Di Euro e altre meraviglie (ovvero, Spin Off di un aspirapolvere)

2020-01-18T16:37:02+00:00

Italo wroteMinchia ma qui un po' di lavoro no?? Non prendetela suo personale ma un po' a cagare mi par il meno che ci si possa augurare porca paletta. Il p...

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infatti per andare in direzione utile, sarebbe da accelerare l'integrazione dell'Europa in un vero stato, invece di pensare di tornare ad essere una piccola barchetta lenta, malandata e zavorrata dal debito nel mare dell'economia globalizzata dove navigano le super-corazzate.

però faglielo capire agli elettori intaliani...

Italo

Vaglielo a dire agli Inglesi... Ahahah
Ma dai secondo te l'Europa non funziona perché gli elettori Italiani non lo desiderano intensamente?! Questa cosa va bene per il canele Cartonito o per la vecchia Melevisione.

Slowhand

Credo intendesse dire che gli elettori italiani (come, peraltro, quelli inglesi) sceglierebbero di rifiutare l'integrazione, anziché renderla più incisiva. Umano, per certi versi giusto, ma -visto che si sta facendo un discorso economico- suicida.

Italo

E si ritorna li.. Le uniuni su base economia non sono destinate a durare, soprattutto se finiscono i soldi.

[cancellato]

Slowhand wroteCredo intendesse dire che gli elettori italiani (come, peraltro, quelli inglesi) sceglierebbero di rifiutare l'integrazione, anziché renderla più incisiva. Umano, per certi versi giusto, ma -visto che si sta facendo un discorso economico- suicida.

grazie per la traduzione 🙂

l'inghilterra non è l'italia, attenzione. ha economia interna privata forte, ha amministrazione che funziona. ha risorse finanziarie. Londra è uno dei centri dell'economia mondiale. L'inghilterra è una barca che galleggia anche da sola. l'italia invece affonda se si stacca

Slowhand

Paulus wrotel'inghilterra non è l'italia, attenzione. ha economia interna privata forte, ha amministrazione che funziona. ha risorse finanziarie. Londra è uno dei centri dell'economia mondiale. L'inghilterra è una barca che galleggia anche da sola. l'italia invece affonda se si stacca

Penso la stessa, identica cosa. Con la Brexit a rimetterci è la UE, non la Gran Bretagna; che andrà incontro a difficoltà, certo, ma le supererà in un tempo anche abbastanza breve. La UE, invece, perde un mercato di riferimento importantissimo e, dal punto di vista finanziario, tra i più potenti al mondo.

Italo

Opinione leggittima ma scarsamente condivisibile a meno che non si pensi di essere inferiori. l'Italia ha bisogno di riformarsi non di farsi riformare da altri, i quali non credo pensino per il nostro meglio.

[cancellato]

Slowhand wrote
Paulus wrotel'inghilterra non è l'italia, attenzione. ha economia interna privata forte, ha amministrazione che funziona. ha risorse finanziarie. Londra è uno dei centri dell'economia mondiale. L'inghilterra è una barca che galleggia anche da sola. l'italia invece affonda se si stacca
Penso la stessa, identica cosa. Con la Brexit a rimetterci è la UE, non la Gran Bretagna; che andrà incontro a difficoltà, certo, ma le supererà in un tempo anche abbastanza breve. La UE, invece, perde un mercato di riferimento importantissimo e, dal punto di vista finanziario, tra i più potenti al mondo.

condivido. secondo gli analisti ci perdono tutti e due. sono due reatlà solide che si separano. il futuro è incerto e da giocare.

diverso il caso in cui una realtà fragilissima si separa. in quel caso il fato (triste) è inevitabile.

facendo un po' di divulgazione... e togliendo un po' di equivoci...

1) se l'italia si sganciasse ci sarebbe una immediata forte svalutazione della nuova moneta italiana, chiamiamolo provvisoriamente il 'Cartastraccio' che perderebbe sulle monete forti, euro, dollaro, e via così

2) nel giro di pochi mesi, i nostri soldi, cambiati alla pari da Euro a Cartastraccio, si svalutano, tutto quello che si compra all'estero aumenta di prezzo. andare all'estero tornerà ad essere cosa da ricchi

3) siccome compriamo all'estero molte materie prime e sopratutto l'energia, aumentano i costi di produzione ed aumentano i prezzi anche sul mercato interno, mentre i nostri stipendi in cartastracci sono fermi

4) la credibilità del nostro stato, e della nostra moneta, sprofonda, e quindi aumentano gli interessi sul debito pubblico, costringendo ad aumentare le tasse o a tagliare i servizi, o tutti e due, aggiugendo un ulteriore componente all'aumento dei prezzi (le tasse) e alla riduzione del potere d'acquisto (il fatto che dovremo pagare i servizi che ora sono forniti gratuitamente dallo stato)

