gearbox wroteSalve a tutti
Vado per mare da quando ho 19 anni, primo imbarco subito dopo il diploma e poi via per poco meno di sette mesi. La nave è partita dal pontile del carbone di Vado Ligure, che ora non esiste più in quanto fagocitato dalla piattaforma per il terminal della Maersk. La nave fa rotta per gli USA, dove in 24 riceve 50mila tonnellate di soia. Quindi si riparte per Santos (Brasile) dove lo stesso carico è sbarcato in 28 giorni. C'è il carnevale e si approfitta della lunga sosta per fare amicizia con le brasiliane. Da Santos si va a Sepetiba, sempre in Brasile. E' un pontile in mezzo al mare dove si carica minerale di ferro prelavorato, destinazione Port Muhamad Bim Kasim in Pakistan. A velocità economica ci vogliono 42 giorni. Arriviamo con la nave che sembra nuova, dato che il viaggio lungo e tranquillo ha permesso di fare parecchia manutenzione. In Pakistan il Comandante mi assegna quale accompagnatore ed interprete per un marinaio che va a visita medica. La brasiliana gli ha lasciato un ricordino resistente agli antibiotici....... Il taxi è una vecchia mercedes, color sabbia, con i fari verticali. E' già occupato, gabbie di galline sul tetto e dentro una signora che prende 2 posti del divano. La strada è dritta, arriva da un orizzonte e va verso un'altro orizzonte. Ci avviamo, i rumori metallici del motore non sono molto rassicuranti. Dopo qualche ora arriviamo a Karachi, lo studio del medico è stile inglese ed il dottore parla un'ottimo inglese. Mega pillola e problema risolto. Nuova destinazione, Richard's Bay in Sud Africa. Li ricevo una notizia: trasbordo su un'altra nave della compagnia. D'accordo, attraversiamo un'altra volta l'Atlantico con destinazione Norfolk. A Norfolk sbarco, aereo fino a New York, poi Roma ed infine Genova.
P.s.: pagine tradotte 140, rimaste 80
Buona strada
Voglio anch'io una brasiliana da pillolone!!!
Grazie Gear, dovremmo fare una discussione solo per i racconti!