Canemitzo
gdbuono wroteE invece, secondo me, le bicilindriche venderanno pochissimo
Se venderanno pochissimo sarà un disastro.
Zio Sid verrà cacciato a sberle e mamma Royal dovrà totalmente rivedere i progetti.
La posta in gioco é altissima.
gil
Stanno già vendendo alla grande le Twin.
Io non ne sono per nulla attratto.
SatyajitRay
Feel the vibe wroteThump Thump Thump.... Molleggialle... Sensore cavalletto isterico.... Roba d'altri tempi
Bicilindrici borghesi, mocassino senza calzini, pipa in tasca e baffetto da sparviero.... Largo alla modernità
Uno scenario da incubo.
gearbox
Salve a tutti
personalmente credo che le bicilindriche venderanno bene. Il motore si presenta bene, con manovellismo a 270 e coppia in basso. Lo stile c'è, i contenuti pure ed il prezzo gioca un ruolo importante. L'unica incognita è la rete delle concessionarie e dell'assistenza. Su questo, la Royal Enfield deve veramente investire. Il livello qualitativo delle concessionarie/officine non è uniforme, con picchi di professionalità ed efficienza ed abissi di inefficienza e comportamenti discutibili.
Buona strada
Cornadure
Se riusciranno a scrollarsi di dosso con i fatti il mito:
"Sono moto Indiane fatte a cazzo di cane"
Che fa pure rima, venderanno come si vendono le moto che costano poco.
rocknroll
Cornadure wroteSe riusciranno a scrollarsi di dosso con i fatti il mito:
"Sono moto Indiane fatte a cazzo di cane"
Che fa pure rima, venderanno come si vendono le moto che costano poco.
Esatto
Cornadure
Fino a qualche anno addietro le Royal Enfield erano solo monocilindriche.
Poco conosciute.
Avevano bisogno di una manutenzione continua.
Si rompevano un giorno si e l'altro pure.
Perché erano moto vecchie e assemblate male con materiali molto scadenti.
Eppure qualcuno le comperava.
Addirittura ci hanno aperto un Forum.
Perché?
Perché erano bellissime.
Ma erano bellissime per i nostalgici di una certa età.
Gente a cui piacevano le forme arrotondate dei fianchetti e del serbatoio che come negli anni sessanta settanta veniva ancora ornato di filetti rigorosamente dipinti a mano.
Ma quel monocilindrico era vecchio e incartapecorito e mai un centesimo.venne speso dalla fabbrica per modernizzarlo.
Quando venne dotato di motorino d'avviamento lo fecero in perfetto stile indiano.
Moto bellissima ma dopo una settimana si rompeva la ruota libera.
Dopo furono costretti dalle norme antinquinamento a montare l'iniezione e questo venne fatto senza amore in quanto in Asia continuavano a montare il vecchio, caro e onesto carburatore.
Anche questi ultimi monocilindrici, nonostante ancora carini, non hanno certo il fascino e la bellezza dei modelli anni sessantasettanta.
E soprattutto fanno novanta chilometri orari in discesa e in favore di vento, ma solo se ci si china e ci si spalma sul serbatoio.
Ma secondo me alla fine alla Royal Enfield non gliene è mai importato molto di vendere in Europa.
KTM, per fare un esempio invece ha investito tantissimo sul monocilindrico e ha tirato fuori il monocilindrico più performante del mondo.
Il mio pensiero è che i monocilindrici Royal Enfield sono per quella categoria di motociclisti che invecchiando cominciano a farsi prendere dal panico e non riescono più a gestire moto con tanti cavalli e grandi prestazioni e che però non vogliono smettere di andare in moto.
La Royal Enfield ha un bell'aspetto e a loro piace essere guardati cosa che non accadrebbe con l'acquisto di un anonimo scooter.
Altra categoria di Royalista Monocilindrico è colui che non ha mai guidato una moto in vita sua e viene folgorato sulla via di Damasco.
