Quint89
Buon giro 😉 divertiti 🙂
AndreaBeatles
Comunque bell'itinerario, e bella spiegazione in merito... compliments!! :thumb:
Luca1965
Divertiti anche da parte nostra.
Comunque, al ritorno, vedi che per forza passi da Alessandria ergo, prima di raggiungere gli amici torinesi, fammi un fischio. 😃
vecchiolupo
Neophytus wrotedonnagatto wroteBuon viaggio ... a prestissimo!!!! :thumb:
Grazie! 🙂
Sono in Toscana, da qualche parte fra San Casciano in Val di Pesa (che sarà pure bellino, ovvia! ma a quest'ora del giorno l'è anche troppo assolato)e Castellina in Chianti. È la stessa strada che ho percorso lo scorso mese di maggio con gli amici prethumpisti; ho persino sbagliato la deviazione per Castellina nello stesso punto di svolta (la strada si snoda "intorno" alla Cassia, e ora la incrocia, ora se ne allontana). Ho rivisto l'Albergaccio di Machiavelli in Sant'Andrea in Percussina - chissà quante volte il Quondam Segretario (cosí usava ironicamente firmarsi dopo la sua cacciata dalla Cancelleria fiorentina) - chissà quante volte l'avrà percorsa quell'impagabile, ineffabile uomo - dall'Albergaccio a Firenze, da Firenze all'Albergaccio - ora in biroccino, ora approfittando di un passaggio sulla carretta del suo amico il beccaio di Sant'Andrea, ora, più raramente, "tutto cavalchereccio" - come si espresse nel suo metaviglioso italiano, vivo e inventivo, in una delle sue lettere più belle...
Sono nelle terre di Machiavelli. Ma l'obiettivo... spaziotemporale del mio viaggio, quest'anno, non è il periodo della sconda età medicea, bensí della prima. È quell'epoca della storia di Firenze e della Toscana nella quale, secondoalcuni studiosi, furono infusi i semi più fruttiferi del Rinascimento italiano.
Quindi XV secolo? E qual'è la tua prossima tappa?
serpico
Buon viaggio Neo... e raccontaci
Neophytus
Ciao ragazzi, sono arrivato ad Albinia intorno alle 16:30, otto ore di viaggio... E sí che ho fatto autostrada sino a Firenze, e nel complesso soltanto tre soste da non piú di 20 min. l'una. Insomma un bel viaggione, almeno per me. La Petunia, come niente fosse... 😉 Ha solo bevuto piú del solito! Ma questo perché, giunto a Castellina, ho avuto la belle idea di provare una strada "alternativa"... E invece di riprendere la Cassia, ho preso per Poggibonsi. Fatti pochi km, mi sono detto: scelta grandiosa! Una specie di sentiero stretto, curvilineo e a saliscendi in mezzo a un fitto di ulivi, cipressi, lecci, pini, abeti odorosi. Un orgasmo per me, e soprattutto per la Petu... Ma poi sono - siamo - arrivati nella desolata Poggibonsi; e da Poggibonsi a Colle Val D'Elsa è praticamante un solo monotono rettilineo - con punti perfino di autentico squallore - da dimenticarsi di essere in Toscana. Poi, l'attraversamento della cittadina, una specie di salto a ostacoli, sempre sotto il solleone: i collevalsani hanno una autentica passione per i dissuasori, ci sarà una cunetta ogni due o trecento metri. Strada squallida sino al secondo bivio che offre la tentazione di Massa Marittima (ci sono stato già tante volte); scelgo di prendere la ditezione opposta, persguendo Grosseto, e per pochi Km, fino a Soria, ho di nuovo l'illusione di riessere in Toscana... Ma "l'illusione manca", come disse il poeta, e in men che non si dica ho soltanto guadagnato l'Aurelia, piú a nord di dove la prendo si solito. Insomma, per farla breve: mi sono giocato un bel pezzo di belle strade, accorciando la percorrenza, ma assetando la Petunia: perché malgrado gli autovelox, frequenti quanto le cunette di Colle Val d'Elsa, che fai quando la strada è tutta un budello piatto e uniforme sotto un sole che ti cucina vivo? Dai manetta e spingi a 120...
L'accoglienza alla Cantoniera è sempre festosa e fastosa, e non è una novità. Ma quella strada... da non fare mai piú!
Risposta veloce a Luca1965 e aVecchiolupo: il secondo motogiro è ancora da aggiustare mei particolari, Luca, ma ti farò sapere. Lupacchione;) :sí, sarà unviaggio (spero) nel cuore palpitante del XV sec. Mi auguro solo di non annoiarvi con le mie elucubrazioni.
