filippo150
Gentlemen,
i vecchi piloti consigliavano, in curva, di premere con forza la pedalina esterna, mentre si porta il peso dal lato interno della curva e di tenere premuto per tutta la durata della traiettoria. So che è una tecnica non più in uso con le moto moderne. Ho provato ad adottare questo accorgimento con la Enfield e ho l'impressione di trarne grande vantaggio: la traiettoria è più precisa e il finale di curva più naturale. Ora, non capisco se sia una mia impressione oppure il vantaggio è davvero significativo. Voi ne sapete qualcosa? Adottate questa tecnica? Poi, anche ragionandoci, non ne capisco la dinamica. Eppure pare funzionare. Boh.
caricabasso
Ci provo.
A me viene bene premendo con la punta del piede ed il tacco sopra al bilanciere in curva a sinistra.
Slowhand
Non so, non è la prima volta che lo sento dire ma non ho mai provato, almeno consapevolmente.
Ricorda un po' il primo step di quella tecnica che prevede di portarsi col bacino "fuori" dalla sella, verso l'interno della curva, evitando così di piegare la moto. Però in qual caso si usa la distribuzione dei pesi, spostando il baricentro, per contrastare la forza centrifuga.
Io non ci ho mai fatto caso, sarà che piegare mi viene così naturale... :smoke:
Neophytus
In effetti è quel che mi hanno insegnato al corso di "guida sicura" che ho fatto l'anno scorso. E' la "guida disassata" che limita la piega in curva, come dice il Bardo Pieghevole 🙂, e consente un maggior contollo della moto perché presuppone lo spostamento del busto sull'avantreno. In pratica, non lavori di controsterzo, ma di sedere. Solo che se sei alto uno e ottanta, la posizione di guida risulta scomoda, almeno sulle nostre piccoline. Io in genere mi diverto a "disassarmi" quando percorro una rotonda...
filippo150
Neophitus, mi pare un po' diverso rispetto alla guida disassata. La tecnica che propongono prevede di premere la pedalina esterna e, nel frattempo, spostare il corpo normalmente verso l'interno della curva. La piega non è meno accentuata, agendo così. Il corpo si spalma verso il terreno, nel frattempo il piede opposto preme con forza. La guida disassata mi pare che si adoperi in curve a basse velocità. Almeno così mi pare di aver capito.
Neophytus
Mah... la guida disassata è una tecnica che ti insegnano a usare sempre, tranne che sui tornanti. La moto mantiene maggior aderenza perché utilizza tutta la superficie del battistrada e a te sembra di cascare per terra 🙂 Io la uso alle basse velocità perché un po' sono alto e un po' sono un somaro...
Qui ci vuole un esperto in pieghe. Verzo!!! Batti un colpo 🙂
Canemitzo
A me questa cosa che il corpo si spalma verso il terreno fa un pó paura... :rolleyes:
filippo150
Ok, Neophitius, ho capito di non aver capito. Mi spremo un po' le meningi per capire la guida disassata. Nel frattempo propongo di provare, mentre eseguite una curva normalmente, a premere col piede esterno e vedere che succede. (Senza spalmarsi sul terreno :eeek:)
Nuwanda
magari cercate una curva a sinistra, senza guard rail e un bel prato ad accogliervi nel caso 😃
Neophytus
Filippo, forse parliamo di cose diverse. E io non sono un esperto, eh 🙂
Comunque, quando guidi disassato, il piede esterno tende a spingere naturalmente sulla pedalina mentre tendi il braccio corrispondente e chiudi l'altro.
Verzo, dove sei? Dacci lumi! 😉
Gigi
Il segreto è spingere su entrambe le pedane quasi fino a sollevarsi dalla sella e in curva sporgersi all'interno tenendo le spalle parallele al manubrio (il ginocchio può anche stare chiuso), controllando inserimento ed angolo di piega spingendo il manubrio interno. lo spingere sulle pedane abbassa il baricentro e aiuta ad ammortizzare eventuali asperità, si guadagna parecchio in stabilità. lo sporgersi ad interno curva permette di percorrere la stessa curva ad un angolo di piega minore, a parità di velocità, guidando quindi più in sicurezza vista la maggior porzione di battistrada a contatto con l'asfalt. paradossalmente quando mi capita di guidare sulla neve (non spesso per fortuna) io faccio le curve con la moto quasi completamente dritta, ma con il corpo tutto buttato in fuori, per avere la massima aderenza (si, sarà anche una posizione da pagliacci ma fa la differenza tra sbattere il muso dopo pochi metri o avere qualche chance in più di non farsi male). la cosa vale anche per situazioni meno estreme, su fondi comunque scivolosi (strada con le foglie, ghiacciata, sporca ecc.).
io mi sono trovato molto bene frequentando il gsss tre anni fa (il corso classic, quando avevo una naked e mi piaceva andare sprintosetto), un corso di guida sicura (per tutti i livelli, durata di tre giorni) su strada aperta al traffico, in particolare si fanno i maggiori passi toscani. qua il sito:
http://www.gsss.it/corsi-gsss/
lupo
Con il massimo rispetto ma stiamo parlando di guidare una royal enfield?
no perchè puoi spingere quando vuoi ma il telaio è quello, l'avantreno non ne parliamo, le sospensioni pure e i cavalli so pochini...insomma tutto quello che da carattere alle nostre moto e che le rende facili e divertenti proprio perchè te ne puoi fregare di fare alcune cose...
parere mio per carità.
