[cancellato]
Il cambiamento esiste. C'è sempre stato e ci sarà, anzi stiamo assistendo ad una forte accelerazione del cambiamento.
Il medio evo è durato mille anni
L'illuminismo duecento anni
La rivoluzione industriale cento anni
La rivoluzione informatica cinquanta anni
La rivoluzione Internet venticinque anni
La rivoluzione mobile dieci anni
Gli animali istintivamente temono il cambiamento. Mette a rischio un sistema di sopravvivenza
Gli esseri umani hanno un atteggiamento di paura del cambiamento che deriva dal nostro istinto animale
Su tale atteggiamento sono sempre state costruite culture della resistenza al cambiamento che seguono uno schema omogeneo:
1 il cambiamento viene stigmatizzato come cattivo
2 viene individuato un colpevole esterno alla comunità
3 si sviluppa la teoria del ritorno "all'aurea aetas"
Sono meccanismi psicologici culturali che si sono registrati in ogni epoca:
Nel medio evo le epidemie erano colpa degli untori e bisognava pregare Dio per farle passare
Durante la rivoluzione industriale nasce la paura che le macchine toglieranno il lavoro agli uomini. Si sviluppano le prime teorie contro il progresso, e così via
Oggi abbiamo situazioni simili che tengono banco:
Il global warming è causato dai nostri consumi, si discute di come fermare il global warming. Tutti ignorano che la temperatura media che rileviamo da duecento anni è sempre stata in aumento tendenziale, magari lo era anche prima delle nostre rilevazioni. Non ci sono prove che le cause siano riconducibili ad attività umane.
La nostra crisi economica è causata dai tedeschi e dai francesi che ci comandano. Torniamo ai favolosi anni sessanta
I soldi hanno rovinato il football, torniamo al football pulito di una volta
L'elettrico rovinerà le moto. Torniamo alle moto di una volta
Dicevano lo stesso al tempo dei cavalli...
Perché ho raccontato questo? Per far capire che il cambiamento esiste e non si torna indietro. Bisogna accettarlo ed aggiornare le proprie strategie di sopravvivenza.
Buona strada, fin che c'è. Quando non ci sarà più la strada ci adatteremo
Italo
Vallo a dire a quelli che si sono beccati il coronavirus perché non hanno chiuso le frontiere..
caricabasso
C'è cambiamento e cambiamento.
Quello in cui l'uomo ne è artefice e partecipe (fino ala rivoluzione industriale).
Poi c'è quello indotto dall'ingordigia di alcuni e che fa leva sulla stupidità indotta di molti.
Non a caso gli analfabeti di ritorno ( ed anche peggio!) sono in aumento.
Italo
Non saprei, ma reputo una sconfitta del logos relegare buona parte dei problemi all'ignoranza del prossimo.
Slowhand
La resistenza al cambiamento è frutto -come ben dici- di una reazione istintiva, che deriva da meccanismi ancestrali incontrollabili; a questa reazione fa subito seguito un'analisi cognitiva, che si svolge a livello razionale, ed esamina la "novità" per ciò può provocare. Ovviamente, tale analisi è legata alla qualità degli strumenti intellettuali ed esperienziali che si hanno a disposizione.
Tutta la natura -uomo compreso- vive nella "tensione all'equilibrio", ovvero cerca di comporre tutte le diverse spinte in un equilibrio stabile; una novità che alteri l'equilibrio è percepita come negativa (e, in effetti, lo è) almeno fino a quando non viene riassorbita in un equilibrio nuovo e diverso (equilibrio che, peraltro, è comunque tale solo in un termine limitato); in questo senso è vera l'affermazione per cui viviamo comunque nel migliore dei mondi possibili.
Ora: il fatto che un nuovo equilibrio si trovi comunque (non trascurando il fatto che la specie umana è tra le più adattabili che possiamo trovare in natura) non comporta però che la variazione dall'equilibrio precedente sia stata positiva. È stata, e basta; ci siamo adattati, e va bene; non è detto che si stia meglio di prima, e in grandissima parte dei casi mancano comunque gli strumenti necessari per rilevare, nel lungo termine, se gli effetti di un cambiamento sono stati positivi o negativi; il concetto stesso di positivo e negativo, in un certo senso, non è nemmeno definibile nettamente, in quanto ciò che è positivo per alcuni può essere negativo per altri (e non sto parlando di opinioni, ma di fatti. Si pensi alla 2a guerra mondiale: l'eliminazione del nazismo è stata un cambiamento positivo, ma per chi è morto e per i suoi familiari ci sono indubbi effetti negativi che nella prospettiva individuale non sono bilanciati dalla positività del nuovo equilibrio).
Dovrei scrivere ancora molto, ma ho già esagerato, quindi perdonate se la mia conclusione è un po' affrettata: il fatto è che il cambiamento può essere percepito come positivo soltanto se chi ne è coinvolto conclude la sua analisi rilevando di poterne trarre un vantaggio (che è comunque apparente, e comunque non valutabile a lungo termine). E il fatto che possa esserci un vantaggio a livello collettivo non può modificare l'opinione negativa (giustificatissima) di chi, invece, individualmenre ne riceve un danno. E, a quel punto, è solo questione di rapporti di forza.
Italo
Non quotarti sarebbe un delitto.
overboost
Non amo questo genere di discussioni ed ai cambiamenti sono avvezzo, anche perchè essendo un informatico è tutto sempre in continuo cambiamento per sua natura.
Proprio questo fatto mi fa notare come ci siano cambiamenti che si rivelano poi vincenti evoluzioni, mentre altri col senno di poi sono semplicemente disastrosi errori di valutazione.
Io credo che quindi i cambiamenti non siano cattivi ma nemmeno buoni: non vanno accettati passivamente.
Il modo di adattarsi ad essi è soggettivo... ed ogni tanto (raramente per fortuna) la strategia migliore per gestire un cambiamento può anche essere semplicemente evitarlo.
Italo
Comunque bisogna tenere conto del fatto che siamo esseri semplici con necessità elementari e troppo spesso pretendiamo, pensiamo indispensabile il superfluo complicando ci la vita. Per esempio, ma solo per capirsi, ha fatto molto più l'idraulica per l'evoluzione e il benessere della specie che gli antibiotici e vaccini. Non che quest'ultimi non siano conquista e progresso, ma molto più spesso di quanto si pensi per risolvere catastrofi igienico sanitarie basta dividere le acque chiare dalle scure con un buon sistema fognario.. Insomma ci sono cose utili sul serio e altre che danno una mano.. Poi ci sono quelli delle criptovalute..