5) aumentando la pressione sui conti pubblici, accelera fortemente l'esigenza di rimandare l'età pensionabile, ciao alle nostre pensioni (che però quando arriveranno saranno in svalutatissimi Cartastracci)

quindi, siamo felici padroni del nostro futuro, ma dannatamente più poveri

fin qui ci muoviamo nell'area delle certezze, quanto sopra non è discutibile perché si tratta di meccanismi noti e consolidati come il giorno e la notte

poi cosa succede?

qui si entra nel campo del (relativamente) opinabile, ci sono due teorie esposte dai sostenitori contro e pro europa

1) le correnti di pensiero anti euro pensano che, grazie alla svalutazione, costando poco il nostro lavoro, la nostra economia crescerà, come fosse una economia in via di sviluppo, quindi lavoreremo di più (pagati meno però) e aumenterà l'occupazione....

peccato che quanto sopra accadeva 50 anni fa in un contesto economico globale completamente diverso

2) le previsione vere sono che la combinazione dei fattori esterni ed interni così ben esposta da Dueruote e da altri, più che neutralizzerà l'esiguo vantaggio del cambio, NON lascerà crescere la nostra economia, ma ci sarà al contrario una accelerazione della recessione, la temibilissima stagflazione, cioè prezzi che aumentano ma economia in recessione, perchè se aumentano i prezzi ma la gente non ha soldi da spendere, non può spendere di più e l'economia non cresce, anzi si entra in recessione.

peché allora c'è chi vaneggia di uscire dall'euro? è molto semplice. qualcuno, molto pochi, ci guadagnerebbe. e molto. I piccoli imprenditori che producono in italia e vendono all'estero diventerebbero più ricchi. vendendo allo stesso prezzo all'estero e incassando in monere pregiate, mentre pagano i lavoratori italiani con svalutatissimi Cartastracci. sono i famosi distretti produttivi del nord est, guardacaso gli sponsor storici dei nostri partiti antieuropei.

quindi, se sei un lavoratore stipendiato in italia, ti conviene fortemente essere pagato di più in euro che di meno in cartastracci
se sei un imprenditore che produce in italia, vende all'estero e ha la residenza a montecarlo e i soldi a Cayman, ti conviene incassare in Euro e pagare in Cartastracci

vedete voi cosa vi conviene

Italo

Non condivido questa subalternità verso lo straniero. Non comprendo perché mai una nazione come la nostra debba andare al traino. Non comprendo per quale motivo non possiamo camminare da soli, visto che lo abbiamo fatto per centinaia di anni. La storia della svalutazione fa paura solo a chi ha speculato sull'euro, non certo alle persone che non arrivano alla fine del mese. Comque io mi auguro per il bene nostro e di paesi come il nostro che quest'aborto di unione fondata sulla moneta finisca il più presto possibile.
PS ma poi, se la ragione è dalla parte degli europeisti e sono convinti della bontà delle loro tesi, perché non ci fanno votare un referendum per decidere se stare o andarsene?

[cancellato]

Italo wroteNon condivido questa subalternità verso lo straniero. Non comprendo perché mai una nazione come la nostra debba andare al traino. Non comprendo per quale motivo non possiamo camminare da soli, visto che lo abbiamo fatto per centinaia di anni. La storia della svalutazione fa paura solo a chi ha speculato sull'euro, non certo alle persone che non arrivano alla fine del mese. Comque io mi auguro per il bene nostro e di paesi come il nostro che quest'aborto di unione fondata sulla moneta finisca il più presto possibile.
PS ma poi, se la ragione è dalla parte degli europeisti e sono convinti della bontà delle loro tesi, perché non ci fanno votare un referendum per decidere se stare o andarsene?

Lascia da parte per un attimo la retorica nazionalista.

Preferisci mantenere lo stipendio che hai adesso in Euro o convertirlo in cartastracci e dimezzarlo?

Slowhand

Italo, c'è una via che non è "di mezzo", perché non è un compromesso, ma è al contrario la via maestra: lavorare perché l'Unione diventi un'unità politica. Mettere alle corde Francia e Germania, inchiodarle alla loro stessa facciata europeista, e spingere perché l'Unione diventi un'entità sovranazionale: stesse normative, stesse istituzioni, stessa amministrazione per tutti. Un vero parlamento europeo, un vero governo europeo. Al punto in cui siamo (ma, come ho già detto, era inevitabile) è la sola strada che possa garantire un futuro non solo all'Italia, ma a tutta l'Europa.

Italo

Si peccato che prima di arrivarci il paese sarà a pezzi e la parte migliore l'avremmo svenduta a prezzi di saldo a esterofile multinazionali.
Non confondete in me non c'è un briciolo di nazionalismo almeno come quello tanto decantato da quattro straccioni che abbiamo in politica oggi.
Io mi rifaccio alla vecchia nazione quando le cose si facevano e c'era un senso dello stato più forte. Quando il rispetto per l'autorità nasceva dall'atorevolezza della stessa e da chi la rappresentava, non certo come ora che se fai l'assenteista diventi pure un eroe.

