slash.85 wroteCavalcando un poco questo tema, vorrei far notare come il periodo senza dubbio storico e particolarissimo che stiamo vivendo possa farci riscoprire qualcosa di lontano. on l'economia curtense, quello no, ma il fatto di non potersi spostare dalla propria residenza, del dover recuperare gli accessori che possono servirci tra quello che abbiamo conservato in cantina o in soffitta, l'appoggiarsi soltanto ai negozi di alimentari più vicini, forse ci farà comprendere meglio quanto in là si sia spinta la società in cui viviamo, in cui tutto sembra a nostra portata. O a distanza di un click. Per la quale si pensa più facilmente ad ordinare un utensile dalla Cina che non a recuperarlo in cantina dello zio. Per la quale si pianifica più facilmente un fine settimana all'estero che un pomeriggio di lettura in casa. O simili.
Probabilmente per chi vive in un appartamento cittadino questa sensazione risulterà diversa. Forse scrivo così perché abito in un paese di media grandezza ad una ventina di chilometri da Trento, che certo una metropoli non è, ma è lì che si trovano determinati esercizi commerciali che mi servirebbe frequentare. Sto traslocando e realizzando un'infinità di lavoretti che ciò comporta, per rendere confortevole e di mio gusto il nuovo nido. Per cui mi accorgo più facilmente, credo, di quanto sia utile avere una scorta di viti, bulloni, colle, siliconi e quant'altro (che per fortuna avevo racimolato prima della "chiusura delle frontiere"). Si impiega il tempo libero (il mio è poco, non so il vostro), facendo lavoretti e dedicandosi ad attività a km 0, per così dire. Sono sensazioni diverse che forse i più anziani ricordano ancora e che per i nonni e gli antenati erano la normalità, ma per me, nel mezzo del cammin di nostra vita - anzi, un pochino più in là - il viverle fa pensare moltissimo.
Siamo una generazioni che ha veduto da bambini, in modo inconsapevole, la caduta dell'età atomica, della 'Guerra fredda', per la quale le grandi guerre ed i grandi eventi traumatici sono distanti nel tempo o nello spazio. Abbiamo vissuto le rapidissime trasformazioni informatiche in maniera più o meno indolore, adattandoci ad esse senza sforzo (chi più chi meno). Adesso siamo impegnati in un mesetto di 'reclusione', costretti a riscoprire noi stessi e le piccole distanze che ci separano / uniscono al vicinato e al nostro tessuto sociale, allontanandoci e rinunciando alle grandi distanze che eravamo soliti percorrere coi veicoli o altro.
Per cui economia curtense no, ma vita a misura ridotta, più tangibile e a noi stretta, sì.
...e mannaggia quanto mi manca la moto!! 😃
Condivido il tuo pensiero.
Purtroppo in molti, me compreso, che vivono in appartamento e non hanno neanche una cantina dove poter dare sfogo alla propria creatività e voglia di fare, sono esclusi...
Mannaggia, proprio ora che avevo cominciato a cercare una casa da comprare, rigorosamente con giardino e con un bel garage.....