Eccomi con un secondo report, stavolta per un giretto in giornata fatto la settimana scorsa. Avviso subito che non è stato fatto con (la royal) Franky ma con la ugualmente amatissima Ducatina, sperando che gli utenti e i moderatori mi perdonino se ho voluto condividere lo stesso l'"avventura" col forum! 😛
Tutto parte da una mia collega al lavoro, che parlando del fine settimana mi dice: "senti ma se non sapete cosa fare questo weekend, perchè non andate in moto in Val verzasca? é in Svizzera quindi non lontano, la conoscono ancora in pochi e se la giornata è buona vi divertite come matti!". Non me lo faccio ripetere, una rapida consultazione su google maps per studiare un percorso che ci tenga impegnati la giornata e si parte:
Puntiamo il confine tra Como e Chiasso, dopodichè sempre schifando l'autostrada ci dirigiamo verso Locarno su strade immerse nel verde dei pascoli. Qualche chilometro prima di Locarno deviamo verso nord sulla strada che porta verso la diga, resa famosa dalle scene iniziali di 007 Goldeneye. Ovviamente il cinematografico bunjee jumping dell'agente segreto è diventato una lucrosa attività che propone al modico prezzo di 220 franchi un salto di 200 e passa metri, decisamente da brividi:
Passata la diga riprendiamo la strada che risale il torrente che dà il nome alla valle (o viceversa?), fino a giungere dopo circa 20 km a Sonogno dove si interrompe la strada. Il paesaggio manco a dirlo è degno di un episodio di Heidi, montagne imperiose e campi verdissimi. Nella prima foto si scorge addirittura un tipico esemplare di motoclista che esterna tutta la sua gioia:
Essendo attrezzatissimi, e memori dei consigli della mia collega, al ritorno ci fermiamo per un picnic lungo la riva del torrente. Non fossimo ancora ad aprile, non avrei esitato a tuffarmi nell'acqua che sembra così cristallina da essere irreale:
Ci accontentiamo invece di una pennichella cullati dalla brezza leggera, e al risveglio ci rimettiamo in moto per la seconda parte del giro. In programma c'è il passaggio sulla nota Centovalli che da locarno si dirige verso Domodossola in un susseguirsi ubriacante di curve e controcurve. In questo caso, ahimè, vale il luogo comune secondo cui in svizzera le strade sono tenute a lustro e in Italia un pò meno: fino al confine l'asfalto è impeccabile e le protezioni sempre presenti, mentre appena entrati in terra italica la situazione cambia nettamente.. Asfalto vecchio come il colosseo di roma, punteggiato da buche e spaccature che non permettono di godersi al meglio un percorso altrimenti spettacolare, con panorami spettacolari ed un susseguirsi di curve che invogliano a non fermarsi mai... Non fosse per la strada strettissima e il tracciato sconnesso che predicano prudenza ad ogni curva!
All'altezza di Malesca deviamo verso Cannobio e quindi lago Maggiore: la strada regala un altro tratto di curve che non finiscono mai, immersi nel verde e passando paesini semi-disabitati.. sulla cartina sembrava un passaggio da poco, ma devo dire che questo tratto in particolare ci ha stancato parecchio! Arrivati a Cannobio si segue il lungolago, bellissimo come sempre, con una piccola pausa per prendere fiato a Verbania poi dritti verso Arona passando per Stresa. Il traffico domenicale lungo il lago ci rallenta ma non rende meno piacevole il tragitto, superando file interminabili di automobilisti in coda (e come ogni volta, fra me e me mi chiedo: ma chi glielo fa fare?????)
All'altezza di Sesto Calende il sogno finisce, ci ritroviamo immersi nella lombardia industrializzata e ci dirigiamo mestamente verso casa, contentissimi di aver fatto anche stavolta una piccola grande scoperta a pochi chilometri da casa!