Sabato scorso siamo riusciti a compiere il giro in questione. La giornata è stata ottima: soleggiata e non eccessivamente calda. Si presentano all'appello Lollo58, l'organizzatore, Ale-Bello, Royal_Lele e Scalco con un amico. In totale, una Bullet, Kawasaki Versys e ben quattro GT: due rosse, una nera e una gialla! 😃
Partenza da Sarche un poco posticipata rispetto il programma, ma senza danno. Si incomincia a salire subito, affrontando i bei tornanti che dalla valle del Sarca salgono verso Ponte Arche e le valli Rendena e Giudicarie. Percorriamo una piacevole strada panoramica che scorre subito al di sopra della nazionale, oltrepassando il paese di Stenico con il suo castello e inoltrandoci nel parco Adamello-Brenta. Tra mille curve a picco sulla valle sottostante. Quindi si rientra nella strada ordinaria per puntare su Pinzolo, dove ci si gode una piccola sosta culturale presso la chiesetta di San Vigilio, celebre per i suoi del XVI sec, raffiguranti una Danza macabra:
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Rimontati in sella, si va alla volta di Madonna di Campiglio. A mano a mano che ci si avvicina, alla nostra destra lo sguardo si apre sulla meravigliosa immagine da cartolina delle dolomiti, svettanti fino ai 3000 e più metri della cima Tosa (3173, essere precisi), dove il Canalone del Brenta aperto come un abbraccio ci inviterebbe a lasciare le moto e improvvisarci rocciatori (certo, se solo avessimo dove lasciare giacche e guanti e casco...).
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Dopo la sosta panoramica, andiamo a goderci qualcosa di fresco in Madonna di Campiglio e dopo aver visto la cima 'tosa', incontriamo un'altra 'tòsa', istruttrice di sci amica di Scalco, che ci fa compagnia al bar. Al bar sorge una disputa dolomitica, interrogandoci se sia più alto il monte Pelmo o la Tosa... data la vittoria della cima trentina, Scalco si propone di livellarne la cima facendo burn-out con la GT, così da rimuovere i cinque metri di troppo!
Riprendiamo il giro superando rapidamente il passo di Campo Carlo Magno (1681m) e scivoliamo nella Val di Sole. Pranzo presso Folgarida, all'imbocco degli impianti di risalita.
Pappardelle al cervo (per mezzo delle quali Lollo si vendica dei simpatici ungulati che gli rovinano le campagne 😉), polenta, rostì di patate, stinco al Teroldego. Il tutto annaffiato da un buon vino Schiava della cantina di Cembra.
Dopo pranzo Scalco e Benjamin ci lasciano, dovendo tornare a Feltre per degli impegni. Il restante gruppo riprende la gita, percorrendo le valli di Sole e di Non. Royal_Lele ci conduce alla scoperta dell'altopiano della Predaia, tra tornanti circondati da meleti e stradelle boschive, fino a raggiungere Castel Bragher, suggestivo castello ancor oggi abitato da un nobile dell'antica aristocrazia tirolese.
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Per concludere il giro, riattraversiamo la valle, ci godiamo ancora curve e tornanti verso Spormaggiore e infine giungiamo al Lago di Molveno. Da lì, si contempla il gruppo del Brenta da una posizione opposta rispetto a Madonna di Campiglio.
Nonostante il timore di pioggia per alcune brutte nuvolaglie, trascorriamo indenni e senza pioggia una mezz'oretta e tra una chiacchiera e una bibita ci godiamo il fresco.
Si torna verso Sarche scivolando tra i tornanti del Banale, dove il buon Lollo lascia che i GTisti vadano avanti e si sentano molto 'racing' coi loro manubri bassi e scarichi aperti. Quindi ritorno alla base.
Ultima sosta presso la Cantina Toblino di Sarche, per un brindisi di saluto!
In totale, 180 km di giro. Una bella giornata, come sempre in compagnia dei Royals!