Ma solitamente questo mono gli serve solo da trampolino dopo che sconfortato dai guasti e dalle basse prestazioni decide di comprarsi una moto vera.
Altra cosa è il mono della Mayala che ha una bella forma, soliti materiali scadenti ma un buon motore.
Peccato che nasce per gli Indiani e per quelle strade dove settantaottanta chilometri orari sono più che sufficienti.
Queste bicilindriche che vorrebbero scimmiottare le moto di un tempo invece sono nient'altro che moto come le altre.
Non si distinguono a mio avviso dalle Mash e dalle SWM e dalle tante altre moto simili ed economiche.
Non beneficiano a mio avviso del famoso colpo d'ala che le porterebbe su.
Questo è l'Armandopensiero.
Ma il tempo è galantuomo e vedremo cosa ci riserva il futuro.
Vedremo quante ne vendono, se e quanto si rompono e di che pasta sono fatti i materiali con cui sono costruite.
SatyajitRay
E chi non rientra nelle due categorie da te proposte?
maxiii
Beh non è che mettendo un cilindro in più, questi indiani, diventino Svizzeri tedeschi.
Ci saranno le solite rogne, magari un filo più diluite nel tempo e nei chilometri di percorrenza, ma ci saranno, garantito da quelle teste asiatiche.
Poi, ORA, dico, ORA me la prenderei, perché mi piace da morire, il motore è tozzo e esteticamente bellissimo.
Due scarichi totalmente aperti e sai che concerto...
Cornadure
SatyajitRay wroteE chi non rientra nelle due categorie da te proposte?
C'è sempre la mosca bianca, l'eccezione che conferma la regola e via discorrendo......
E comunque questo è il mio personalissimo pensiero, visto che osservo da anni il Forum da appassionato del Marchio, ma disilluso dopo la catastrofica esperienza subita.
Seguo le motivazioni della gente che si presenta e i problemi dei Proprietari nella Sezione Tecnica e infine le offerte della gente che "a malincuore" vende per passaggio a categoria superiore o per consunzione di testicoli.
Pezio
Cornadure wroteFino a qualche anno addietro le Royal Enfield erano solo monocilindriche.
Poco conosciute.
Avevano bisogno di una manutenzione continua.
Si rompevano un giorno si e l'altro pure.
Perché erano moto vecchie e assemblate male con materiali molto scadenti.
Eppure qualcuno le comperava.
Addirittura ci hanno aperto un Forum.
Perché?
Perché erano bellissime.
Ma erano bellissime per i nostalgici di una certa età.
Gente a cui piacevano le forme arrotondate dei fianchetti e del serbatoio che come negli anni sessanta settanta veniva ancora ornato di filetti rigorosamente dipinti a mano.
Ma quel monocilindrico era vecchio e incartapecorito e mai un centesimo.venne speso dalla fabbrica per modernizzarlo.
Quando venne dotato di motorino d'avviamento lo fecero in perfetto stile indiano.
Moto bellissima ma dopo una settimana si rompeva la ruota libera.
Dopo furono costretti dalle norme antinquinamento a montare l'iniezione e questo venne fatto senza amore in quanto in Asia continuavano a montare il vecchio, caro e onesto carburatore.
Anche questi ultimi monocilindrici, nonostante ancora carini, non hanno certo il fascino e la bellezza dei modelli anni sessantasettanta.
E soprattutto fanno novanta chilometri orari in discesa e in favore di vento, ma solo se ci si china e ci si spalma sul serbatoio.
Ma secondo me alla fine alla Royal Enfield non gliene è mai importato molto di vendere in Europa.
KTM, per fare un esempio invece ha investito tantissimo sul monocilindrico e ha tirato fuori il monocilindrico più performante del mondo.
Il mio pensiero è che i monocilindrici Royal Enfield sono per quella categoria di motociclisti che invecchiando cominciano a farsi prendere dal panico e non riescono più a gestire moto con tanti cavalli e grandi prestazioni e che però non vogliono smettere di andare in moto.
