Canemitzo wroteIo farei un bel buco in campagna e le interrerei.
Lascerei che quei pezzi di cadavere tornino ad alimentare il ciclo naturale delle cose.
Vermi grassi, terra fertile e coscienza a posto.
Non usiamo mica un braccio del povero nonno defunto come grattaschiena, no?
La parola antispecista, vi dice niente?
E la coerenza?
Se la forza dell'immagine é superiore alle convinzioni profonde, o le convinzioni non sono tali, oppure é la fine di tutto.
La resa dell'anima.
La presa di una china pericolosa.
La finiresti a mangiare hamburger che tanto la bestia é già stata uccisa e buttarli sarebbe uno spreco.
Seppellisci quei poveri resti, dammi retta.
Una lacrima sulla terra smossa ti farà stare meglio.
Un abbraccio grande.
Vi ringrazio tutti.
Ognuno di voi ha sollevato un problemi diversi ma sempre molto interessanti.
Italo, Overboost, ottimi temi.
Ma il tuo Canemitzo è il più interessante.
C'era già una risposta per quello che hai scritto ed è molto semplice, io non sono un Buddha.
Ma visto che mi hai dato il la, voglio sviscerare il problema.
Certo se sposi una dottrina non puoi dopo modificarla come ti viene più comodo al momento.
Parecchi anni addietro, quando sposai la causa, avevo diversi capi in pelle da motociclista e li vendetti tutti.
Ma una attrezzatura da enduro completa necessita degli stivali, e gli stivali da enduro hanno inserti di pelle.
Ne avevo un paio, Gaerne, e li trattai con cura e devozione, e mi durarono quasi trent'anni, li ho lasciati l'anno scorso in Oman.
Epperò me li sono ricomprati, perché finché ho forze non voglio smettere di viaggiare in fuoristrada e non voglio smettere di visitare deserti, fare le montagne russe sulle dune e dormire nel nulla sotto le stelle.
Ma in moto vado in estate con le infradito e in inverno con le Asics.
Non uso stivaletti di pelle e in ogni caso non indosso nulla che contenga pelle.
Rompere il tabù della pelle non mi viene facile ma in certi casi me lo posso pure accollare, tutt'altra cosa invece è con il cibo.
Quello è veramente un tabù troppo grosso per me da infrangere.
Mi fu subito chiaro quando ebbi questa folgorazione che non avrei mai più potuto accostare Animali o derivati di essi alla mia bocca.
Poi nella vita tutto può succedere.
In tutti questi anni ho imparato due lezioni fondamentali:
Mai dire questo a me non succederà mai.
Mai dire io non farò mai questo.
E quindi dovendo prendere una decisione ho optato per restaurare le borse e montarle.
La cosa non mi fa saltare di gioia, ma credo che sia la cosa più corretta da fare.
Altra cosa riguarda gli Animali da compagnia.
Mi piacciono tanto i Gatti e negli anni ne ho salvati alcuni e per adesso condivido la mia vita e mi prendo cura di due Gattacce Zoccole.
Una bianca e una nera.
Babba e Bubu.
Compro loro il miglior cibo sul mercato e le tratto come due Regine.
Ma le gatte sono rigorosamente carnivore e nonostante la follia umana abbia partorito il cibo vegano per gli Animali io compro loro il cibo che gli si addice e gli appartiene.
Sennò avrei dovuto dire no.
Mi dispiace.
Lasciatele per strada.
Che si compia il loro destino.
Certo, a dirla tutta, avrei preferito una Maine Coon, una gatta Norvegese, una Angora bianca dagli occhi diversi, una Sphynx, ma resto convinto che gli Animali non debbano essere mercificati.
Ogni volta che si compra una cane o un gatto uno di loro più sfortunato resta nel canile/gattile e si perde un'occasione per adottare e/o salvare.
E qui mi riallaccio al tuo pensiero, Canemitzo.
E' vero e hai pienamente ragione, se vacili troppo spesso finisci nel tempo a rinnegare la tua idea, ma io come dicevo prima non sono ancora un Buddha.
Un abbraccio e buona domenica.