andrea-ferrari
Pucci
Altro che cancelli.
La Bullet, la Classic e la gt 500, rispecchiano ancora oggi l'andare in moto come si faceva agli albori....
andrea-ferrari
Sono uno stile di vita
caricabasso
Andrea Ferrari wroteSono uno stile di vita
Uno stile di vita, una filosofia di vita.
Nessuno ci corre dietro e non si deve avere mai fretta quando si vive per la felicità di noi stessi.
bibe
caricabasso wroteAndrea Ferrari wroteSono uno stile di vita
Uno stile di vita, una filosofia di vita.
Nessuno ci corre dietro e non si deve avere mai fretta quando si vive per la felicità di noi stessi.
Quoto!
McBob
Mi ricordo di quando avevo la Virago XV250 e c'era sempre quello che diceva che era una moto
"da ragazze" (come se fosse un insulto, ovvio). Da quando ho la Classic 500 l'ho sentita
chiamare cancello, giocattolino, ecc. ecc. Però piace tanto ai ragazzini (che scoprono una
moto che ancora somiglia a una moto) e agli anziani (che si ricordano di come erano le moto).
"Moto così non ne fanno più", dice il benzinaio che mi spaccia la 100 ottani, e le carezza sempre
il serbatoio. Chissà perché io ho sempre rispettato qualsiasi moto e qualsiasi motociclista (almeno
all'inizio).
caricabasso
Io mi sono cancellato da un forum di vela perchè me l'avevano chiamata "cancello" .
Che poi sono sempre i soliti coglioni che hanno bisogno di dimostrare di essere sempre super eroi.
E generalmente sono sempre super-coglioni!
andrea-ferrari
Esatto ...sono gli stessi che chiedono quanti cavalli ha la bullet e sorridono quando gli dici che va a 120...non hanno capito un cazzo ...Come il mio vicino che col suo Gs se la tira da matti per poi scoprire che deve andare in vacanza con le taniche di olio motore perché mangia più olio che carburante...Gli stessi che prendono moto alla moda , potenti e veloci e fanno 4000 km l' anno perché la moto la usano solo quando ci sono almeno 20 gradi . Gli stessi che vantano pieghe da paura e non hanno ancora capito che sapere andare in moto non è aprire il gas "ad minchiam" ma capire quando è il caso di andare piano e quando è possibile smanettare per la tua sicurezza e quella degli altri . Sempre loro quelli che vogliono manopole riscaldate , acceleratore elettronico senza filo , sospensioni automatiche e usano la moto per fare il giro della casa la domenica .
pedro
Dopo tanti anni che ho la royal c'ho fatto il callo ai commenti ironici e non me ne frega più niente. Ho avuto tante moto, ho speso cifre importanti per averle, ma ci è voluta la saggezza e, non posso nasconderlo, anche i limiti dovuti all'età, per capire quanto si adattasse perfettamente alle mie attuali esigenze. Ormai è una compagna fedele, alla quale riservo cure continue, come richiedono i mezzi di un tempo. Per chi cerca affidabilità totale, prestazioni, immagine non c'è altro che sciegliere. A me rimane il piacere di avere un mezzo pieno di personalità e di fascino.
mr-r
Moto o macchine per l'italiano medio poco cambia, non si tratta di passione per la meccanica ma di estensione del pisello.
Non compra macchine o moto per le scelte meccaniche, per le raffinatezze o per la filosofia costruttiva. Le compra per parcheggiarle davanti al bar o passarti a 25 mm su un passo di montagna.
(basta vedere la differenza con gli inglesi, loro sì appassionati di meccanica fino al feticismo: al di là della manico prolificano officine meccaniche, preparatori, rivenditori, ecc..ecc.. che si dedicano a mezzi che commercialmente sono il nulla, lo fanno per passione. Da noi """preparatori""" che prendono i modelli più in voga del momento, ci mettono una sella piatta, due gomme tassellate e li rivendono con un ricarico a 3 zeri)
Qui da noi manca inoltre la cultura motoristica, non si conoscono i modelli che hanno fatto la storia, non si conoscono le particolarità, si compra solo quello che fa figo.
andrea-ferrari
Esatto , l' italiota tipico , che deve spendere tanto per poter apparire .
lousab
Mr.R wroteMoto o macchine per l'italiano medio poco cambia, non si tratta di passione per la meccanica ma di estensione del pisello.
Non compra macchine o moto per le scelte meccaniche, per le raffinatezze o per la filosofia costruttiva. Le compra per parcheggiarle davanti al bar o passarti a 25 mm su un passo di montagna.
(basta vedere la differenza con gli inglesi, loro sì appassionati di meccanica fino al feticismo: al di là della manico prolificano officine meccaniche, preparatori, rivenditori, ecc..ecc.. che si dedicano a mezzi che commercialmente sono il nulla, lo fanno per passione. Da noi """preparatori""" che prendono i modelli più in voga del momento, ci mettono una sella piatta, due gomme tassellate e li rivendono con un ricarico a 3 zeri)
Qui da noi manca inoltre la cultura motoristica, non si conoscono i modelli che hanno fatto la storia, non si conoscono le particolarità, si compra solo quello che fa figo.
Quotone....abbiamo perso il senso delle cose e del loro significato.... 🙂 zzi loro noi continuiamo a meditare sulle bullet
McBob
Son proprio altre filosofie. Le manopole riscaldate! Ma non voglio giudicare nessuno.