La Royal Enfield ha un bell'aspetto e a loro piace essere guardati cosa che non accadrebbe con l'acquisto di un anonimo scooter.
Altra categoria di Royalista Monocilindrico è colui che non ha mai guidato una moto in vita sua e viene folgorato sulla via di Damasco.
Ma solitamente questo mono gli serve solo da trampolino dopo che sconfortato dai guasti e dalle basse prestazioni decide di comprarsi una moto vera.
Altra cosa è il mono della Mayala che ha una bella forma, soliti materiali scadenti ma un buon motore.
Peccato che nasce per gli Indiani e per quelle strade dove settantaottanta chilometri orari sono più che sufficienti.
Queste bicilindriche che vorrebbero scimmiottare le moto di un tempo invece sono nient'altro che moto come le altre.
Non si distinguono a mio avviso dalle Mash e dalle SWM e dalle tante altre moto simili ed economiche.
Non beneficiano a mio avviso del famoso colpo d'ala che le porterebbe su.
Questo è l'Armandopensiero.
Ma il tempo è galantuomo e vedremo cosa ci riserva il futuro.
Vedremo quante ne vendono, se e quanto si rompono e di che pasta sono fatti i materiali con cui sono costruite.
Come non condividere il tuo pensiero... Ci saranno anche altre sfaccettature in mezzo ma diciamo che nel 90% dei casi forse è proprio così...
Cornadure
Ma non c'è proprio niente di male.
E per chi è VERAMENTE innamorato invece è stupendo.
Chi ha resistito ha una moto bellissima e rara a vedersi che conosce bene come le sue tasche.
Quella piccola categoria di meravigliosi folli che resistono sono uomini felici.
Hanno saputo stringere i denti ma ora la moto è un tutt'uno con loro.
E sanno di essere in pochi.
E questo li attizza assai.
Io non ce l'ho fatta.
Non ho avuto questa forza e ho ceduto.
Ma con il mono ci ho fatto viaggi meravigliosi che non potrò mai dimenticare.
Fortunati tutti coloro che hanno saputo conservare la propria moto.
Soprattutto quelle fino alla euro 3.
Dopo hanno cominciato ad aggiungere un sacco di schifezze per farle rientrare di più nelle norme antinquinamento e anno dopo anno vedrete con i vostri occhi l'orrore dello stravolgimento.
Che volete farci?
Sic transit gloria mundi
overboost
Mah... le cose non stanno proprio così, non esistono solo il bianco ed il nero, in mezzo ci sono tutti i colori e le sfumature.
Io arrivo proprio dal mono ktm da diecimila giri minuto (che ho apprezzato molto peraltro) ma non mi sento di paragonarla alla mia Classic, sono due modi di vivere la moto completamente diversi e non ce n'è uno migliore dell'altro. Io purtroppo ho il piede pesante con il gas, e costringo la mia a sgroppate a testa bassa quasi ogni giro... forse per questo si è data una mossa e sebbene sia una moto tranquilla raggiunge ormai i 130kmh senza difficoltà.
Ho visto le mash e le bicilindriche, ok che i gusti non si discutono ma a livello di qualità visiva e percepita c'è tutta la differenza del mondo tra le due! Le nuove Royal sono essenziali, ma a vederle e guidarle sembrano oggetti costruiti con cura ed attenzione ai dettagli; non posso dire lo stesso delle Mash purtroppo. Ovviamente la bicilindrica non ha il fascino del mono, sarebbe stato assurdo pretenderlo...in Italia non so quanto venderà, ma il prezzo è buono e la moto bellina: vedremo.
Tornando alle Royal, la mia Rossana è una euro4, voluta per l'abs ed un paio di altri dettagli che a me piacciono di più; mi continuano ancora a dire che le Royal Enfield si rompono ed hanno spesso problemini e rotture di maroni, ma in quasi un anno e oltre 10mila km lo sbattimento peggiore è ricordarsi di mettere benzina ogni tanto.
