Un piccolissimo contributo personale per onorare l'iniziativa (se OT e/o superfluo, carta bianca per gli amministratori 😉 ).
Da profondo italofilo, quanto ad itinerari, ho approfittato l'anno scorso di una deviazione dedicata presso il campo di Fossoli (...perchè nel Modenese non esiste solo Maranello... 😉 ). Accennavo il discorso con Neo sabato scorso, ma mi premeva condividere la mia testimonianza con Voi.
La scelta di Fossoli, pertanto. Questo perchè in zona durante il nostro passaggio, e perchè nel nostro Paese non esiste solo la "Risiera" (che comunque, dopo il settembre 43, rientrava amministrativamente nei territori inglobati direttamente dalla Germania e quindi ufficialmente non più nel nostro Paese - potrebbe ribattere qualcuno, "in Italia, no!!" - ). Ovvio, per finalità e dimensioni questo non era un campo di sterminio ma più di mero concentramento (ma, riassumendo e semplificando, non m'ha condizionato più di tanto la discriminante. Anzi, con un ragionamento volutamente estremista ed al limite della provocazione, fatte le debitissime proporzioni, se uno è stato un "buffetto" e gli altri un "calcio nelle gonadi" non per questo m'interessava fare un'ideale classifica - o ridimensionamento - del Male. Se il Male è tale, lo è tale a prescindere - e non "più" o "meno" - .
Ultimo ma non ultimo, Fossoli offre potenzialmente argomenti di discussione non tanto rivolgendosi ai negazionisti (sic), ma a qualunque corrente di pensiero legata al fenomeno. Nel corso della sua storia ha subito una innumerevole serie di trasformazioni d'uso e finalità: raccolta prigionieri Alleati nelle prime fasi di guerra, concentramento e smistamento (Levi passò di qui); raccolta forza lavoro coatta per la Germania; e ancora, centro di prigionia per collaborazionisti e repubblichini; raccolta profughi e rientranti dai lager e dalla prigionia straniera; centro per profughi ed orfani nel Dopoguerra, con la comunità di Nomadelfia; centro per esuli Giuliani. Sfaccettature ampie, per un universo a tutto tondo. Per assurdo anche con qualche spiraglio di luce, nell'universo di ombre cupe.
Volevo quindi conoscere, visitare, capire, rendere omaggio.
Volevo, appunto. non ci sono riuscito.
Fossoli, d'estate, è chiuso.
Ora, capisco ed accetto ogni limitazione e motivazione tecnico-pratica in merito (magari impossibilità per volontari, costi, gestione, disponibilità.....). Per assurdo mi passò anche in mente la battuta amara e tagliente che nell'immaginario post "Schindlerlistiano" l'iconografia "con la neve" è diventato stereotipo per luoghi simili.
Ma seppur con le migliori intenzioni, il tutto s'è concluso con un mesto e malinconico attendere oltre i cancelli chiusi e deserti.
Morale della favola: mai dare nulla per scontato, mai.
Anche perchè spesso la memoria può diventare sfocata e, per assurdo, flebile, "smemorata". O andare in vacanza.
Chi può cogliere l'occasione prospettata in questo viaggio, la colga.
Un plauso ad ideatori e partecipanti all'iniziativa. La Memoria va coltivata e rafforzata.
Seguiamo.
:clap: