gdbuono
Cari amici, ho trovato un video interessante di un ragazzo che restaura un serbatoio royal enfield.
https://www.youtube.com/watch?v=rZHabM6eO8U
Naturalmente non è un professionista e fa degli errori grossolani, il che è strano se considerate che ha una buona attrezzatura e usa materiali eccellenti, il risultato finale, tuttavia, avrebbe potuto essere ottimo, se solo avesse adottato un paio di accorgimenti.
So che Fausto è un professionista della carrozzeria e anche lui avrà notato vari errori, dal modo di passare la vernice al modo di preparare i pezzi, ma il peggiore di tutti è quello che fa (anzi che non fa) tra base e trasparente e che provoca la buccia d'arancia del risultato finale che non credo verrà via nemmeno con una buona lucidatura. Se qualcuno ne vuole sapere di più sono a disposizione, ma vorrei che anche Fausto ci svelasse qualche trucco... che può tornare utile per chi non ha una cabina di verniciatura filtrata o delle lampade di essiccamento.
[cancellato]
Mi sarebbe sempre piaciuto cimentarmi nella verniciatura e affini, ma ho, le poche volte che ci ho provato, scarsi risultati.
GD ci hai detto degli errori commessi dal tipo, ci potresti dire che cosa avrebbe dovuto fare?
Grazie
gdbuono
Certo che posso! Ma al tempo, intanto mi piacerebbe sapere cosa individuate voi di errato.
L'idea, in tutti i casi, sarebbe quella di fornire a tutti le conoscenze di base per fare un lavoro accettabile (migliore di quello del video) in condizioni pessime, diciamo in una cantina e con delle bombolette cinesi.
[cancellato]
gdbuono wroteCerto che posso! Ma al tempo, intanto mi piacerebbe sapere cosa individuate voi di errato.
L'idea, in tutti i casi, sarebbe quella di fornire a tutti le conoscenze di base per fare un lavoro accettabile (migliore di quello del video) in condizioni pessime, diciamo in una cantina e con delle bombolette cinesi.
Io, mi dichiaro un totale ignorante in materia. Non ne ho la più pallida idea.
overboost
Anche io sono un caprone se si parla di verniciatura, ed a peggiorare le cose non ho nessuna attrezzatura specifica (neppure la cantina!). Qualche trucchetto di chi ha più esperienza farebbe sempre comodo conoscerlo... seguo con interesse il topic.
Quint89
Premettendo che anch io sono un totale ignorante in materia...
Il ragazzo del video mi pare non abbia metodo, vernicia un Po a casaccio (zigzagando ), potrebbe essere migliore verniciare dal basso verso l alto? Inoltre, non si dovrebbe lasciar asciugare un Po tra una passata e l altra per evitare un accumulo di colore che potrebbe sgocciolare lungo le pareti dell oggetto?
gdbuono
Quint89 wrotePremettendo che anch io sono un totale ignorante in materia...
Il ragazzo del video mi pare non abbia metodo, vernicia un Po a casaccio (zigzagando ), potrebbe essere migliore verniciare dal basso verso l alto? Inoltre, non si dovrebbe lasciar asciugare un Po tra una passata e l altra per evitare un accumulo di colore che potrebbe sgocciolare lungo le pareti dell oggetto?
Nel video il tipo commette almeno una decina di errori, di questi 7-8 non sono determinanti per la buona riuscita del risultato finale. Del resto il mio non è un corso per carrozzieri e, quindi, per quanto interessanti (e ne parleremo) non ci perderei troppo tempo. La tecnica di verniciatura è sicuramente approssimativa, ma se ci immaginiamo con una bomboletta in mano non credo che faremmo molto meglio. Il punto è che col metodo Giddì si va oltre i problemi e si possono recuperare facilmente persino sporchini e colature, con la garanzia di un risultato accettabile e duraturo. Ciò è sempre vero per verniciature a pastello o a verniciature "subito lucide", un pò meno se occorre applicare il trasparente, per il quale serve un pò più di cura, ma garantisco comunque (con un minimo di accorgimenti) un risultato migliore di quello del video.
