AndreaBeatles wrote?
La Cassia è sempre spettacolare; la deviazione obbligatoria all'altezza di Radicofani aggiunge un po' di pepe al percorso. Ci si ferma ogni tanto, per sgranchirsi le gambe e per avere notizie di Domenico, che sta conducendo il gruppo campano; cessata la pioggia, stanno riguadagnando rapidamente terreno. Il sospirato ricongiungimento si realizza a Buonconvento, complice la fermata a un distributore per rabboccare i serbatoi in previsione dei km del giorno dopo.
E, finalmente, Siena: avevo avvisato che sarei arrivato per le 19.00, mi presento con un'ora di anticipo e me la tiro un po' "Si, ho affrettato un po' i tempi". Mentre faccio il check-in al B&B due bambini (famiglia straniera in vacanza) si mangiano la moto con gli occhi. La faccia dice tutto:
Doccia, un piccolo break, e sono di nuovo in sella in direzione Camping Colleverde, per la cena: scopro in questa occasione un aspetto di Siena che non avevo notato mai.
Il navigatore mi indirizza sulla strada più breve: purtroppo è chiusa per lavori, ma lui non lo sa. Cerco di ingannarlo, ma quello, tetragono a ogni giravolta, cerca di ricondurmi sul suo "tragitto ideale".
Ora, in una situazione "normale" non ci sarebbero problemi: si prende una parallela, si fa un giro largo, e via, si riprende l'itinerario. In una situazione normale, appunto: ma siamo a Siena, e se non avete presente come si sia sviluppata la città, prendete una cartina cercate di farvene un'idea. Io ve la faccio breve: per raggiungere il camping (5,0 km, 12 min: secondo Google, in realtà ce ne vogliono si e no 10) mi ci vuole più di mezz'ora, mi tocca praticamente fare il giro attorno alla città perché i collegamenti tra una strada e l'altra sono, diciamo, "occasionali"; per fortuna il tempo non manca. Una volta arrivato, il calore degli amici e quel senso di cameratismo che si respira ogni volta che ci si incontra tra royalisti, uniti a un po' di birra, fanno il resto. Saluto Gianni che ancora una volta ci fa da anfitrione, saluto Alby che è venuto con un amico e rispettive consorti (siamo nello stesso b&b, ma lì non ci eravamo incrociati), abbraccio con piacere Leonardo, mi presentano Tommaso e Cesare, giovani e dinamici membri dello staff di Valentino Motor Company, il nuovo importatore. Si va a cena: ci sono posti vuoti (la minaccia del maltempo ha fatto desistere qualcuno che aveva già prenotato: mai, MAI fidarsi delle previsioni, quando sono cattive!), ma siamo comunque una buona cinquantina. La brevità del discorso "ufficiale" di Tommaso, AD della società, è apprezzata e gradita (il giorno dopo scoprirò che ha anche altre ottime qualità, prima tra le quali essere un pilota di tutto rispetto). Le abbondanti libagioni serali concludono in modo egregio una giornata cominciata sotto auspici non proprio ottimali, ma radicalmente migliorata col passare delle ore.