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La gita si è svolta bene!
La giornata ci ha riservato un clima mite ed un bel cielo terso, con appena qualche brezza a rinfrescare gli accaldati monociclindrici e gli affamati piloti. La campagna delle colline moreniche poste tra il Garda e Verona è in effetti di pregio ed in sella ad una due ruote la si apprezza molto anche quando, come nel mio caso, si sbaglia strada e anziché a Custoza ci si trova a girovagare tra saliscendi sperduti e strade prive di traffico.
Punto di incontro l'agriturismo prescelto, presso Valeggio sul Mincio, dove i Nostri Royals si sono dati appuntamento, provenendo chi dall'est, chi dall'ovest e chi dal nord. Il San Francesco è un posticino piacevole e facile da raggiungere, dove abbiamo potuto consumare degli ottimi antipasti fatti in casa e svariati bis di primi. Da sottolineare, a mio avviso, i celebri tortellini di Valeggio.
Fatti i dovuti onori alla cucina, con calma ci si è avviati verso il museo Nicolis, lì vicino (Villafranca di Verona).
Il museo - privato - offre un'ampia e ricchissima collezione di automobili, motociclette, biciclette e quant'altro sia legato alla meccanica del Novecento. Una collezione che sfugge alla logica del museo propriamente detto, in cui i diversi bellissimi modelli sono raccolti più per somiglianza che non secondo un preciso ordine cronologico o di importanza. Stupisce pensare la cura e la passione che ha guidato il fondatore, l'imprenditore Luciano Nicolis, a raccogliere tali cimeli in tutte le contrade del mondo.
A mio avviso la collezione automobilistica merita maggiormente rispetto a quella motociclistica o aeronautica, data la maggiore cura con cui i pezzi sono stati restaurati. Ad ogni modo, la visita si è dimostrata piacevolissima e interessante.
I Royals hanno lungamente apprezzato e già i modelli esposti nell'ingresso hanno catturato la loro attenzione. Spostandosi sui tre piani, la curiosità aumenta e così la meraviglia. Abbiamo potuto così apprezzare modelli di Benz, Peugeot, Isotta Fraschini, Fiat, Ferrari, Ford, Maserati e quant'altro, oltre che alcuni modelli assai di pregio, appartenenti all'epoca pioneristica della meccanica e della propulsione endotermica.
Il piano riservato alla motociclette è stato accolto con degli "ohhh" spontanei e ben motivati! Si sono ammirati, tra gli altri, modelli di Bianchi,Benelli, Gilera, qualche Guzzi e una bella Norton Manx 'corsa corta'. Il 'Cucciolo' della Ducati mi ha fatto pensare a quanta differenza esista tra quel simpatico e minuscolo motorino e le attuali desmo da centinaia di cavalli (chissà quanti Ducatisti ci pensano mai...).
Data la presenza tra i Royals di alcuni ottimi ed entusiasti meccanici e amatori, ci si è divertiti a intuire i vari funzionamenti e ammirare con stupore le molte soluzione ideate negli anni in cui, anziché all'elettronica, ci si affidava alla sola meccanica.
Fa pensare il basso numero di visitatori; ma d'altronde il museo è stranamente poco noto.
Ultima nota, merita una menzione speciale la compagna di Canemitzo, la quale ha sopportato con pazienza le digressioni meccaniche e le infinite attese dinanzi a motori e ferraglie varie!!
[Seguiranno foto]