Francesca ed io andiamo volentieri a Badia della Moscheta perchè rimane in un'appartata verdissima valle tra Firenzuola e il passo del Giogo non lontano da Bologna ed è un'oasi di tranquillità.
Sembra che il primo nucleo risalga attorno all'anno mille, si è poi sviluppata sempre più fino al '200 per andare poi gradualmente in crisi nel corso del '300 per le continue devastazioni, ruberie e la peste.
Nel 500 poi l'abbazia fu decisamente abbandonata e non più abitata dai monaci.
Adesso è rimasto poco delle strutture originali medioevali perchè successivamente è stata ricostruita e modificata.
Vi ha sede il Museo del Paesaggio Storico dell'Appennino che è aperto solo il fine settimana ed è anche una affascinante opportunità per mostre d'arte come dimostra la locandina ancora presente del pittore locale Fulvio Tronconi.
Dalla Badia, tra i tanti, parte anche un sentiero non impegnativo che attraversando la splendida Val d’Inferno seguendo il percorso del torrente Veccione, conduce al torrente Rovigo attraverso una cascatella.
Quest'ultima foto purtroppo non è recente perchè riprende il torrente Veccione com'era descritto da Dino Campana ricco d'acqua e di pesci, attualmente è in secca perchè la sua acqua scompare poco dopo Moscheta inghiottita dalla sottostante galleria drenante della TAV!
Con il torrente Veccione nel Mugello, causa TAV, sono scomparse anche una cinquantina di sorgenti, alcune le ricordo perchè erano veramente preziose per i ciclisti che passavano.