Dueruote

Non ho parole....

Barbariccia

Italo wrote. Non comprendo per quale motivo non possiamo camminare da soli, visto che lo abbiamo fatto per centinaia di anni.

Prego??

Barbariccia

Slowhand wrote
Paulus wrotel'inghilterra non è l'italia, attenzione. ha economia interna privata forte, ha amministrazione che funziona. ha risorse finanziarie. Londra è uno dei centri dell'economia mondiale. L'inghilterra è una barca che galleggia anche da sola. l'italia invece affonda se si stacca
Penso la stessa, identica cosa. Con la Brexit a rimetterci è la UE, non la Gran Bretagna; che andrà incontro a difficoltà, certo, ma le supererà in un tempo anche abbastanza breve. La UE, invece, perde un mercato di riferimento importantissimo e, dal punto di vista finanziario, tra i più potenti al mondo.

No. Hanno fatto una fesseria.
E non solo per l’interscambio commerciale con la UE (dove ci perdono di brutto, essendo la UE di gran lunga il loro più grande mercato).
Dovranno rinegoziare centinaia di accordi commerciali con i paese terzi, e dubito fortemente che spuntino condizioni più favorevoli dell’Unione: la dimensione del mercato conta, e il Regno Unito (che potrebbe perdere pezzi), è un Paese importante, ma di media grandezza. E la sua industria manifatturiera è un pallido ricordo rispetto a quella di un tempo.
Per quanto riguarda la finanza, molte operazioni si sono spostate già sul Continente: certo, Londra è un hub finanziario enorme, ma è a rischio ridimensionamento.

Italo

Rimanete pure senza parole, tanto non ci servono per prender decisioni.

[cancellato]

Il thread è alla deriva. I fatti contro la retorica sono perdenti. Metafora del popolo sovrano dell'entità geografica che si crede il centro del mondo nota come Italia

Italo

Non sarò io far chiudere il thread. Sono abbastanza ragionevole da pensare con la mia testa e non per slogans o retorica da due soldi.
I fatti sono solo due: Primo, ci stiamo svendendo in nome di una presunta globalizzazione al grido di più commercio, che poi non ti spieghino che non è per il bene del consumatore è un'altra cosa.. Se si segue questo ragionamento dovrebbero cambiare la costituzione. Al primo articolo dovrebbe esserci il consumo più che il lavoro. Secondo, oggi va di moda parlare di ecosostenibile con un chiaro riferimento alla natura e lo si accosta a tutto compresa l'economia. Beh non stanno così le cose una nazione o più non possono essere solo consumatrici e altre solo produttrici. Ricordatevi per il globocapitalista un cittadino senza debiti non vale nulla.
Non perdiamo le nostre radici o non torneremo più indietro. Come per i matrimonio sarebbe meglio non farlo se non c'è un comune sentire e quest'Europa non ha un comune progetto. Si tratta di una fusione monetaria a uso delle banche ma dietro non ci sono i popoli che ne sostengono le mura.

gearbox

Salve a tutti
I miei 2 cent alla discussione. Quando sono nato, i miei genitori erano giovanissimi e con pochi soldi in tasca. Ma vedevano il futuro per me e per mio fratello. Ed è stato così. La situazione economica della famiglia è migliorata, mio fratello ed io abbiamo potuto studiare e poi lavorare. Ora ho la mia famiglia, il tenore economico è buono. Però......... Non riesco a vedere un futuro per i nostri due ragazzi, non in Italia. Uno dei due figli ha trovato lavoro dopo il diploma, l'altro no ed attualmente frequenta le serali per ottenere un altro diploma, ma tecnico. Lavoricchia come porta pizze. Uno dei due ha manifestato l'intenzione di trasferirsi all'estero. Per fortuna, parlano un discreto inglese.
La politica indirizza l'economia (vedi Coca Cola che va in Albania a causa della tassa sulle bevande gassate).

Buona strada

nigel68

Sarò terra terra: se nel 2020 continui a pagare stipendi del 1990 è normale che vada tutto in vacca. Poi non vengano a dire "gli italiani non voglion fare certi lavori" per cui tirano in ballo la necessità di (sotto)pagare gli immigrati eccetera eccetera. Un italiano o un europeo, che ha lottato nei secoli per ottenere condizioni di lavoro eque, stipendi decorosi, welfare, una abitazione dignitosa e la possibilità di assicurare un futuro di studi per i propri figli, non può accontentarsi delle paghe da fame che si pretende di pagare oggigiorno, non vuole vivere con altre 10 persone in un bugigattolo mangiando per terra una ciotola di riso al curry (con tutto il rispetto per il curry). Per il resto, mi sento di quotare Italo al 100%.

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