Coincidenza? Forse!
Di fatto mai celebrato San Valentino, ma per una serie di vicissitudini e piccoli intoppi il ritiro della nuova Royal è avvenuto proprio il 14 febbraio, non poteva esserci giorno migliore per iniziare una nuova avventura.
Classic Chrome Green km 3.250 anno 2016.
Saranno ore spese a lucidare e lustrare, momenti di meditazione e relax passati in box, chilometri di godimento in giro per curve e panorami ma anche quotidiani percorsi urbani tra casa e lavoro.
Venerdì i primi 200 km circa attraverso le campagne del Canavese, partenza prima delle 12 a velocità di crociera moderata, per tornare a godersi il piacere del leggendario monocilindrico Royal, con un pizzico di timore verso una nuova compagna ancora sconosciuta.
Trotterellando tra i 60 e gli 80 verso le 13.30 la fame cominciava a farsi sentire e allora perché non celebrare il momento con una bella pizza!?!? Anzi, facciamo due che l'appetito non manca e l'occasione è unica!
Dopo la pausa ristoratrice subito in direzione Milano per cambio olio e filtro e benedizione di mastro GIL che, come sempre, mi attendeva con l'officina aperta e il ponte pronto.
Con le dita incrociate aspetto il verdetto del magnete, tiro un sospiro di sollievo quando lo vedo pulito e l'olio che scende dal motore ancora chiaro e trasparente.
La catena non ha avuto bisogno di registrazioni, gomme praticamente nuove e condizioni generali della moto ottime.
Resta da fare un controllo puntuale di tutta a viteria, ma al momento non si notano rumori particolari a nessun regime.
Per prima cosa sostituirò gli specchietti di serie con quelli bar end, poi monterò un paio di borse nuove made in India in finto cartone che ci stanno benissimo!
Il confronto con la Turchese è inevitabile e continuo, non potrebbe essere altrimenti, ci vorrà un po' per cominciare a godersi veramente questa Chrome Green.
Per il momento mi ha colpito la sensazione di essere su una moto più massiccia e alta, merito del serbatoio leggermente più ampio e della sella nuova, la mia sulla Turchese era ormai appiattita e meditavo di sostituirla.
Sempre parlando di sensazioni mi sembra di sentire solo lo scarico, mentre sulla Turchese era un insieme di suoni provenienti anche dal motore.
La qualità costruttiva è indubbiamente superiore, la percezione di un mezzo robusto e solido è immediata.
Il feeling è istantaneo, come solo queste moto sanno dare, una volta inforcata trasmette subito fiducia e permette di affrontare curve e rotonde con sicurezza.
Motore reattivo e pronto, risponde subito al gas, freno posteriore molto spugnoso, proverò a regolare la corsa per migliorare la risposta, sempre nei limiti di questo mezzo.
E finalmente, finalmente, finalmente LA PEDIVELLA: grande libidine che spero mi consentirà di avviare la moto con tranquillità nelle fredde mattine invernali senza strizzare la batteria.
Mi dovrò abituare a questo nuovo tachimetro, quello della Turchese mi piaceva molto, pulito ed essenziale, per contro questo ha tutte le spie che funzionano e persino il logo RE che si illumina e non è poco!
Oggi brutta giornata per portarla al lavoro, pioggerellina fredda e appiccicosa, avrei preferito cielo terso e sole caldo ma qui ci si ferma solo con la neve, per cui per la prima volta la Chrome Green ha viaggiato sotto l'acqua: ci si dovrà abituare, ci divertiremo anche così.