Neophytus
Può cominciare da un posto qualsiasi, da un istante qualsiasi della mia, della vostra strada, dunque anche da qui, da questo pino presso il quale sono seduto, sul praticello di un'ombroso parcheggio sull'autostrada a nove km da Barberino del Mugello. A Barberino uscirò in direzione Palazzuolo sul Senio, dove ho fissato una camera per la notte, visto che a Marradi non ho trovato né hotel né pensioni. Marradi è a una quindicina di km da Palazzuolo, scorrendo la mappa immagino una bella stradina curvilinea in discesa verso il paese che diede i natali a Dino Campana. Non potrò visitare il Centro Studi, con annesso museo, a lui dedicato, mi accontenterò di fare un passaggiata per il viale di castagni che introduce al paese da nord (lo abbiamo attraversato durante la prima tappa di questo Thumping) e sfiorare i muri delle case che la sua ombra tormentò, inquieta, rabbiosa, assetata di vita e di poesia (quale tremendo ossimoro!) nei primi decenni del secolo passato. Le mie letture campaniane risalgono a una trentina di anni fa, non ricordo se Marradi fu matrigna a Dino (mi pare di sí); ricordo invece che amava la Verna, dove visse la sua passione per Sibilla Aleramo; finché sono in viaggio non potrò scartabellare e raccontarvi la vita romanzesca di questo nostro grande, originale poeta; chissà se il nostro fra' Herzog, che condivide la mia ammirazione per lui, avrà voglia di integrare queste mie scarne, insufficienti note.
Interpellatelo, brothers. Herzog è uno che sa. Ed è bravo con la penna.
Ma anche voi che avete condiviso la stessa strada durante le intense giornate trascorse mordendone l'asfalto, le buche e le pietre, integrate la mia memoria con la vostra. Scriviamo, if you like ir, una comune "Memoria del Thumping". 😉
Canemitzo
Inarrivabile Neo.
Un Poeta.
Neophytus
Marradi è carinissima. L'ho appena sfiorata, come vi dicevo, e mi è venuta voglia di conoscerla un po' piú a fondo. Di affondare, letteralmente, nel paesaggio boscoso, verdissimo, in cui il paese si è rannicchiato sfruttando i brevi tratti pianeggianti della valle attraversata dal fiume Lamone. Ho chiesto a Federico di postare qui alcune foto che ho fatto poco fa. A Marradi varrebbe la pena di organizzare una spedizione. Magari in autunno. Perché Marradi non è solo Dino Campana, ma anche i castagni, di cui è ricolma, e la birra di marroni! 😉
Federico
per conto di Neophytus:
Marradi: la casa in cui abitò Dino Campana.
Due lapidi sulla facciata
E questo è uno scorcio della stazione di Marradi.
Dove diavolo sarà la famosa piattaforma girevole?
JoeSap, illuminaci
Si vede poco: è la locale birra di marroni. Ne ho presa una bottiglia....
Il Centro studi e Museo dedicato al poeta. Oggi non è visitabile, ma ho preso i contatti utili per una eventuale visita su appuntamento
In ottobre, potremmo venire a mangiare i marroni
In questo bar fanno un caffè buonissimo!
WoL
Uff... Neo, meno male che Federico c'è!
Io son così mentecatto che son andato a casa a prendere il caricabatterie in pausa pranzo... Peccato che abbia lasciato a casa il telefono così il cavetto del caricabatterie me lo posso infilare in un posto dove non si può dire e dove sicuramente non ricarica il telefono... :wall: :wall: :wall: :wall: :wall:
serpico
Neo che bello! La piattaforma girevole sarà nelle parti esterne della stazione. .verso gli spazi di manovra.. L'hai trovata?
Neophytus
serpico wroteNeo che bello! La piattaforma girevole sarà nelle parti esterne della stazione. .verso gli spazi di manovra.. L'hai trovata?
