Col freno a disco, doppio tra l'altro ? Comunque sia, anticipava di parecchio le giapponesi, o sbaglio, quando fu prodotta?
- Nov 12 2019
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Tra il 1967 ed il 1970.nigel68 wroteCol freno a disco, doppio tra l'altro ? Comunque sia, anticipava di parecchio le giapponesi, o sbaglio, quando fu prodotta?
Allora... io sono un tecnico ed uno storico da poco, quindi potrei sbagliarmi.Non solo Domy wroteSulla bruttezza della MV Agusta 4C Turismo 600 non si discute. Però desidero far notare che, oltre al doppio disco, anche la sella a doppia altezza è qualcosa che abbiamo cominciato a vedere in tempi recenti. Per non parlare della borsa (borse? dalla foto non si capisce bene) laterale e del fare rettangolare....insomma in tanta bruttezza alcune soluzioni sono molto attuali....con 50 anni di anticipo...
E guardando con ancora più attenzione, forcella con steli rovesciati, cruscotto con doppio indicatore integrato nel blocco faro, protezione serbatoio da strisciamento gambe....sempre 50 anni fa...
Purtroppo il conte Agusta era fissato col fatto che non voleva dare le sue moto sportive in mano ai privati per paura che facessero fare brutta figura al marchio.Dueruote wroteOggi parliamo della MV Agusta 4C Turismo 600 !
[...] Tutti si aspettavano una sportiva stradale derivata dal quadricilindrico che MV Agusta usava nelle corse, ma il conte Agusta insistette per una turistica. [...]
E' incredibile come il boxer tedesco abbia fatto scuola in quasi tutto il mondo!Dueruote wroteVisto che siamo sulle moto d'epoca, metto una delle mie meteore preferite in assoluto, la Harley-Davidson XA750.
Questa moto nasce durante la seconda guerra mondiale. La Harley-Davidson forniva moto all'esercito ed in particolare il modello con valvole laterali, ritenute all'epoca più affidabili. Si trattava comunque del classico motore a "V" con trasmissione finale a catena.
L'esercito americano rimase stupido della scarsa manutenzione di cui sembravano abbiisognare le Zundapp e BMW, così chiese alla casa americana di replicare quei modelli. Il risultato furono 1000 esemplari della XA750 con trasmissione a cardano, il boxer americano !
La moto non ebbe seguito e, da quello che mi è dato sapere, non arrivò nemmeno ai campi di battaglia. Oggi ne sopravvivono comunque parecchie e risulta essere un'Harley-Davidson molto ricercata.
Questa non la conoscevo: è splendida! Sembra un'opera d'arte futurista!Dueruote wroteTra il 1967 ed il 1970.nigel68 wroteCol freno a disco, doppio tra l'altro ? Comunque sia, anticipava di parecchio le giapponesi, o sbaglio, quando fu prodotta?
In realtà ad anticipare i giapponesi fu la famosissima R19 del 1950 di 500cc, la quale però non venne mai messa in produzione per l'utilizzo stradale.
https://i.pinimg.com/originals/d6/7a/eb/d67aeb8c5e13099d4954c1d81a3828ab.jpg
Era tutta un'altra moto confronto al cesso della 600 Turismo.
Comunque non è che MV Agusta abbia inventato il quadricilindrico sulle moto. E' stata sicuramente la prima quadricilindrica frontemarcia moderna, ma prima della seconda guerra mondiale c'erano diverse moto con propulsore frazionato in questo modo, sebbene me le ricordi tutte con posizionamento longitudinale. Mi viene in mente la Indian oppure la Excelsior-Henderson, solo per dirne un paio.
Mica disprezziamo wikipedia quando ce le conta giusteDueruote wroteA parte sapere che si tratta di un 175cc a quattro tempi, non saprei. Vista la tua giusta curiosità e la mia preparazione inadeguata a soddisfarla, questa volta mi piego a Wikipedia.
"All'inizio degli anni '50, la Ducati decise di investire sulla produzione di uno scooter. Per sviluppo si spese molto denaro e ne uscì il Cruiser 175.
Presentato alla 29ª edizione Salone del ciclo e Motociclo di Milano, questo scooter fu il primo in Italia a montare un motore a quattro tempi con cambio automatico e avviamento elettrico.
Il Telaio fu disegnato dal ingegnere italiano Giovanni Florio, mentre il motore fu progettato grazie alla collaborazione tra la Ducati e la Ghia, azienda già nota nel settore automobilistico.
Il motore fu inizialmente progettato con una potenza di 12 cavalli. Tuttavia, in quel periodo gli scooter iniziavano ad essere utilizzati molto e fu imposto un limite di 50 Kilometri orari per questi mezzi. Per adattarsi alle nuove normative, Ducati decise di depotenziare il motore a 7,5 cavalli.
Nonostante il progetto fosse innovativo per l'epoca, il Cruiser non ebbe grande successo per via del costo elvato. Nel 1954, la produzione cessò con un migliaio di esemplari venduti."
Interessa!Neophytus wrote (se vi interessa provo a frugare nel caos della mia biblioteca per vedere se il libro viene fuori...)