Venendo a quello che scrivi: non sappiamo che ugello abbia usato il ragazzo per l'applicazione del fondo o della vernice, nè come abbia regolato il ventaglio e nemmeno che tempi di essiccatura abbia aspettato tra una mano e l'altra, di certo non è bello vederlo saltellare di qua e di là con sventagliate alla cazzo. Ma lo stile e la mano si ottengono con l'esperienza e diamo per scontato che noi non l'abbiamo. Non credo esista una regola preferenziale per il verso della verniciatura (a parte casi di verniciature "a spot" o a sfumare (che però non sono alla nostra portata). A volte iniziare dall'alto o dal basso, da destra o da sinistra dipendono più dalla posizione del pezzo o dall'essere destri o mancini, invece più oculato sarebbe partire con una sventagliata leggera sulle parti concave o di più difficile accesso.
Invece ci hai preso sui "tempi". Questi sono fondamentali e differenziano le tecniche opportune per i vari casi. Bagnato su bagnato, appassimento e flash point sono concetti di cui parleremo più avanti e sono di fondamentale importanza per la buona riuscita di un lavoro, sia effettuato professionalmente, che no (ma con modalità praticamente opposte, eppure semplici).
Con due o tre trucchi vi assicuro un risultato eccellente, quando vorrete cimentarvi.
serpico
Io seguo il topic... stasera però guardo il video e ti dico cosa noto
Slowhand
Io al massimo posso commentare le inquadrature e i dialoghi... :hammer:
gdbuono
Tanto oggi non ho voglia di lavorare...
Aspettando che Serpico faccia le sue considerazioni sul video (sono proprio curioso) vi regalo qualche chicca mista a cenni storici e a tecnica metallurgica.
Sapete perché gli acciai di Toledo erano così rinomati nell'antichità?
Sapete perché alluminio e acciaio inossidabile non arrugginiscono e il ferro si?
La cocacola funziona contro la ruggine?
Per rispondere a queste domande occorre sapere cosa è il decapaggio e cosa è la passivazione.
Il decapaggio non è altro che l'asportazione chimica di uno strato superficiale di metallo con un acido.
Per togliere la ruggine se ne usano di molti tipi, vanno quasi tutti bene, più sono aggressivi e più funzionano, hanno però una grave controindicazione: il metallo pulito è soggetto ad ossidazione praticamente immediata. Vi siete fatti il culo per togliere la ruggine e non avete fatto altro che preparare il terreno ideale per altra ruggine e che cosa protegge dall'ossidazione? L'ossidazione stessa.
In alcuni materiali, come l'alluminio, il pezzo pulito e lucidato immediatamente inizia il processo di ossidazione, ma quello che si forma in superficie (c.d. allumina o ossido di alluminio) naturalmente si passivizza.
La passivazione è la formazione di una microscopica pellicola di ossido che protegge il pezzo sottostante dall'ulteriore aggressione dell'ossigeno, fermando di fatto la corrosione.
La stessa cosa, in misura più limitata, avviene per gli acciai inossidabili che in realtà sono leghe che contengono materiali come il cromo o il nichel che hanno una naturale capacità passivante, sconosciuta al ferro.
L'acciaio di Toledo, a parte il processo metallurgico di fusione, forgiatura, tempra, rinvenimento, deposito e affilatura, non era per niente un acciaio "puro", anzi doveva la sua straordinaria fama alle impurità, cioè ad una percentuale di nichel e di cromo non eliminate nei processi di estrazione dal minerale e che naturalmente si addensavano in superficie, favorendo la passivazione dell'arma che (scordatevi la lucentezza che hanno le spade al cinema) era normalmente opaca.
Simile alla passivazione, quanto a finalità, è il processo di brunitura (adesione superficiale di una pellicola protettiva) o la nichelatura o zincatura (effettuate però con elettrolisi).
Perciò se è (quasi) vero che acciai inox e alluminio non arrugginiscono, non è affatto vero che non si ossidano, anzi, è proprio il processo di ossidazione passivata che li protegge dall'ossidazione vaiolata.
