e.partesana wroteGuido la moto, seppur male, da più di trent'anni e oramai con ghiaino ho risolto: mi fermo (quasi) e poi giro.
Anzi a volte sbaglio ad affrontare le curve proprio perché prima mi preoccupo di controllare che non ci sia sabbia, tappeti di foglie morte, olio perso da automobilisti, lattine di pomodori da cinque chili o trincee nascoste, e poi imposto la curva.
Certo, se poi la difficoltà è nascosta si può cadere lo stesso...
Rimettiti presto Neo, e un abbraccio.
Ezio.
Quando dico che faccio una "guida indiana" mi riferisco a questo tipo di attenzioni, specialmente sulle strade di secondarie e di montagna e per varie ragioni:
-la manutenzione dei fossi di scolo e delle cunette sulle strade è oramai una utopia
-idem per l'asfalto che si sfalda e cede anche per i motivi di cui sopra
-il danaro per la manutenzione delle strade non c'è più
di conseguenza dopo piogge abbondanti è facile trovare dietro una curva un accumulo di breccino, fango (peggio dell'olio!), rami e foglie o addirittura alghe come è capitato a me tra Marche e Umbria.
Una cosa non abbiamo sottolineato e che ci ha insegnato Neophitus:
l'abbigliamento.
Claudio ha la sana abitudine di indossare l'abbigliamento tecnico sempre e questo lo ha preservato da conseguenze ben peggiori di un indolenzimento.