Ma prima - domani stesso - sarò a Viterbo da Wapa! Santa Rosa è ormai qualche anno che mi incoraggia a farle visita... 🙂
AndreaBeatles
Condivido in pieno quanto detto su Poggibonsi: pensavo esser l'unico ad aver trovato un lembo di Toscana meno piacevole di tutti i rimanenti!
Sei in otime zone comunque, c'è di che rifarsi!!
:thumb:
vecchiolupo
Neo non ho capito che strada hai fatto da Colle val D'Elsa, sei andato verso Volterra o hai seguito l'Elsa?
Neophytus
AndreaBeatles wroteCondivido in pieno quanto detto su Poggibonsi: pensavo esser l'unico ad aver trovato un lembo di Toscana meno piacevole di tutti i rimanenti!
Sei in otime zone comunque, c'è di che rifarsi!!
:thumb:
Sí Andrea, da martedí conto proprio di rifarmi 🙂
Oggi giornata memorabile, a Viterbo, in compagnia di Wapa, della sua famiglia, e di altri amici. Adesso è tardi, proverò a scriverne qualcosa domani, quantunque raccontare della Macchina di Santa Rosa, della straordinaria processione cittadina - ma il termine esatto, qui in uso, è "trasporto" - non sarà cosa facile
Neophytus
vecchiolupo wroteNeo non ho capito che strada hai fatto da Colle val D'Elsa, sei andato verso Volterra o hai seguito l'Elsa?
Ehm... non so bene nemmeno io, quando sarò tornato dovrò controllare sulle mappe. So solo che non ho predo né per Volterra, né per Massa Marittima, e che a un certo punto mi dono ritrovato presso la cittadina di Pari da dove una strada veloce ancora parzialmente in fase di cantiere si allaccia con l'Aurelia all'altezza di Grosseto
Bert
Neophytus wroteAndreaBeatles wroteCondivido in pieno quanto detto su Poggibonsi: pensavo esser l'unico ad aver trovato un lembo di Toscana meno piacevole di tutti i rimanenti!
Sei in otime zone comunque, c'è di che rifarsi!!
:thumb:
Sí Andrea, da martedí conto proprio di rifarmi 🙂
Oggi giornata memorabile, a Viterbo, in compagnia di Wapa, della sua famiglia, e di altri amici. Adesso è tardi, proverò a scriverne qualcosa domani, quantunque raccontare della Macchina di Santa Rosa, della straordinaria processione cittadina - ma il termine esatto, qui in uso, è "trasporto" - non sarà cosa facile
E' stato molto bello rivedere te , Wapa e famiglia, Seba e gli amici di Albinia.
Persone splendide come sempre!
Mi ha colpito molto la partecipazione di tutta la città all'evento della Macchina. E chiaramente anche la Macchina stessa è qualcosa di stupefacente, almeno tanto quanto la fatica e lo sforzo dei facchini!
A presto e buona continuazione dei motogiri!!!
Neophytus
Mi ero riproposto di raccontare del memorabile fine settimana a Viterbo: l'incontro con Wapa e la sua famiglia (umana e... canina) - che hanno offerto a me, Francisco e Valeria un'ospitalità coi fiocchi - e poi con Seby, Francesco e Bert; e soprattutto con Santa Rosa, lo scopo della nostra puntata nella "città dei papi". Ma come si fa? Ho mollato la moto venerdí pomeriggio e non sono tornato a riprenderla; come si fa a scrivere quando, non soltanto ci si allontana dalla propria motocicletta, ma si trascorrono le ore in grata compagnia?
Non si può. O il sottoscritto, almeno, non vi riesce.
La scrittura, sia pur di una semplice nota di viaggio, pretende la solitudine. E la compagnia gelosa ed esclusiva della propria motocicletta.
Domani ritorno in sella. Mi sposterò a Chianciano Terme, dove alloggerò in un alberguccio che ho trovato a poco prezzo, non distante dalle zone che intendo frequentare nei due giorni successivi: il senese e l'aretino. Chissà che tra una sosta e l'altra non riesca a schiacciare con qualche efficacia i tasti della minuscola tastiera dalla quale vi sto scrivendo ora, nel silenzio assoluto della notte maremmana 🙂
Neophytus
Dove mi trovo? Precisamente non lo so, di certo sulla strada per Montalcino. Il cielo è azzurro, la strada è sgombra, le punte dei cipressi piegano lievemente alla brezza che da stamattina accompagna i thump thump della mia bella. Sono partito dalla Cantoniera intorno alle dieci, evitando l'Aurelia, in direzione Magliano, la cui splendida cinta muraria oltrepasso a ritmo di trotto. E piego per Scansano, terra di Morellino, sapido vino rosso che ha bagnato le mie giornate maremmane.