Noi italiani, poi, siamo i soliti sboroni e abbiamo addirittura "inventato" una lega (il c.d. "acciaio monetario italiano" ) che usavamo per le 50 e le 100 lire e che avevano delle caratteristiche mai più raggiunte da nessun altro al mondo.
Veniamo però al nostro video...
Il nostro amico, probabilmente, avrà speso un sacco di soldi per effettuare un processo di decapaggio, senza però farlo seguire alla successiva passivazione.
Alcuni prodotti, per il vero, oltre che decapare hanno anche un inibitore di ossidazione (tipici i convertitori di ruggine per edilizia, le soluzioni all'acido fosforico o il ferox), ma rallentano solo il processo, certamente non lo bloccano.
Un simile prodotto (una soluzione di acido fosforico), ad esempio, si usa nel trattamento "tankerite" o simili, ma è fondamentale, dopo aver pulito e decapato con la soluzione acida, procedere quanto prima a passivazione o alla verniciatura (con l'apposita vernice interna).
I carrozzieri, ad esempio, almeno quelli che non conoscono i miei trucchi, quando lavorano la lamiera ed arrivano al ferro, dovrebbero essere lesti a passare il primer antiruggine, altrimenti questa, in breve, si riformerà e lavorerà sotto la vernice (a maggior ragione con le attuali vernici ad acqua o se ripassano più volte il pezzo con la carta abrasiva ad acqua).
Allo stesso modo se c'è ruggine passante (e non la si passivizza) deve essere tolta completamente, altrimenti... si riformerà in breve tempo, sicuro come la morte.
Tutto il lavoro di pulitura interno il tipo l'avrebbe fatto meglio, più economicamente e con risultati più duraturi, riempiendo il serbatoio di cocacola e non per sentito dire mitologico, ma per l'effetto dell'acido citrico in essa contenuto.
E veniamo al punto.
Noi non siamo professionisti, magari non abbiamo a disposizione prodotti costosi, ma non abbiamo fretta e il tempo possiamo utilizzarlo a nostro vantaggio, anziché lasciarlo lavorare contro di noi; basta sapere che per passivare l'acciaio si usa l'acido nitrico o quello citrico o il perossido di idrogeno (la comune acqua ossigenata).
Così, se dobbiamo verniciare un serbatoio e vediamo che dentro ci sono dei punti di ruggine, dopo averlo decapato con acido cloridrico (ma meglio l'acido fosforico che è anche un blando passivante) basterà buttarci dentro una soluzione di acido citrico (diciamo al 20%, cioè uno di quei contenitori a forma di limone che si trova al market ogni litro d'acqua) o un flaconcino di acqua ossigenata e sbattere.
Parimenti, se state riparando la carrozzeria e arrivate al "ferro" e non pensate di passare il primer (o fondo antiruggine) entro la giornata, basta che passate un batuffolo intriso di acqua ossigenata (o lo spicchio di un limone) per passivare il pezzo ed evitare che si incominci ad arrugginire. Il pezzo di lamiera, naturalmente, perderà di lucidità e tenderà ad imbrunire, ma è segno che il processo ha avuto successo.
serpico
Visto il video.
GD hai aspettative da me? Io sono bianco in verniciatura.
Dal video vedo che il tipo ha un casino di attrezzi che la maggior parte di noi comuni mortali non ha.
Vedo che non credo abbia tankerizzato l'interno.
Poi prima del lucido sapevo che bisognava grattare finemente la vernice con abrasiva finissima.
Il lucido sapevo che bisognava darlo a mani ampie e no a zigzag e corti.
Sapevo che bisognerebbe incrociare i versi delle passate sia di lucido che di vernice.
Poi che prima si fanno le zone difficili e poi le parti semplici ed ampie.
Poi anche che le cose si devono fissare bene per non farle cadere.
