gdbuono wroteSe non hai il gps e ti trovi in mezzo al mare è inutile tanto la bussola quanto la mappa. Ma meglio la bussola: non ti darà il punto nave e non capirai la deriva e lo scarrocciamento, ma almeno ti indirizzerà verso qualche punto geografico conosciuto, anche se qualche navigatore è riuscito a mancare dei continenti. Ci vorrebbero un sestante, un cronometro, una laurea in matematica e astronomia (o le effemeridi) e le carte nautiche.
Come facessero a trovare un'isola in mezzo all'oceano prima dell'invenzione del sestante (e prima ancora dell'astrolabio) è un mistero che mi affascina da sempre.
Vabbè, non ho resistito a dire la mia, anche se ho provato a trattenermi... Non stuzzicatemi!
Ciao!
Assolutamente. Infatti, come ho detto prima, la bussola è più utile della mappa quando ti trovi in un ambiente come un deserto, una giungla o appunto il mare e sai per certo che andando in una determinata direzione incontri la costa. Il GPS è più completo in quanto potrebbe avere una bussola satellitare (quindi non soggetta a disturbi di campi magnetici), magari è cartografico (quindi ha la cartina caricata) e in più ti da la posizione oltre ad altri dati più o meno utili (anche le effemeridi, utilissime per non farti prendere di sorpresa e fermarti prima che cali il buio per piazzare la tenda se sei proprio all'avventura).
Gli unici due problemi del GPS sono che è elettronico (problema delle batterie e di eventuali errori di sistema) e un'eventuale "incompetenza" dell'utilizzatore (pensa al danno che farebbe un caricamento di una mappa georeferenziata male e il settaggio del Datum sbagliato...)
Come facevano in passato non lo so ma sicuramente nel tempo hanno cercato sempre più di allontanarsi dalle coste mentre per le lunghe tratte, la storia è piena di navigatori partiti e mai arrivati (e mai tornati).