GUIDA AL MONTAGGIO SOMMER
Dopo aver ricevuto il famoso piatto Sommer da Serpico mi sono recato dal maestro GDBUONO per avere un aiuto nel montaggio,anzi, diciamo la verità: per farlo montare!
Come sempre GDBUONO si è dimostrato non solo disponibile ma anche capace e fornitissimo di ogni strumentazione, provare per credere! Aspettando l’arrivo di Motercode e del figlio Nacho io e GDBUONO abbiamo fatto una capatina al mercato dell’antiquariato di San Pietro in Casale, dove un mercante nordafricano ha cercato di rifilarci più di qualche sòla ( a me voleva vendere un lucchetto a GD degli strumenti rotti…)ma come ben si sa da certi posti è difficile andarsene a mani vuote cosi io mi son preso una chiave per candela snodabile e GDBUONO vari attrezzi,tra cui alcune punte per trapano HSS, pagate veramente una miseria.
Ma tornando al montaggio del piatto sommer, trascrivendo i consigli essenziali del grande GD ( il primo è un palese esempio di serendipity che spiegherò poi):
1- Portate con voi una bottiglia di buon vino Sauvignon,apritela, servitela agli amici, non gettate il tappo, poi vi spiegherò perchè
2- Fate accurate foto alla ruota posteriore, sia dal lato destro che dal sinistro, in modo da poter vedere perfettamente la disposizione di viti,spessori e leve, riducendo a zero il rischio di ri-montaggi errati
3- Date una pulita alla zona, a nessuno piace lavorare nella zozzeria
4- Segnate con un pennarello le regolazioni della ruota sulle rispettive chiocciole in modo da sapere senza errori le regolazioni
5- Ponete la moto sul ponte oppure sollevate maggiormente la ruota posteriore aggiungendo uno spessore sotto il cavalletto centrale,nel nostro caso avevamo un ottimo ponte sollevatore
Si procede per gradi
a) liberate il registro del freno posteriore, chiave 12, in tal modo si libera il freno posteriore
b) allentate il dado ruota da 24, sulla mia moto non è presente la coppiglia come sulla moto di GDBUONO, in quel caso dovreste raddrizzarla e sfilarla con una pinza
c) allentate il dado da 19 del freno a tamburo posteriore, nel mio caso, a detta di GDBUONO, non era strettissimo (!)
d) allentate il grande bullone centrale della ruota
e) ponete il tutto in una cassetta pulita, in maniera ordinata.
Ora si sfila la ruota recuperando i distanziali e il perno ruota, noi abbiamo tolto ruota e tamburo posteriore assieme, ma si può fare separatamente.
Una volta tolta la ruota abbiamo smontato il tamburo posteriore, a prima vista il piatto sembra leggerino, il materiale di consumo era comunque ben presente
GDBUONO ha poi ispezionato i parastrappi, li ha puliti e lubrificati con olio di vaselina, infine ha lubrificato i cuscinetti con grasso specifico e per non sporcare nient’altro che il cuscinetto ha utilizzato ( consiglio 1) il tappo di sughero della bottiglia di Sauvignon per bloccare il foro del perno ruota!
L’eminente ha poi ispezionato i raggi della ruota,dandoci una importante dritta per verificare ‘’la sonorità’’ dei raggi, va eseguita su raggi dello stessa tipologia e non indistintamente ( raggi che non si toccano e raggi che si toccano), ha verificato lo stato di salute del battistrada dello pneumatico,più che buono, come del resto i parastrappi. Il parastrappi merita una menzione particolare, è un sistema, composto essenzialmente da gomma, in grado di assorbire l’energia in eccesso o se vogliamo l’irregolarità del motore che arriva alla ruota posteriore, assorbono questa energia garantendo un funzionamento più lineare, molto importante per motori irregolari come i monocilindrici, inoltre è molto importante per la salute del cambio.
Tornando al montaggio: col piatto porta ganasce in mano sfiliamo la leva dal nottolino a millerighe, qui abbiamo avuto un problema perché non si sfilava, GDBUONO allora ha preso un estrattore speciale ( che solo lui può avere) e…aiutandosi con una monetina da 10 cents, ha sfilato la leva, con lo stupore e il sorriso mio,di motercode e figlio.
La leva tolta poi l’abbiamo poi riposizionata sul piatto sommer tuttavia anche qui abbiamo avuto qualche problema perché non entrava, la misura era comunque giusta e aiutandosi con fiamma ossidrica per dilatare leggermente la leva e qualche martellata leggera con martello di gomma la leva ha preso nuovamente posto nel piatto sommer.
Consiglio utile: osservate il piatto originale, la leva va posta a circa 90 gradi rispetto al terreno, infatti solo cosi si potrà regolare il freno posteriore.Ponete attenzione anche alla posizione della leva, l’avevamo montata al contrario, qui le foto fatte in precedenza sono risultate utilissime.
Una volta approntato il nuovo piatto sommer abbiamo rimontato il tutto sulla ruota e l’abbiamo rimontata, la rondella grande che era sul vecchio piatto porta ganasce non serve più, infatti non entravano i distanziali, capito questo abbiamo rimontato il tutto riposizionando quello che avevamo smontato. Per finire abbiamo riposizionato le chiocciole nella posizione originale ( osservando i segni precedentemente fatti) e stretto la viteria.
Per finire la giornata GDBUONO mi ha limato le pastiglie del freno anteriore, eliminando il fischio che mi infastidiva in frenata e facendo percorrere al tubo del freno una curva più dolce e armoniosa.
Mi pare doveroso dare le mie impressioni sul piatto Sommer:
frena veramente bene! Il piatto tradizionale non vale nemmeno 1/3 di questo piatto, la sensazione di sicurezza in frenata è veramente alta, sembra di avere un secondo freno a disco
Ho fatto provare la moto a GDBUONO che è stato concorde sulla buona frenata del piatto tedesco, lui, come tutti i maestri non ha sostituito il piatto originale,ma l’ha modificato, aumentando di fatto la potenza frenante della sua Royal Enfield. Ma siccome non siamo tutti dei GDBUONO e la moto anche se lenta come una Royal ‘’s’ha da frenà’’ ci accontentiamo del piatto sommer, che mi ha trasmesso un feeling immediato e più che positivo! Non mi resta che testarlo a fondo!
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere e soprattutto…Grazie Giovanni!!!