Riguardo alla ruggine non so nulla
Hilts
Premesso che a me il risultato non pare così terribile, credo di aver capito che il tizio in questione, dopo aver rimosso lo strato di ruggine ed aver scoperto il metallo "sano", ha sbagliato a lasciare il serbatoio non protetto e per di più all'aria aperta nel periodo in cui ha lasciato agire il prodotto antiruggine per l'interno del serbatoio (almeno 24h).
Però prima dell'applicazione del primer vero e proprio spruzza un "etch primer" (letteralmente primer mordenzante) che ipotizzo serva a preparare la superficie in modo che il primer aggrappi meglio al nudo metallo (immagino contenga una soluzione acida di un qualche tipo). Secondo me l'unico errore grossolano di cui sono in grado di accorgermi è che una volta che gli è caduto il serbatoio ed aver stuccato le bozzature, invece di ridare il mordenzante soprattutto sulle stuccature (ma anche sul resto della superficie, che ormai sarà intrisa delle impurità volatili formate dalla carteggiatura), spruzza direttamente il primer e va avanti col lavoro.
Per il resto come già detto il risultato non mi sembra male, anzi, a parte che sta decisamente troppo vicino al pezzo mentre vernicia ma quello può anche essere dovuto ad una mancanza di spazio...
gdbuono
serpico wroteVisto il video.
GD hai aspettative da me? Io sono bianco in verniciatura.
Dal video vedo che il tipo ha un casino di attrezzi che la maggior parte di noi comuni mortali non ha.
Vedo che non credo abbia tankerizzato l'interno.
Poi prima del lucido sapevo che bisognava grattare finemente la vernice con abrasiva finissima.
Il lucido sapevo che bisognava darlo a mani ampie e no a zigzag e corti.
Sapevo che bisognerebbe incrociare i versi delle passate sia di lucido che di vernice.
Poi che prima si fanno le zone difficili e poi le parti semplici ed ampie.
Poi anche che le cose si devono fissare bene per non farle cadere.
Riguardo alla ruggine non so nulla
Bravo!!! A parte incrociare i versi (che è una finezza che non conoscevo e che non mi pare di aver mai notato, ma che mi sembra ragionevole) hai colto in pieno diversi errori. Sulla "carteggiata" prima del lucido, in questo caso obbligatoria, scriverò diffusamente. Complimenti.
gdbuono
Hilts wrotePremesso che a me il risultato non pare così terribile, credo di aver capito che il tizio in questione, dopo aver rimosso lo strato di ruggine ed aver scoperto il metallo "sano", ha sbagliato a lasciare il serbatoio non protetto e per di più all'aria aperta nel periodo in cui ha lasciato agire il prodotto antiruggine per l'interno del serbatoio (almeno 24h).
Però prima dell'applicazione del primer vero e proprio spruzza un "etch primer" (letteralmente primer mordenzante) che ipotizzo serva a preparare la superficie in modo che il primer aggrappi meglio al nudo metallo (immagino contenga una soluzione acida di un qualche tipo). Secondo me l'unico errore grossolano di cui sono in grado di accorgermi è che una volta che gli è caduto il serbatoio ed aver stuccato le bozzature, invece di ridare il mordenzante soprattutto sulle stuccature (ma anche sul resto della superficie, che ormai sarà intrisa delle impurità volatili formate dalla carteggiatura), spruzza direttamente il primer e va avanti col lavoro.
Per il resto come già detto il risultato non mi sembra male, anzi, a parte che sta decisamente troppo vicino al pezzo mentre vernicia ma quello può anche essere dovuto ad una mancanza di spazio...
Ci hai preso anche tu, ma in parte.
Non so bene la traduzione, ma bisognerebbe distinguere tra Primer e Fondo (le fasi sono: primer, fondo, base e trasparente).
Sui bolli successivi alla caduta ha fatto bene a dare di fondo e non di primer, ma solo se per pareggiare a stucco non è arrivato al metallo. L'errore grosso dopo l'incidente è che ha passato la mano di base senza usare la "spia".
Diamo per scontato che prima di passare la base abbia pulito con panno antistatico e soluzione antisiliconica.
