preso una Enfield monoposto 😃
non-solo-domy
Mi fa piacere leggere i diversi e talora opposti punti di vista ed esperienze di viaggio con zavorra.
E’ giusto che esponga il mio.
Risalito sulle due ruote dopo tantissimi anni (circa trenta) complice trasferimento per lavoro da Milano a Belluno, inizialmente ho felicemente e lentamente girato solo sia in on che in off.
Peraltro la moto di allora, recuperata a titolo gratuito da un fienile dove giaceva inoperosa da anni (Yamaha Tenerè 125 cc 2T del 1988), di certo non si prestava a trasportare due adulti non esattamente anoressici entrambi, in giro per passi dolomitici. :gratt:
Col compimento dei 50 anni è arrivata una “modernissima” Dominator 650 del 96, con sufficiente numero di cavalli e finalmente adatta quasi a tutto. 😃
Ci siamo andati in due per la prima (ed unica volta) in Corsica e Sardegna, ma per due persone, non più teenager, non si può dire che sia il massimo.
Complice la sella non paragonabile ad una poltrona Frau, lo spazio limitato ed una frenata tipicamente scarsetta già per uno (il Domi notoriamente rallenta più che frenare) figuriamoci in due con bagagli. :eeek:
Ma la zavorrina apprezza, eccome farsi scarrozzare all’aria aperta….
Così l’anno scorso comprata VStrom 1000 del 2014 , modificata adeguatamente la sella con inserimento gel e memory foam, ci si è scatenati.
Nuovamente Sardegna questa volta più comodi, veloci e, pensate un po’, riuscendo anche a frenare alla bisogna! :cool:
La figlia ormai grande e volata fuori dal nido, 25 anni, non è di impiccio, semmai tenderebbe a carpirmi il Dominator per appropriarsene, ma io non mollo: guai a toccarmerlo, non si fa decentemente off (almeno per uno come me) con i 230 kg della VStrom….che si compri una Honda CB500X oppure una Himalayan…così poi ci faccio qualche giro anche io :wink:
Insomma con la zavorra, e quando è in zona, con la zavorrina tutto bene, tranne la fastidiosa tendenza a chiedere troppe pause….io non mi fermerei mai!
Ma, forse, hanno ragione loro…. :thumb:
overboost
Anche io vado in moto da una vita e ricordo che già più di trent'anni fa, da ragazzino, era un piacere dare un passaggio a qualche fanciulla... anche se non si poteva andare in due sul cinquantino il gioco valeva la candela.
Ho comunque sempre avuto la fortuna di avere compagne che gradivano la moto, ed a me viaggiare in coppia piace...
ma adoro andare in moto anche da solo!
Ah, fare da passeggero non mi piace... ma è un limite mio: non riesco a fidarmi completamente di chi guida.
slash-85
A me piace andare in moto da solo: mi concede quel DI PIU' che a volte andando in due non mi posso permettere. Non in termini di prestazioni, pieghe, velocità o altro, quanto piuttosto potermi attardare DI PIU' su quel percorso senza guardar troppo l'orologio, poter scegliere quella stradina montana un poco PIU' ripida, oppure quella stradina tra i campi un poco PIU' sterrata o irta senza che la passeggera ne abbia a risentirne ( e a lamentarsi).
Il problema è che mentre viaggio da solo continuo a dirmi che sarebbe bello aver la mia compagna di viaggio con cui chiacchierare a mano a mano che si procede, con cui godere il tale paesaggio o la scoperta del piccolo borgo, assaporare la pace in cima ad una montagna e così via. Per cui ad un certo punto mi accorgo che mi manca e penso a quanto le racconterò.
A ben vedere, se viaggio da solo ho un DI MENO anziché un DI PIU'!
E' anche il motivo per cui non amo la definizione "zavorrina", perché la persona con cui viaggio non la ritengo una zavorra, quanto un arricchimento.
Ho la fortuna che a mio moglie girare in moto piace molto ed ha sopportato molto bene anche lunghi viaggi in condizioni non propriamente confortevoli (sella stretta, dura, ginocchia rialzate, pioggia e così via).
In verità ho bisogno dei miei momenti di spazio e di relax, in cui viaggio da solo per due o tre ore e mi ricarico; però non saprei figurarmi una vita da single.