È che poi si entra in un brutto giro, se lo si fa per apparire. Sempre più grosso, sempre
più veloce. E ci sono strade dalle mie parti (zona aeroporto militare di Pratica di Mare) dove,
per dire, due SUV uno accanto all'altro nemmeno ci passano, e in moto, con tutte quelle radici di
pini che sbozzano l'asfalto, se superi gli 80-90... decolli. Eppure...
Poi ti capitano quelle cose come l'altro giorno che parcheggiavo la Classic davanti al
dentista della Prole, e a un tratto sento uno stridere di freni che inchiodano e un giovane
(al volante di un furgone) che grida: È troppo bella! La voglio anch'io! - Seduto accanto
a lui c'è un signore più anziano che gli somiglia, sarà il padre, mi guarda, sorride e dice:
Ogni volta che vede una Royal Enfield perde la testa. Il ragazzo dà un'altra bella
occhiata e riparte. Altre filosofie, dai.
Neophytus
Poi, non è che non abbiano difetti - a cominciare dalla componentistica, come dice chi ne sa mooolto più di me 🙂 - e capita pure che qualcuna sbielli (come moto più celebri e quotate: pensate alle due W800 degli amici Vincenzo e Muttley: 2 su 2 in questo forum, nuovissime, bellissime e rottamatissime). Ma non è che il royalista non lo sappia, o ne taccia per ipocrisia o per "vergogna". In questo forum abbiamo sempre parlato con schiettezza delle loro magagne, quando si presentano. Ma un conto è "parlare" e un altro è "sparlare". Quando si sparla lo si fa per malizia o per ignoranza.
W le Royal Enfield! 🙂 e W la Bullet che è la mamma di tutte 😃
andrea-ferrari
O per invidia aggiungo...
Dueruote
Ho sempre rispettato tutte le moto, figuriamoci le RE... che sono stupende.
Comunque a me nessuno ha mai detto nulla di alcuna delle mie moto, custom incluse.
Al limite, giusto per la RE, qualche perplessità espressa dagli amici sulla cavalleria.
SatyajitRay
Mi accodo, in accordo con quanto detto da tutti gli altri. Purtroppo, il discorso è globale e colpisce, in modo particolare, noi occidentali. Esistono moto adatte a un uso piuttosto che a un altro ma, in linea di massima, con qualsiasi mezzo riesci a fare un po' tutto. Personalmente non concepisco la corsa a cubature sempre maggiori e l'estremizzazione delle prestazioni. E' nota la mia antipatia per il Gs, una moto che rappresenta una certa "ignoranza". Come se per viaggiare o fare un po' di off sia necessario acquistare un mezzo che assomiglia un transatlantico. Proprio non riesco a concepirlo, limite mio. Penso sia, però, proprio una differente visione alla base. Una moto, per me, deve avere storia e anima (e questi due fattori hanno la meglio sul resto). Deve essere spartana, senza fronzoli inutili. Poca elettronica, poche pretese. E' solo una moto alla fine. Qualche chilometro in questi anni l'ho fatto. Qualche viaggio l'ho fatto. Certo, dopo tre settimane con la Gt e la tenda legata al posto del passeggero avevo non pochi problemi al deretano e, ahimè, dovevo mettere la cremina sull'interno coscia per lenire l'irritazione ( :hammer:) ma girare così è stato bellissimo per le emozioni che la Enfield ha saputo regalarmi. Stessa cosa quando ho fatto il Kashmir e il Ladakh e lì, le condizioni delle strade erano decisamente peggiori (giusto per usare un eufemismo).
Faccio un altro esempio non motociclistico: quando ho girato la lapponia svedese con sconfinamento in Norvegia, partendo da casa su una 500, più di una persona mi ha chiesto: "Ma tu sei arrivato dall'Italia con quella?". Mi lasciavano sempre basito. Perché no? E' un'auto affidabile. Certo, è piccola. Ma ha un motore e quattro ruote. Ci vado in capo al mondo. Non ho mica bisogno di un Suv. Probabilmente sono strano io.
Dueruote
Figurati che auto vedo io a San Diego solo per fare autostrada oppure andare al lavoro. Se pensate che l'Hummer sia grande ed insensato, non avete visto il resto. Hanno tutti un grossissimo SUV oppure un pick-up, il quale non ha mai visto strade sterrate. Se vi sembrano strane le scelte degli italiani, dovreste vedere gli americani.
andrea-ferrari
Beh quelli sono abituati a pensare in grande...Bella testimonianza Saty , bravo anche duepoppe per la tua !
McBob
Quoto in tutto SatyajitRay - è solo una moto, alla fine. Ma un "solo" con storia e anima (e cuore, aggiungo). Il Gs me lo sento
proprio estraneo, troppo grande, pretenzioso, ma finché il rispetto è reciproco va bene tutto. A me danno noia, si è capito, solo
quelli che ti guardano dall'alto (nel caso del Gs, letteralmente) in basso e ti giudicano da cosa guidi.
E ha ragione pure Dueruote, ma è pur vero che in America hanno anche altri spazi. Nei garage a tre posti di certe case suburbane,
che quasi sempre è una costruzione separata dall'edificio principale, qui da noi ci farebbero quattro miniappartamenti.
Lo vivevo a Detroit, e lo vivo pure qui, nel parcheggio della scuola della Prole. Ci sono due mamme che arrivano sempre insieme:
una ha un SUV bello grosso, ma non ricordo cosa. L'altra però ha una Cadillac Escalade! "Ovviamente", non trovando posto, spesso
occupano, con un pezzo della Escalade... il parcheggio riservato alle moto!