Motercode
Prima di tutto , escussa temi per il post tropo lungo ma e un tema che sempre mi a interessato.(se e tropo pesante legge il primo paragrafo e il ultimo , la idea ci capisse)
Tecnicamente, ahi un metodo ottimo per oggi tipo de moto e oggi superficie, e quello che ti permette andare lo piu veloce possibile (per le tue condizione psicofisiche) senza cadere e "mantenendo il margine di sicurezza". il meglio esempio di questo ci sono la carriera Dakar e le moto GP, che riducono il margine di sicurezza al minimo.
adesso posiamo esplicare questi principi:
-metodo ottimo : e lo che noi conosciamo come guidare la moto propriamente, como attaccarci, o usare il gas nella curva, controsterzo, piega.......
-tipo de moto : il metodo ottimo non e il stesso per oggi moto, qua si meti il discorso de le posizione dell staffe, delle tipo di sospensione, dimensione de il manubrio, posizione della sella, tutto questo fa che non esista un metodo ottimo per tutte le moto.Solo tra la Continental e la Classic , si nota la differenza.
-superficie : non e lo stesso guidare nelle dune che nel nero asfalto , di questo cormadure lo puo spiegare meglio di me. ne anche con la stesa moto li stesso piloto usa il stesso metodo ottimo, il piloto cambia la sua forma di pilotaggio secondo le superficie.
-condizione psicofisiche : questo e una cosa che in le 13 anni pilotando nel esercito, 8 ani da collaudatore e 9 di piloto istruttore era dificile di fare capire al resto dei pilota e anche di tanto io mi costa realizzarmi. TU NON SEI TU SEMPRE , lo so , pero e cosi, si anno fatto delle prove specifiche ai piloti militari americani, che dimostrano senza dubbio differenze da piu di 30 % di capacita dipendendo delle condizione psicofisiche in quello momento, e stiamo parlando di pilota professionali allenati, quindi per uno di noi e anche di pui. quindi se tu guidi al 90% delle tue capacita , non ti pensi che puo fare sempre le stesse cose, oggi quelle 90% e piu veloce , e domani ti fa cadere.
-margine di sicurezza : prima di stabilire il margine di sicurezza bisogna sapere fino a dove tu puo arrivare con le tue moto , quindi di qua e PER ME il verdadero allenamento di un PILOTA, studiare la meccanica della tua moto per sfruttare al massimo le sue capacita (rpm max torque per esempio), praticare le guida in posti sicuro in diverse superficie, reflexionar su le tue condizione , essere critico con le tue errore minimo, cosi sei puo uno realizzare se e un errore dovuto al staccamento, cosi e con la pratica si arriba a capire il tuo limite, e dopo oggi uno decide che % di questo limite e disposto a assumere.
Adesso mi permetto raccontare una storia personale, circa 2005 state, io era alla mia base "torrejon de Ardoz" come capo di un CL-215T aspetando alle fuoco nella zona centro di spagna. alla mattina mi dici il coronello di andare per uni quanti giorni a Franca per aiuto delle "pelicano" francese per incendio nelli NW di Saint Tropez.
La mia crew era un meccanico esperto como meccanico ma quelle era il suo , e dopo a diventato l'ultimo, ano come meccanico di volo. Nel posto di secondo pilota un ragazzo bravissimo , non so se ho visto a nessuno con meglio condizione di capacita di maneggio delle aereo , ma con una nulla capacita di autocontrollo e di queste altre cose che o descritto prima, per questo non era comandante di areroplano , per che io li aveva vietato il promozione.
Il discorso e che sempre nelle 3 anni di allenamento che portava con queste ragazzo io cercava di farle capire la importanza delle condizione proprie che cambiavano di un giorno a altro, o delle condizione delle distinte crew, meteo , etc...
Mentre lavoravamo in quelle dantesco incendio io o presso tante decisione diverse, un giorno da mattina caricavamo acqua nella stessa baia di saint tropez , con vento da un lato e mare forte, e alla sera andavamo a un lago 15 min piu lungo di tempo .
Quelle due giorni ho avuto di adattare tutto in oggi carica di acqua, delle 10 aereo lavorando , siamo stati il che piu cariche di acqua a fatto e il che a riuscito a lavorare piu di tempo , meritando una menzione delle stessi piloti francese. In realtà piu della meta dil tempo il maneggio lo faceva queste ragazzo.
Dopo a Spagna queste ragazzo e il meccanico mi anno fatto una denuncia , dicendo che aveva rischiato e non seguito la legalità, e durante 1 messe sono statti sotto indagine , alla fine nessuna punizione e si anno fatto nuova procedura di tutta questa esperienza.
In riepilogo, se tu vuole essere un buon piloto (essere capace de andare veloce senza cadere e consapevole delle % di rischio che assume) , ahi di studiare la moto, le sue performance, praticare e imparare le diversi superficie, conoscere le diverse tecniche di guida e dove servono, conoscere il intorno (ante tutto il mobile , le altri machine) , e conoscerti a te stesso come guidatore, le tue corpo, le tue velocità di movimento , le capacita di risposta,
Per fare tutto questo e diventare un buon pilota, lo puo fare tu da solo sempre essendo critico con te stesso e registrando tuoi movimenti , anche registrando tempi, angolo di piega , etc. o ti puo fidare di un altro e andare a un corso . La esperienza non e fare tropismi KM e ore sulla sella, e dopo pensare su le cose che ahi fatto e assaggiare nuove strategie nel prossimo giro.
Canemitzo
Mai guidato potenze elevate.
Non mi mancano.
La prima volta che mi prestarono un XT 600, impennavo in piedi su uno sterrato sconnesso. Con le 125 da sparo anni 80/90 volavo in sorpasso tra un tornante e l'altro in un tripudio di pedaline a terra. Con i vari motorini e vesponi ero più su una ruota che su due (eh, l'ho detto più volte, ero un ragazzo di strada).
Andavo forte, su due e quattro ruote.
Sono caduto diverse volte, mai rotto niente e la più tosta é stata con una Aprilia Tuareg Rally, ma ero sbronzo marcio ed il proprietario buttato su un divano, molto più di me.
Tutta esperienza che per portare la paciosissima Bullet, mi avanza.
Tutte 'ste robe sulla guida sicura, mi annoiano a morte.