Italo wroteIn pratica se lavassero le strade più spesso sarebbe meglio.
E' la ricetta che applicano in Cina. Se qualcuno non è troppo ggggiovane 😃 e se lo ricorda, negli anni '70 quando l'inquinamento in pianura padana era molto ma molto peggio di ora e non era così di moda l'ambientalismo da salotto, le strade venivano regolarmente irrigate con abbondante acqua, tranne in caso di temperature rigide. L'elevata concentrazione di polveri creata dalle aziende e dai riscaldamenti ancora a carbone (a Milano fino al 1993) favoriva inoltre la condensazione dell'umidità creando i famosi "nebiùn" che oggi sono pressoché scomparsi grazie ad una migliore qualità dell'aria. Credo che oggi siamo arrivati al minimo possibile data la concentrazione di attività industriali, unita alla tipica conformazione della valle padana. Gli automezzi ormai danno un contributo minimo, l'ultimo studio commissionato da ASI parla di un 12% circa.
Una cosa simile capita a Las Vegas, che di fatto sta in una conca non ventilata. Non essendoci industrie il problema delle polveri è decisamente ridotto, ma per evitare la concentrazione degli idrocarburi incombusti e della Co, sin dagli anni '70 tutti i taxi e parecchie macchine operatrici erano alimentate a GPL/LPG, ora soppiantate dai mezzi ibridi (oltre la metà sono infatti Prius, Camry o Ford Escape Hybrid).