Anche di questo (e del trucco della "spia") parlerò.
gdbuono
Vedo che i professionisti latitano, ma i professionisti sono così... e sono tentato di parlar male della categoria dei carrozzieri, ma ho invece deciso di regalare qualche altra perla (vera, falsa, mah!?) ai pochi interessati.
Sempre riferendoci al video, nessuno ha notato a) lo spreco di nastro carta per schermare? o b) che abbia proceduto a tutti i cicli di lavorazione senza otturare i fori filettati delle placche del marchio? o che c) abbia usato lo sverniciatore chimico dopo aver sabbiato? o che d) non abbia nemmeno provato a sollevare il "bollo", limitandosi a riempirlo di stucco? o che e) tenga la sabbiatrice, con la vasca di raccolta, a meno di un metro dal pezzo da verniciare? o che f) non abbia usato diagonali e bisettrici per posizionare gli stencil?
a) Il nastro carta, come tutti gli adesivi, andrebbero usati con parsimonia, tendendo comunque a lasciare microresidui che, se non tolti con grande perizia ed apposito detergente antisiliconico, potrebbero compromettere il lavoro finale. Esistono schermatori professionali (tipo i nastrini azzurri della 3m) anche nella misura di 2 o 3 mm che sono eccezionali e si usano per i profili, i disegni (fiamme, o altro che suggerisce la fantasia) o anche solo per effettuare verniciature a settori o bicolori o strisce, ma anche nel loro caso va effettuata accurata pulizia con antisiliconico/antistatico.
b) Il fatto che non abbia tappato i fori filettati è da scapaccioni. In casi del genere si mettono delle viti che vanno rimosse subito dopo aver effettuato ogni ciclo di lavorazione (appena si è "fuori polvere") e poi eventualmente rimesse.
c) Usare lo sverniciatore chimico dopo la sabbiatrice è un insulto a chi, per risparmiare, non adopera nè l'uno nè l'altro, ma solo olio di gomito e strumenti di risulta. Il più efficace, all'uopo, è una spazzola di rame o, per i punti difficili, la punta appena spellata di un cavo elettrico.
In ogni caso per spessori sottili (e quel serbatoio in alcuni punti era corroso sino al trafilaggio) la sabbiatrice è meglio non usarla, al più usarla con bicarbonato, ma il gioco non vale la candela. Se proprio proprio, però, va usata dopo lo sverniciatore chimico, non certo prima!!!
d) Veniamo alla ripresa delle ammaccature. Mi ha fatto male il cuore vedere che quel bollo non ha nemmeno cercato di recuperarlo. In carrozzeria, alla peggio, si usano i martelletti a tirare e lo spotter (e il ragazzo aveva comunque un saldatore a filo e una levigatrice a nastro sottile, che sono pure meglio), ma esistono i sistemi toglibollo per grandine (che costano pochi euro e si usano con piccole ventose e colla a caldo), per non parlare dell'inventiva e delle antiche tecniche di leva. Dato il punto, in linea col foro serbatoio, con una leva ritorta si poteva spingerlo in fuori, meglio dopo aver riscaldato con un normale cannello a gas, e poi ridargli la forma. Non è necessario avere tassi, martelletti, battilastra, bulini con la testa in gomma, bastano i normali strumenti di risulta e un pò di inventiva. Ciò detto, adesso che i carrozzieri lavorano in convenzione con le compagnie e devono risparmiare su tutto, ho visto pareggiare a stucco anche dei crateri di 20x20, ma non è un lavoro fatto bene: il bravo carrozziere usa poco stucco! Lo stucco può ripristinare la funzione estetica, ma ha caratteristiche di assorbimento, dilatazione ed elasticità diversa dal metallo intorno e costituisce un elemento distonico nel processo di verniciatura. Non dimentichiamo poi che il "bollo" è in un serbatoio e dentro il serbatoio si possono generare onde di pressione che andranno a spingere proprio sul punto concavo rappresentato dal "bollo", già soggetto alle forse elastiche di contrasto alla deformazione subita... In parole povere, lasciando la moto sotto il sole, non mi stupirei che quello stucco si sollevasse mandando a ramengo tutto il lavoro.