La Maremma è il paradiso della motocicletta. Le strade sono tutte uno spopolato, armonioso saliscendi sul quale la Bullet indugia come nel proprio grembo. Questa moto sarebbe nata in Inghilterra? E poi sarebbe cresciuta nella lontana India? Io non ci credo. Lei è un vero e proprio cavallone maremmano, ed io, bardatura a parte, mi sento un vero buttero... Le do briglia, ma non di sproni. A che pro', infatti? Non soltanto non ho fretta di arrivare, ma sento che devo risarcire me stesso e lei dei km non proprio esaltanti percorsi l'altro giorno per giungere ad Albinia. Dunque, via ai 50, 60, massimo settenta all'ora. Godo io, e gode lei. Fino a Scansano - mirabile dictu! - nemmeno una macchina lungo il mio senso di marcia. Conto solo quattro o cinque ciclisti, e cinque mezzi - due camion e tre automobili - che incrociano nel senso contrario. Poi, il primo automobilista mentre passo un piccolo centro abitato: è il primo ed è il deficiente perfetto, che mi supera radendomi il pelo senza alcuna necessità... Impreco, ma pazienza. Di lí a poco è un simpatico guzzista in sella a una V7 scuro che mi si affianca educatamente per farmi grandi segni di saluto e ammirazione... Perché dite quel che volete, ma quando si è in sella a una Bullet si fa sempre una porca figura, Maremma maiala! :cool:
Neophytus
Pienza. Finalmente ti piglio. E ti vedo. Qui inizia il mio viaggio intimo.
AndreaBeatles
Neophytus wroteDove mi trovo? Precisamente non lo so,
E tanto mi basta.
Ottimo. :thumb:
Neophytus wrote - mirabile dictu! -
😉 :clap:
Neophytus wrotePienza. Finalmente ti piglio. E ti vedo. Qui inizia il mio viaggio intimo.
...casomai dovessi perderti in zona, un piccolo suggerimento...
Montisi, qualche chilometro più a Nord.
Poche case che sembrano messe lì giusto per (ri)conciliarsi col paesaggio (per quanto io non sono amante della collina... e se ha colpito me...).
Il classico posto dove al passaggio di una macchina ci si affaccia, sentendosi così di rado rumori del genere. E dove ci si saluta in modo dincero per strada.
E a poche centinaia di metri dalla centrale locanda, il Barrino. E il suo secondo piano.
PAssa per pranzo, o per cena. E non avere fretta! :thumb:
Neophytus
Grazie Andrea, proverò a mettere Montisi nel giro di domani 🙂
Ora il cielo si sta annuvolando, peraltro era prevedibile che la brezza persistente - e piacevole, in sella - avrebbe prodotto qualche turbolenza. Mi trovo seduto a un tavolino del caffè che fronteggia il Duomo di Pienza dalla facciata di bianco travertino, quinta principale della piú perfetta piazza progettata e costruita nel corso del primo Rinascimento italiano. Apprendo visitando l'adiacente Palazzo Piccolomini, in bugnato tripartito di ispirazione decisamente albertiana (mi ricorda palazzo Rucellai a Firenze) che lo splendore attuale di Pienza si deve all'ultimo dei Piccolomini, il conte Silvio, che si adoperò per restituire la cittadina ai fasti originari: come fu pensata, cioè dal suo celebre antenato, Enea Silvio, colto e scapestrato umanista in gioventú, grande papa con il nome di Pio II in una fase cruciale dell'Europa del XV secolo. Il paese natale di Enea Silvio si chiamava Corsignano. Divenne Pienza per volontà di Pio II. Dalla città di Pio II mi piace che abbia inizio il mio viaggio intimo.
vecchiolupo
lì vicino nel refettorio del monastero di Sant'Anna in Camprena , ci sono degli affreschi del Sodoma da vedere.Inoltre è il posto dove hanno girato "il paziente inglese"
gattoarturo
io molto più prosaicamente, Neo, ti consiglio di scassarti un fetta di pecorino passoccio pientino con lo squisito pane sciapo che si trova da quelle parti 😛
Bert
Pienza è stupenda!
Ti sto invidiando molto!
Neophytus
Chianciano cum trauma
Lo scrivo subito cosí forse non ci penso più.
Entro a Chianciano, scendo per lo stradone pressi cui si trova l'albergo, metto la freccia a sinistra, svolto con circospezione, BUM!
Non so come sono rimasto in piedi, forse perché d'istinto ho accelerato vedendo che quello non si fermava. Avevo la precedenza ed ero già quasi completamente oltre l'incrocip, l'albergo a dieci metri. Non avessi avuto il borsone, che ha attutito il colpo e assorbito tutti i danni (per fortuna) sarei volato. Il tipo è sceso con la coda tra le gambe, ma io ero troppo istupidito per proferire verbo.
Morale: vi sono casi in cui la prudenza non è mai troppa, eppure non serve a nulla.
Brothers, adesso mi faccio una doccia e mi metto tranquillino. Domani penserò ai vostri graditi consigli 🙂