Certo, in questa eventualità avrei probabilmente un paio di moto in più ed un'automobile in meno... 😃
serpico
overboost wroteAnche io vado in moto da una vita e ricordo che già più di trent'anni fa, da ragazzino, era un piacere dare un passaggio a qualche fanciulla... anche se non si poteva andare in due sul cinquantino il gioco valeva la candela.
Ho comunque sempre avuto la fortuna di avere compagne che gradivano la moto, ed a me viaggiare in coppia piace...
ma adoro andare in moto anche da solo!
Ah, fare da passeggero non mi piace... ma è un limite mio: non riesco a fidarmi completamente di chi guida.
Fanciulle passeggere sugli stretti sellini monoposto dei cinquantini... magliettine estive e nessun giubbotto o protezione vestiaria... il casco jet e via... quanti ricordi. Altro che zavorrina! Era un piacere!
P.s. : a me il termine zavorrina non mi piace moto... anzi affatto
slash-85
serpico wrotemia moglie (detta la Santa Donna)
definizione quanto mai appropriata :lol: :clap:
non-solo-domy
Mi sento un pochino chiamato in causa per aver definito le nostre beneamate passeggere "zavorrine".
Desidererei spiegare meglio quanto amore e complicità esistano dietro questo termine, ma molto meglio di me tale spiegazione è data da quanto sotto e quotato da un sito di appassionata motociclista (
https://www.zavorrina.com/) :
"Cosa significa ? Chi è la zavorrina ? Per i motociclisti, cosa significa zavorrina ?
Con il temine zavorra si intende solitamente un peso, una massa, che viene utilizzato nel campo nautico o aerostatico per garantire la stabilità a navi o aerei.
Da zavorra deriva il termine zavorrina, che viene utilizzato nel motociclismo per indicare il passeggero della moto, che solitamente è una ragazza o donna.
Per sillogismo quindi, verrebbe da affermare che la zavorrina è un peso per il motociclista, e per la moto stessa.
Ci sono alcuni motociclisti che utilizzano il termine zavorrina in modo negativo, ovvero la situazione di portare in moto con sé un passeggero, compromette la guida della moto che non risulta essere fluida e performante così come quando si viaggia da soli.
L’origine negativa del termine zavorrina trova le sue radici nel periodo fascista in cui si tendeva a dare predominanza alla figura maschile a discapito di quella femminile.
Ci sono poi anche alcune Lady Biker, ovvero ragazze che guidano la moto, che prima di diventare “Bikerine” erano in precedenza zavorrine e riferendosi a quest’ultime tendono a descriverle come se fossero inferiori, in quanto non si sono mai evolute trasformandosi da passeggero a biker.
Non sempre è così però … per fortuna !
Ci sono molti motociclisti che sono entusiasti e fieri di avere con sé una zavorrina e di condividere con essa esperienze e viaggi in moto.
Allo stesso modo ci sono molte Lady Biker che ricordano con sentimento positivo il passato da zavorrina.
La zavorrina è una motociclista che si gode l’esperienza del viaggio senza guidare la moto
Essere zavorrina significa amare la moto e il brivido della velocità.
La zavorrina si affida completamente al proprio biker.
Una zavorrina si adegua sempre alle varie situazioni contestuali al viaggiare in moto, il che significa spesso fare molti km di viaggio, magari sotto l’acqua, con il freddo, oppure con troppo caldo.
Essere una zavorrina non è un ruolo semplice, anche il biker si deve fidare della zavorrina.
La zavorrina non è un peso, deve far sentire la sua presenza senza essere d’intralcio.
Capita che la zavorrina debba tenere a freno il proprio biker se è troppo spericolato, per la sicurezza di entrambi.
Molte volte una zavorrina può essere la soluzione e non il problema.
La zavorrina può aiutare il proprio biker e arrivare con i sui occhi dove non arrivano quelli di quest’ultimo, per viaggiare con una moto, infatti, è necessario porre una estrema attenzione alla guida, in quanto i pericoli per le strade sono veramente tanti. 4 occhi sono meglio di 2."
Ecco, questo spiega meglio il termine. Comunque le mie scuse a chi possa essersi sentito un pochino offesa/o :sorry:
P.S.: se la mia Zavorrina dovesse diventare anche Bikerina, non sarei dispiaciuto di condividere i ruoli trasformandomi in Zavorrino...