Con IRRIVERENTE 😃 ritardo (complici alternanza di turni poco urbani & impegni vari ed eventuali) condivido l'occasione di incontro avuta in terra Urbinate circa una decina di giorni fa.
Appuntamento che è un Must non solo per i dueruotisti marchigiani (a livello di articoli, organizzatori e giornali hanno stimato circa 6000 presenze per l'intero week end di festa :eeek: , con 1500 circa bikers iscritti alla giornata clou del sabato :eeek: . Premiati i partecipanti con la provenienza più estrema, club da Germania e Repubblica Ceca, per capirci... :eeek: ), rappresenta un connubio perfetto tra i colori d'autunno, le strade del circondario, la tradizione del raduno "Benelli" e l'esaltazione, ovviamente, di Sua Maestà il Tartufo (che tra Acqualagna e S. Angelo trova il fulcro incontrastato del suo regno).
Di lì a pochi giorni sarebbe caduto il mio compleanno (festeggiato il più delle volte in sella ma che ahimè quest'anno ha visto non mantenere la tradizione, purtroppo); la voglia di "festeggiarlo" leggermente in anticipo, una finestra climatica insolitamente favorevole (di solito il raduno è accompagnato da brume e temperature più da caldarroste che da passeggiata), una domenica eccezionalmente libera per entrambi i componenti della strana coppia sulla strana moto 😛 e (mirabile dictu!) un gruppetto di Royal raggranellate last second (fra cui anche la piacevole compagnia del forumista SAS :cool: :clap: ): tutti ingredienti ottimali per approfittare a piè pari dell'evento.
Non amando in particolar modo gli appuntamenti "statici" (motogiri naturalmente ce n'erano, ma parteciparvi attivamente non solo vincolava a tragitti ed orari, ma obbligava a confluire in una fiumara di dimensioni non indifferenti con tutto quel che ne comporta), dovendo esaltare sì la Gola, l'ideale era raggiungere la location passando di... Gola in Gola (perchè anche l'occhio vuole la sua parte 😉 ).
Incontrati quindi gli altri partecipanti di zona (la Bi- di SAS e due Hima) lasciamo la Vallesina verso l'interno (vade retro noiastrada!) incuneandoci nel reame del Ciauscolo, il comprensorio di Frasassi. Primo scatto proprio all'ingresso delle celeberrime grotte...
Lo scenario della Gola della Rossa rende il tutto in un modo insolitamente verace (siamo pur sempre ad un pugno di km dalla "civiltà" 😉 )...
...si chiacchiera e si favoleggia su viaggi, mete ardite (basta così poco per dare il LA ai sogni... 😉 ). Guglie e pinnacoli che gli amici partecipanti all'ultimo Thumping riconosceranno senza dubbio...
Le zone d'ombra rinfrescano decisamente l'aria ma l'asfalto non ne risente quanto ad umidità (ma poi, con tali spettacoli, tutto si può volere tranne che schizzare via in velocità).
Sassoferrato, Frontone e Cagli scivolano via con garbo; il Nerone è vicinissimo, la tentazione d'una visuale fin quasi... la Croazia è altissima, ma finire OT è troppo a rischio. Si prende leggermente a malincuore verso Fano ("...prossima volta, la prossima volta...") ma basta davvero poco per ripiombare in un'estasi natural paesaggistica. Ancora Gole, è il turno del Furlo!
Un unico scatto, purtroppo. Ma chi sa, è ben consapevole che ogni immagine "imprigionata" non renderebbe merito al comprensorio. Il fiume scorre, gelato; il nastro d'asfalto, breve ma di impatto decisissimo, rapisce ad ogni istante ed ad ogni cm. S'allunga in parte il trasferimento (ben venga l'irrazionalità degli itinerari) ma ne vale fortissimamente la pena.
Stavolta ripartire è ancor più pesante, solo le aspettative dell'arrivo riescono a smuoverci.
Gli ultimi km presentano, decisi, i sintomi dell'invasione a due ruote. Motom, giapponesi, sidecar, enduro, d'epoca o futuristiche: si incrocia di tutto ad ogni velocità ed ad ogni andatura.
Una vigilessa fa quasi tenerezza mentre presidia l'ultima rotatoria d'ingresso al centro storico (ad onor del vero, però, non siamo testimoni dei soliti colpi di genio del maschio Alpha a due ruote di turno...); ci stipiamo a mo' di biro nel più classico dei portapenne sfruttando ogni brandello libero disponibile.
Sul ponte d'ingresso al borgo stridono quasi venditori di brulè e caldarrostai, sotto gli insoliti 20 e passa gradi (pensare che nelle scorse edizioni scattava quasi la caccia al "riscaldamento da mani" col connubio vino e marroni, una volta in zona). La ressa è decisa e vivida ma totalmente disciplinata; si vede davvero di tutto (motociclisti, strana adorabile gente!) 😉
Forse troppo colpevolmente sottovalutiamo l'alto afflusso: i vari stand, cantine e simili sono presi letteralmente d'assalto. Le tempistiche d'attesa si fanno impressionanti (solo l'acquisto del prodotto in purezza è senza file eccessive............. ): sgattaioliamo quindi tra viuzze e campielli (non ce ne voglia il buon Poggiali, ospite sul palco in quel momento, se la caccia al primo piatto imperversava sull'attenzione dedicatagli) speranzosi.
Alla fine però, tagliolini e crostini arrivano ad onorare il protagonista della kermesse (e qui mi spiace ma niente scatti; sarà la nostalgia dell'era delle "foto su rullino" 😃 ma mi mette una tristezza fotografare cibarie varie... Molto, molto meglio addentare e provare di persona [e guai se la pasta attende! 😃 ]).
Per altri scatti approfittiamo invece sulla via del ritorno, nel bel mezzo del nulla, con l'unico scopo di godersi il sole ancora educato e testare posizioni insolite... 😃
Tre centinaia e poco più i km bruciati per una passeggiata corposa; bellissimo lo spunto-pretesto per divagare (l'essenza del bighellonare sincero in RE).
Ma che voglia di rimettersi subito in sella.........
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