Dueruote wroteVero e non vero.
Un esempio. L'italia è un popolo ad alta disonestà.
Parlo di evasione, maleducazione stradale, rubare film/musica e tanto altro. Mi limito ai reati non violenti. Diciamo che un 80% della popolazione adulta ruba quello che può. Il dipendente non può evadere, ma magari guida col telefonino oppure ruba i film in rete. Coloro che rubano poco è solo perché non hanno la possibilità o il coraggio di fare peggio.
Ho messo il telefonino nel rubare per un motivo.
Tu parli di libertà. La carta costituzionale è solo una parte di libertà, così come la libertà di pensiero.
Il discorso è complesso.
Chiunque ruba... toglie a me una libertà. Uno stato che mi tassa tantissimo per coprire buchi fatti da politici corrotti e cittadini disonesti, mi toglie una libertà importante.
L'uomo al telefono in auto rischia di togliermi la mia libertà di vivere. L'evasore toglie la mia libertà di pagare meno tasse e dare di più alla mia famiglia grazie al mio lavoro.
Se una mezza dittatura appiana queste cose togliendomi altre libertà, deciderò cosa preferisco.
Certo. Il meglio è essere in democrazia con un bravo popolo accanto, ma non è da tutti. I politici, secondo me, riflettono al 90% il popolo... solo che loro hanno maggiori opportunità del comune mortale in caso si lascino andare al lato oscuro.
Detto questo. Il lupo è un lupo. Se traslitteriamo il lupo in uomo, troveremo che anche lui non è libero... così come non tutti i cani sono alla catena.
Il lupo non è libero di crescere i suoi cuccioli. Molti di essi moriranno. Non è libero di invecchiare. Morirà prima. Nemmeno lui è libero di andare dove vuole. È limitato dalla presenza di selvaggina e rifugi. Se l'inverno è rigido, potrebbe perdere la libertà di vivere. Non può nemmeno decidere come morire. Lo deciderà la natura. La natura è il suo padrone con guinzaglio invisibile.
Alla fine... non puoi sapere se sia più felice il cane o il lupo.
Non é che una cosa detta da un filosofo debba essere vera per forza. Tutto è relativo.
Ci vorrebbe un animale che possa essere lupo e poi cane, come accadde per la storia di Tiresia con i serpenti.
Ha fatto degli esempi che non sono esercizi di libertà che invadono altre libertà comprimendole.
Chi ruba compie un'azione riprorevole, tanto che lo lo stato attraverso i suoi poteri (dovrebbe) prevenire, reprimere e sanzionare.
La libertà costituzionalmente garantita è quella che non invade le altre libertà; la libertà è limitata dalle libertà altrui per garantire le libertà collettive di una società civile e felicemente governata ( in teoria).
Un regime totalitario non difende alcuna o quasi nessuna libertà, non avendo questo scopo.
Ma prima di parlare di libertà, qccorre parlare di diritti da garantire per consentire all'uomo di essere un individuo libero.
Se pensiano alla nostra Costituzione ed ai primi articoli ( principi fondamentali) , ci rendiamo conto quanto essa è stata ed è tutt'oggi innovativa e moderna.
Leggiamo gli articoli 1, 3 e 4 e ci rendiamo conto che l'uomo è libero quando gli è garantito un lavoro, dunque un reddito che lo rende per quanto possibile economicamente autonomo.
Pensate quanti ricatti o costrizioni si compiono per un posto di lavoro, come si può costringere all'impotenza ( o quasi) con una minaccia di licenziamento, quanto si riesce ad ottenere con la promessa di un posto di lavoro.
Si dirà che sono solo utopie e che gran parte dei dettati costituzionali non vengono mai rispettati o attuati.
Eppure non è così perchè la continua vigilanza della conformità delle norme secondarie alla norma primaria costituzionale è continuo ed ininterrotto.
Sia in sede legislativa, attraverso il controllo del Capo dello Stato, che in sede di applicazione con il controllo giurisdizionale da parte della Corte Costituzionale.
Pensiamo all'ultimo caso di Dj Fabo ed al pronunciamento della Corte Costituzionale in merito.
Insomma le norme costituzionali ci sono e spiegano i loro effetti, anche se apparentemente non si vedono.
Ultimo appunto: non parlate mai di Costituzione non attuata; essa è deve essere un sogno quasi utopico, un limite al quale tendere per migliorarsi, non un obiettivo facilmente raggiungibile.
Leggiamola tutti la Costituzione (io comopreso) perchè l'abbiamo dimenticata e forse mai letta interamente.
Ci accorgeremo quali inguaribilii ottimisti e sognatori sono stati i nostri Padri costituenti, nonostante fossero seduti sulle macerie ancora fumanti del conflitto mondiale.