Oggi vorrei parlare di un mio vecchio amore, una moto che non ho mai comprato e che avrei sempre voluto possedere. A me piace molto il settore delle sport-tourer. Sono moto ormai perse nel tempo e spazzate via dalla carica deile enduro stradali. Una volta erano in molte e di marchi differenti. Ho avuto la Ducati ST3 e la Triumph Sprint ST1050. Anche la mia vecchia YZF600R, con i canoni di oggi, potrebbe essere considerata una sport-tourer. Aveva i semi-manubri piuttosto alti, una carena protettiva ed un sellone unico molto comodo (un pò come la CBR600F dell'epoca). Insomma... oggi vorrei parlare della cenerentola del settore, la
Aprilia RST1000 Futura !
Venne proposta attorno all'anno 2001 per poi morire poco dopo nel 2004. Gli esemplari venduti sono stati pochissimi, forse a causa delle linee troppo futuribili. Comunque il settore era già in declino. La Ducati ST3 nacque nel 2003 e morì nel 2007, senza un seguito. La Triumph Sprint ST 955 dell'opoca (solo più tardi arrivò la 1050) vendette pochissimo e persino la Honda VFR800 non riuscì a prendere i cuori del mercato.
La Aprilia era una delle più sportive e montava il motore della RSV (avuta) depotenziato. Il mitico V60, purtroppo abbandonato in favore del quadricilindrico. Il cruscotto era uno dei più completi all'epoca, sebbene con forme troppo squadrate. La carenatura ed il cupolino proteggevano benissimo, ma purtroppo resero l'estetica un filo ingombrante e goffa. Bello il monobraccio, sebbene in questo caso sia stato fatto l'errore commesso da BMW nelle prime serie di F800S e F800ST. Il sensore di velocità era incorporato nel cuscinetto della ruota posteriore. Quasi impossibile trovarlo after-market e purtroppo la sua durata era molto limitata, ovviamente per una turistica. Si parla che tra 40.000Km e 60.000Km si rompessero, per un costo di 6-700 Euro. Un altro problema della Futura era l'impianto di ricarica un filo debole, ma niente di drammatico in questo caso. I consumi erano elevati. Quel motore era fantastico, ma voleva essere premiato in benzina. La Ducati ST3, al contrario, risultava piuttosto parca. Se pensiamo a quante concorrenti aveva e quanto il mercato non stesse premiando le sport-tourer in quel momento, l'insuccesso è servito. Considerate inoltre come quelli fossero anni molto travagliati per Aprilia, con il passaggio nel gruppo Piaggio.