Salve a tutti,
volevo condividere con voi il ricordo della visita allo stabilimento Royal Enfield di Chennai, durante il, lontano, Natale del 2010.
A suo tempo scrissi un piccolo articolo, che qui riporto con tanto di immagini.
Spero di farvi cosa gradita.
Quest'anno, per me, regalo di Natale con i fiocchi. Una meritata e istruttiva visita alla Royal Enfield, dove nascono le motociclette per antonomasia; almeno in India. Il 25 Dicembre più motociclistico della mia vita.
A parte la concomitanza della festività più sentita in occidente, è un momento che aspetto di vivere da tempo. Vedere, da vicino, come vengono costruite queste storiche motociclette.
La Royal Enfield, nasce nel 1891 ad Enfield Middlesex, come fornitrice di armamenti, cannoni e fucili, per l'esercito di sua maestà britannica. Inizia a produrre bicicli dotati di motore endotermico, 204cc, nel 1909. Nel 1949 dopo il secondo conflitto mondiale viene lanciata in india la bullet 350, grazie alla commessa vinta dalla Madras Motors per fornire l'esercito indiano.
In questo periodo a Madras arrivano le parti da assemblare, poi solo i motori in quanto i telai vengono prodotti in loco. In seguito alle pressioni del governo indiano, che reclama una maggiore autonomia produttiva per i mezzi da fornire alle proprie forze armate, nel 1955 viene costruito un nuovo stabilimento, e l'anno seguente inizia la produzione di motociclette.
Nel 1970 Enfield India diventa una company a tutti gli effetti, staccandosi definitivamente dalla casa madre inglese. Da allora, poco o nulla cambia nei modi, nei tempi e nella filosofia costruttiva del marchio.
La factory consta di tre distinte aree, dove vengono impiegati circa 1300 addetti; la fonderia, dove vedono la luce carter, manovellismi e gruppi termici, l'assemblaggio, su due distinte linee, e il reparto di verniciatura, che ingloba anche le vasche elettrolitiche per la cromatura.
Telai e carrozzerie sono invece prodotti da aziende esterne. Tutto viene assemblato, tra incensi e immagini di Ganesh, rigorosamente a mano; dal motore, per il quale servono circa 15 minuti partendo dai due semicarter vuoti, al montaggio di sovrastrutture, impianto elettrico, ecc.
Bastano invece solo 5 minuti ai maestri e fratelli pinstriper Jay e Kishore Kumar per decorare con filetti dorati un serbatoio, un parafango o una fiancatina; un velocità e una perizia che lasciano a bocca aperta.
Occorre circa un'ora alle maestranze Enfield per terminare il ciclo, portare la moto finita sui rulli di prova e da qui al piccolo test track, all'interno dell'impianto, dove ogni motocicletta viene testata prima di lasciare la fabbrica.
La produzione annuale, che prevede a giorni alterni l'assemblaggio dei modelli da 350cc, commercializzati solo in India, e 500, arriva a contare circa 60.000 motociclette. Di queste, il 15% viene esportato in Nord e Sud America, Europa, Giappone e Australia, mentre il resto viene assorbito dal mercato interno.
Anche l'India, inevitabilmente, si sta adeguando alle sempre più severe norme anti inquinamento, tanto che solo i motori da 350 cc. conservano il carburatore, mentre le sorelle maggiori Classic ed Electra adottano una più attuale iniezione; ma seppure con il trucco rifatto restano delle signore dal fascino senza tempo.