Certo io sono uno che ha un culo pazzesco, lo riconosco, però io posso parlare solo per la mia esperienza.
fausto-s
Grazie over.. spesso è più facile lamentarsi che elogiare 🙂
Anche la mia gira come un orologio e sono stra contento..
Cornadure
Fausto S wroteGrazie over.. spesso è più facile lamentarsi che elogiare 🙂
Anche la mia gira come un orologio e sono stra contento..
Ma la tua non ha fatto diecimila chilometri.
Quanti chilometri ha fatto la tua e in quanto tempo?
Thumpaul
Quando uscì l' Interceptor cromato devo ammettere che il mio cuore ha vacillato. Oggi, a freddo, non riesco ancora a pensare ad una ragione per togliermi la 535, neanche le prestazioni, dato che quando non sono nel traffico urbano la uso nel misto stretto.
Da un lato vorrei che la bicilindrica vendesse bene solo per vedere le facce di quelli che all'epoca in cui dissi che volevo prendere una Royal fecero un'espressione di dubbiosa compassione.
Dall'altro vorrei che restasse un prodotto di nicchia perchè la massificazione del gusto rende gli oggetti impersonali.
Ma in realtà l'unica cosa che conta è che la trovo bella e divertente e la terrò finchè mi trasmetterà queste sensazioni.
Canemitzo
Cornadure wroteFausto S wroteGrazie over.. spesso è più facile lamentarsi che elogiare 🙂
Anche la mia gira come un orologio e sono stra contento..
Ma la tua non ha fatto diecimila chilometri.
Quanti chilometri ha fatto la tua e in quanto tempo?
Cii sono Royal ben oltre i 60.000 km che girano meglio del primo giorno.
Anche sul forum.
Non sono moto adatte a tutti, questo é vero.
Ma.é anche vero che viviamo in un mondo di amebe che non comprano l'auto se il portellone del bagagliaio non si solleva da solo.
Che siano moto fatte a cazzo di cane, non sono per niente d'accordo.
Certe produzioni iper economiche cinesi, lo sono.
Cornadure
Le Royal Enfield di Mastro Gil hanno macinato migliaia di chilometri, ma Mastro Gil è un luminare tra i meccanici.
La Royal Enfield di Pocodibuono è scoppiata subito dopo che l'ha portata a casa, ma lui caparbio ha smontato e rifatto COMPLETAMENTE tutto il motore fino all'ultimo pezzettino e ora gira una meraviglia.
Anche le moto di Paolo girano benissimo ma lui è meccanico Royal Enfield in una concessionaria.
Poi ci sono i caparbi che mangiano pane e forum e alla fine la spuntano dopo Odissee che manco Ulisse avrebbe terminato e alla fine quelli come me che si stancano e la buttano.
La moto di Fausto non fa testo.
Per lui è solo un modo per scaricare la sua manualità e impiegare il suo tempo, è un esercizio di stile, ma in realtà non la usa su strada, la mette in moto una volta al mese e gli cambia l'olio tre volte al giorno.
[cancellato]
La foto che vedete sopra è la B5 di Paolo RE. Mi dice che và benissimo, senza problemi e continua a macinare Km.
Ma sò per certo che Paolo è un meccanico sopraffino e di motori (specie le RE) ne sà parecchio.
Concordo con Cornadure. Le Bullet vanno seguite e controllate costantemente e al piccolo accenno di malanno devono essere curate per evitare mali peggiori.
Il mio passaggio alla E4 è avvento causa di una brutta avventura sulla mia B5 E3, il bloccaggio del freno posteriore. Mi presi un coccolone tremendo e da quel momento non mi senntiti più sicuro e quindi, mio malgrado decisi di cambiare al modello con freno a disco posteriore e ABS.
Dopo 2 anni c'è stato ancora qualcosa che mi ha fatto decidere di cambiare moto ma non marchio
maxiii
50.000 km, cambiato pistone e testa e via eheheh