marionline wroteNon so...non mi ispirano molto i "marchi italiani" che utilizzano pezzi e produzione estera...cioè che fanno quasi solo da "assemblatori"...
In alcuni casi può essere (vedi Mash), mentre in altri la cosa è molto differente. Produrre in proprio un motore è costoso. In Italia si è sempre fatto di montare propulsori fatti da altri. Non si contano le moto in passato spinte da propulsori Zundapp oppure Sachs. La stessa Minarelli fornisce motori a terzi, tra cui la Yamaha (sua proprietaria). Nessuno si scandalizza se Ducati non monta freni prodotti in proprio oppure forcelle. Se ci pensi tutti i produttori sono assemblatori. Comunque sviluppare una buona moto non è facile, nemmeno comprando tutti i pezzi altrove. La stessa Aprilia ha montato per anni motori Rotax, cosa che ancora BMW continua a fare. Riguardo il sito produttivo, tutto è in carico ad un buon reparto qualità. Oggi è il settore più importante in una grande azienda. Spesso questo ruolo viene delegato a semplice burocrazia e questo porta a pessimi risultati, ma se il reparto qualità è attento e formato da tecnici esperti... puoi produrre ottimi prodotti dove vuoi. In Cina la tecnologia non manca. Manca, in parte, la cultura del cliente e della qualità... ma la stanno sviluppando. Pensare che solo noi si sappia progettare è quanto di più provinciale possa esserci. Stanno crescendo tanto e sanno essere "umili". Comprano le nostre aziende perchè hanno capito che una certa cultura può essere imparata solo da noi e non hanno vergogna a dire che il loro obbiettivo è rubarci questo know-how per poi fare da soli. La SWM non collabora con Shineray... è di proprietà (congiunta) di Shineray. I cinesi sono pieni di liquidità (non il popolo, ma lo stato e le aziende). Non è un problema per loro spendere in ricerca. La SWM sta sviluppando motori per Shineray nei vecchi stabilimenti Husqvarna utilizzando vecchi tecnici Cagiva. I motori attuali sono quelli Shineray... anche il 650cc. Questa attualmente è una cubatura limite per le aziende cinesi.
Bisogna andarci per capire. Gli ingegneri piovono letteralmente dal cielo. Magari non hanno la fantasia dei nostri, ma possono imparare. Non sono sassi. Oggi io lavoro benissimo con la Cina. Sicuramente molto meglio che con gli USA (i peggiori in assoluto) ed i tedeschi (flessibili come un panzer).
La produzione comunque è tutta estera. Brembo non produce nulla in Italia, salvo alcuni componenti per le corse. La produzione di lusso Brembo è in Romania, mentre quella che montano sulle moto umane è in Cina e Vietnam. E' normale. E' una cosa che molti popoli (anche gli americani, visto che hanno eletto Trump) non arrivano a capire. Tentare di tenersi la produzione in un'epoca globalizzata è IMPOSSIBILE. Bisogna cambiare testa ed investire in ricerca. Gli operai non costruiranno più freni, ma macchinari che producono freni. I paesi che hanno capito, come la Germania (che spende circa 1000 volte più di noi in ricerca), hanno una migliora occupazione.
Ritornando in tema. Pensa ad una Ducati Monster.
Il telaio ed il motore sono progettati in Ducati (che però non produce queste cose, ma si affida ad altre aziende per la realizzazione pratica). Il mono probabilmente è un Sachs. La forcella probabilmente è Showa. I freni sono Brembo. La ECU è magari Siemens. I blocchetti elettrici saranno Domino. Gli specchietti sicuramente FAR. La frizione sarà della Adige (usualmente). I cerchi probabilmente sempre Brembo. Le gomme sono magari Bridgestone. Le marmitte Termignoni oppure Arrow. La pompa benzina Marelli. Il serbatoio chi può dirlo (nella mia Cagiva è marchiato Acerbis).
Se ci pensi... sono assemblatori, ma è riduttivo. C'è tutto un progetto lunghissimo dietro a questo assemblaggio. La Caballero ha solo il motore in aggiunta a quanto sopra.
🙂