silverice wroteCornadure wrote
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La bussola è semplicemente inutile.
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Il nord vero o nord geografico si riferisce al punto in cui si incontrano tutte le linee longitudinali della cartina, al Polo Nord. Tutte le mappe hanno il nord geografico in alto. Sfortunatamente, a causa di lievi variazioni del campo magnetico terrestre, la tua bussola non punterà al Nord geografico, ma a quello magnetico. Il nord magnetico, invece, si riferisce alla direzione del campo magnetico che è spostato di circa 11 gradi dall'asse terrestre e che, in alcuni luoghi, crea una differenza di circa 20 gradi tra il nord geografico e quello magnetico. A seconda della tua posizione sulla superficie della terra, dovrai prendere in considerazione uno slittamento magnetico per ottenere una lettura accurata. Sebbene la differenza possa sembrare minima, viaggiare spostati anche di solo 1 grado per una distanza di 1,5 km crea uno scostamento di circa 30 metri. Pensa che cosa accadrebbe dopo 20 o 30 chilometri! È importante compensare prendendo in conto la declinazione.
In Italia la declinazione magnetica assume valori piuttosto bassi e, per piccole distanze (1 o 2 km), l'errore che
si commette trascurandola è generalmente accettabile (qualche decina di metri). Per distanze maggiori, o se devi effettuare una misurazione molto precisa, devi tenere conto della declinazione magnetica!
Ciao!
Scusa se mi permetto di correggerti ma il Nord geografico è il punto in cui l'asse di rotazione della Terra incontra la superficie terrestre (il Polo Nord appunto). Esso potrebbe corrispondere al punto in cui si incontrano i meridiani nell'emisfero Nord ma solo nelle cartine in cui è riportato un reticolo geografico perché, ad esempio sulle cartine che riportano altri reticolati tipo quello chilometrico (non voglio neanche tirare in ballo i reticoli delle cartine che servono solo a trovare i luoghi facilmente... chissà che direzione indicheranno!), queste linee verticali potrebbero indicare il Nord rete che sarebbe un terzo Nord.
La "compensazione" di cui parli troverebbe una pseudo utilità per un viaggiatore solo se viaggiasse per angolo di rotta e distanza (quindi una coordinata polare) in un ambiente dove non esiste nulla (ad esempio una superficie senza rilievi, depressioni, strade... nulla di nulla e per discrete distanze) e solo se a questo viaggiatore interessasse raggiungere esattamente il punto di arrivo e non, ad esempio, arrivare spostato di 20 metri da esso.
Viaggiando in moto nel deserto del Gobi oppure nel cuore dell'Islanda (ma anche a piedi in montagna) questo calcolo di "compensazione" è semplicemente inutile (se non per fini nozionistici) in quanto viaggeremmo seguendo un itinerario presente sul terreno per giungere ad un punto rappresentato sulla carta e appunto sul terreno (un incrocio con un'altra strada per esempio).
Mi sento, per esperienza personale, di confermare che la bussola da sola non serve ad un emerito (a meno che uno non sia in un deserto o in una giungla e sappia che in una determinata direzione ci sia "l'uscita" più vicina) e che la cartina sia la cosa più importante da avere al seguito, anche perché non ha necesserariamente bisogno della bussola per essere orientata e perché può darti la tua posizione, cosa che la bussola da sola non può fare.