e) Col metodo giddì potete verniciare pure al cesso (anzi ve lo consiglio), ma vedere un tipo con tuta, maschera filtrata, 4 pistole (di cui almeno 2 HVLP di ottima fattura), filtrini per pistola, imbuti per microparticelle e roba del genere, che poi vernicia in un ambiente così sporco e pieno di polveri (cosa pensate che alzi la sabbiatrice?) è veramente comico.
f) Il posizionamento degli adesivi, se vediamo con occhio critico, è fatto ad occhio. Quando si posizionano degli elementi su facce simmetriche (che poi perfettamente simmetriche non sono quasi mai), la cosa più semplice ed intuitiva è tirare la mediana sul pezzo e due bisettrici ad incrociare i punti di attacco, dello stencil, in questo caso. Anche su come si posizionano gli adesivi o le decal, ci sarebbe da dire, ma in genere è buona norma spellare un angolo e togliere la carta olio dopo aver fissato un intero lato (potendo sempre riposizionare se non siete stati precisi) e tenendo un phon vicino per pareggiare eventuali grinze.
Per oggi basta così, ma questa è tutta fuffa, le cose utili per noi hobbisti squattrinati arriveranno tra un pò.
Pezio
Avendo gia pasticciato con la verniciatura con deludenti risultati, attendo impaziente il "metodo Giddì" 😃
Cornadure
Dai noi in Terronia si suole dire:
"Tu non sei amico, sei un carrozziere!"
Nel senso che la maggior parte dei carrozzieri finge di essere tuo amico per poi farti il culo a cappello di padrino.
gdbuono
Cornadure wroteDai noi in Terronia si suole dire:
"Tu non sei amico, sei un carrozziere!"
Nel senso che la maggior parte dei carrozzieri finge di essere tuo amico per poi farti il culo a cappello di padrino.
Vero, vero, vero!!!! Ma sai che ci stavo pensando? Poi mi è sembrato troppo offensivo da scrivere. Poi credo si dica solo in Sicilia, a Como l'ho sentito dire per i doganieri e a Bologna per gli avvocati!
Hai presente Andrea? Con cui ti sono venuto a trovare a Palermo??? Ecco... lui è carrozziere. Non sai le risate che ci siamo fatti sui sette strati di trasparente che ti ha detto di aver messo il TUO AMICO carrozziere! ahahahahahahhaah
Hilts
D'accordissimo sulla cappellata dello sverniciatore dopo la sabbiatrice (è così ovvio che io non l'avevo notato)... ma per il resto mi sembri un pò troppo severo, contando che il sollevamento dei bolli è un'arte riservata a pochi mentre stuccare decentemente è molto più facile... Il tipo del video lo vedo più come un ottimo dilettante più che un pessimo professionista!
gdbuono
Hilts wroteD'accordissimo sulla cappellata dello sverniciatore dopo la sabbiatrice (è così ovvio che io non l'avevo notato)... ma per il resto mi sembri un pò troppo severo, contando che il sollevamento dei bolli è un'arte riservata a pochi mentre stuccare decentemente è molto più facile... Il tipo del video lo vedo più come un ottimo dilettante più che un pessimo professionista!
Ovvio, è solo per fare un pò di scena. Come dilettante appassionato sarebbe da 10, ma mi sta sul cazzo (e mi fa anche un pò invidia) tutta quella roba sprecata.
E comunque le critiche vere devo ancora farle. Poi avevo detto da subito che la maggior parte degli errori erano piccolezze e non determinanti per il risultato, mentre una (quella notata da Serpico) si. Il che fa capire che puoi avere tutta la strumentazione che vuoi, ma se non hai le nozioni di base, non ci arrivi uguale. Del resto quel serbatoio lo vernicia meglio il mio amico carrozziere a bomboletta nel mio garage che io con la sua attrezzatura nel forno della carrozzeria.