maxiii wrotePer come la vedo io, le foto di domani sono quelle che preferisco 🙂
Grazie Fede.
Si Canem, certo
Ok
uhmm, Neo, quante foto pensi che si debba raccogliere?
Per struttura cosa intendi, in particolare?
Se fosse tecnicamente possibile, trasformerei in un libro questo thread, per farlo diventare un libro infinito 😉
... visto che tocca darsi una regolata (mannaggia!) dobbiamo pensare a due-tre possibili versioni del libro, con quantità variabili di foto, direi da 30 a 60, sulle quali chiedere un preventivo e calcolare le nostre disponibilità economiche (poi, come spesso succede, opteremo per la soluzione intermedia...).
Per struttura intendo un percorso visivo, o più percorsi, che l'autore suggerisce al lettore: un po' come se stesse scrivendo un libro di racconti, o un romanzo organizzato in capitoli.
Di fatto, Max, io credo che questa struttura esista già e sia soggiacente al tuo "lavoro", che è l'esperienza che fai con la tua macchina fotografica. Devi solo renderla "esplicita", proprio perché il libro non può essere infinito o ininterrottamente fluente com'è, potenzialmente, questo thread.
Provo a fare un esempio banale: New York e Boracay. Sono due percorsi. Il primo è, paradossalmente, il vero viaggio esotico rispetto al secondo, che già non è viaggio (forse) perché nelle Filippine hai messo radici. Ma queste radici si diramano, essendo radici; e allora ecco gli episodi, o i capitoli della tua esperienza sull'isola: uomini e donne, cose, animali, eventi o catastrofi della natura, il tuo locale, ecc. ecc. Non immagino qualcosa di rigidamente organizzato, ma qualcosa che suggerisca-suggestioni la lettura, che sarà la contemplazione delle tue foto, una dopo l'altra, una insieme con l'altra, avanti e indietro, in un tutto fluido come fluida è sempre l'esperienza... Non se se mi spiego. Non una cosa molto differente dal thread, solo un po' più... strutturata 🙂