Neophytus
lupo wroteCon il massimo rispetto ma stiamo parlando di guidare una royal enfield?
no perchè puoi spingere quando vuoi ma il telaio è quello, l'avantreno non ne parliamo, le sospensioni pure e i cavalli so pochini...insomma tutto quello che da carattere alle nostre moto e che le rende facili e divertenti proprio perchè te ne puoi fregare di fare alcune cose...
parere mio per carità.
Caro Lupo, parere rispettabile come tutti quelli che si esprimono qui e che io, nel caso specifico, condivido appieno. Ma che siano poi così limitate... Ti racconto brevemente. L'istruttore del corso di guida sicura che frequentai l'anno scorso e che mi insegnò la tecnica della guida disassata (lui cavalcava uno di quei mostri di oggi), a un certo punto mi chiese di fargli provare la mia Bullet. Ci trovavamo ai piedi del Rolle e partì per farsi un giretto in piano. Dopo una decina di minuti fu di ritorno, smontò e mi disse con aria abbastanza compiaciuta: "è leggera leggera, piega bene e vibra soltanto un po' in curva. A cento all'ora..." 😉
filippo150
Capisco la proposta di Lupo, guidare senza troppi pensieri, d'altro canto proprio con le moto vecchio stile, o d'epoca, la tecnica di guida diventa importante per divertirsi di più. Col giusto uso del corpo si supplisce in parte ai limiti del telaio. A ogni modo, è solo curiosità. Ripeto, se volete, di provare a spingere in curva sulla pedalina esterna. A me pare che vada meglio. Tentar non nuoce. 🙂
lupo
A me piace la possibilità di gestire quei pochi cavalli in maniera anche ignorante...la grande pennellata in curva non è nel dna delle nostre moto...poi per carità che sia necessario saper affrontare le curve nel modo corretto e quant'altro ci sta tutto nell'andare in moto.
Anzi se la mettiamo così non posso non essere d'accordo, chi si diverte a fare l'ignorante deve sapere cosa non fa.
Ma mi sembrava una disquisizione tecnica piuttosto raffinata per una moto come la nostra tutto qui.
La soddisfazione di fare bene una curva ce l'hanno tutti i motociclisti, ma se invece mi parlate di ricercare il piacere di una certa guida con le nostre bambine....non so.
ps: l'istruttore è stato un signore.
sempre parere mio
Canemitzo
Mah, teniamo presente che sono sempre mezzi che viaggiano a 120, 130 kmh. Teniamo presente che sono sempre 180 kg più l'uomo sopra. Ce n'é abbastanza per giocare al giovane pilota. D'altra parte, quand'ero ragazzino, anche con il Si Piaggio serviva una certa tecnica per andare forte scendendo a palla dai tornanti di Villasimius...
Nuwanda
E consigli/life cheats in generale?
Della serie "come frenare sul bagnato" oppure "come affrontare le discese dalle mulattiere" o anche "in caso di vento forte" ecc...anche roba molto piu' semplice...tipo "posizione di guida per evitare mal di schiena" o altri affini...pure per i posteri e neofiti della enfield.
Io mi sono accorto ad esempio che sulle lunghe percorrenze, se sposto le chiappe indietro sulla sella e carico piu' il peso sulle braccia non arrivo incriccato a destinazione.
filippo150
L'importante è che il raggio di curva coincida con la tangente dell'avambraccio quando il bacino ruota dello stesso numero di gradi verso il punto di corda. Vabbè, sto a scherzà, sto a scherzà. 🙂
caricabasso
Nuwanda wroteE consigli/life cheats in generale?
Della serie "come frenare sul bagnato" oppure "come affrontare le discese dalle mulattiere" o anche "in caso di vento forte" ecc...anche roba molto piu' semplice...tipo "posizione di guida per evitare mal di schiena" o altri affini...pure per i posteri e neofiti della enfield.
Io mi sono accorto ad esempio che sulle lunghe percorrenze, se sposto le chiappe indietro sulla sella e carico piu' il peso sulle braccia non arrivo incriccato a destinazione.
Durante le lunghe percorrenze,per me 400-450 km al giorno, cambio leggermente posizione sulla sella, un pò avanti,un pò indietro,lateralmente, vedo che riposa.
Quanso sono più stanco rallento a 70 di tachimetro e riposo braccia e busto.
Gigi
mi sembrava si parlasse di tecnica di guida e ho portato la mia esperienza (da non pilota, preciso), se la mettiamo sul "cosa vai a spingere e tirare con moto come le enfield" allora togliamo pure il topic e ognuno guidi come ha sempre fatto, chi più e chi meno alla cazzo di cane.. a me ogni tanto piace guidare un po' più sprintosetto anche con la mia (massimo rispetto per i limiti della moto), un minimo di tecnica di guida serve proprio a sopperire alle carenze di sospensioni e telaio.