Macché... Probabilmente vi si accede dall'area, che ho visto, da cui è espressamente vietato l'ingresso agli estranei... Bisogna proprio andarci con Joe 😉
JoeSap
Ciao carissimi!! 🙂 Marradi ha molto fascino, non solo la stazione.. La quale offre un carico emozionale non da poco: tanti binari, tutti non elettrificati, le rimesse, le prese per l'acqua ancora atte al servizio per le macchine a vapore.. è davvero una stazione d'altri tempi. La piattaforma girevole era necessaria proprio per le locomotive a vapore, per prevederne il giro: era usuale anche trazionare con il Tender in testa, ma ciò comportava notevole disagio per i macchinisti per via della polvere di carbone che entrava in Locomotiva sollevandosi dal Tender in corsa. La stazione prevedeva l'aggancio della eventuale seconda locomotiva di spinta per superare il Valico. La piattaforma girevole è in fondo alla stazione, poco prima del ponte sul Lamone, credo si possa scorgere da via Celestina Donati che costeggia la stazione 🙂
Fino a pochissimo fa la Linea era interessata dal viaggio di numerosi treni storici a vapore, gestiti dalla società di appasionati Adriavapore di Rimini con la collaborazione di Macchinisti abilitati al vapore.. oggi invece è tutto in desolazione
WoL
Joe, una macchina di precisione... A vapore! :hammer:
Herzog
Anno del Signore 2015, mese delle rose, venerdì 29, ore otto antimeridiane, cielo finalmente terso. I miei compagni di navigazione si dirigeranno poi a mezzogiorno, ma la rotta tracciata sul mio portolano punta invece a nordovest: una voce chiama all’impegno irrinunciabile e io non posso mancare.
Bordeggio i boschi fino a Civita di Bagnoregio, che vale l’ultima sosta in rada. La trovo addormentata ancora, deserta e verticale, arrampicata sui tufi antichi. Lungo i vicoli, solo la cadenza straniera dei miei passi e lo sguardo etrusco di alcuni gatti, padroni delle pietre rivolte al primo sole. E’ un luogo di incanti, con l’acciottolato consumato dalle vite e dalla Storia. Lascio a Civita una forte impressione e anche la pettorina del Thumping, cui avevo appuntato le due spille 2014/2015 e che non ritroverò più sulla moto dove l’avevo lasciata. Peccato, tenevo a quelle spille che affermavano i gradi della mia anzianità su strada.
La rotta tra Civita e Orvieto è fatta di onde dolci tra boschi, ulivi e vigneti, ed è l’addio allo slow ride: da lì in poi inizia l’autostrada. I chilometri sono molti, e l’impegno che mi aspetta chiama ora con urgenza maggiore.
Prima di Arezzo, il fatto imprevisto, la secca, il fortunale, la deriva.
[continua]
Neophytus
Ve lo avevo detto che è bravo con la penna!
Ma adesso che cosa succederà? La strada è tanta, la meta è lontana...
Mi appendo trepidante alla promessa della continuazione 🙂
PS Manderemo a domicilio pettorina nuova con annesse medaglie. Qui ne va dell'onore di un veterano del Thumping!
WoL
Neophytus wroteVe lo avevo detto che è bravo con la penna!
Ma adesso che cosa succederà? La strada è tanta, la meta è lontana...
Mi appendo trepidante alla promessa della continuazione 🙂
PS Manderemo a domicilio pettorina nuova con annesse medaglie. Qui ne va dell'onore di un veterano del Thumping!
Quoto in toto e vado in moto,
non da meno son un po' scemo,
me ne vanto e anche tanto! :hammer
Federico
....e il prosieguo?
Attendo con trepidazione....
wapa56
Grande Herzog.
Neophytus
So che Herzog - saggiamente - i fine settimana si allontana dal forum 😉
Ma se lunedì non è qui a continuare il racconto... :hammer: :hammer: :hammer:
Neophytus
Herzog! :hammer:
serpico
Pettorina e spille... te le mando se vuoi... ma devi continuare il racconto! 🙂
Slowhand
E siamo rimasti lì come quando da ragazzi si doveva per forza spegnere la luce alla fine di un capitolo di Salgari...
Neophytus
Slowhand wroteE siamo rimasti lì come quando da ragazzi si doveva per forza spegnere la luce alla fine di un capitolo di Salgari...
Proprio! Con Sandokan che sguaina la sciabola, digrigna i denti selvaggiamente mente i suoi occhi emettono lampi infernali e le sue membra sono tese come quelle della tigre che sta per avventarsi sulla sua preda...
Dico bene Slow?
E Yanez, intanto: che starà facendo Yanez? Starà fumando la sua eterna sigaretta? 🙂
Slowhand
Neophytus wroteDico bene Slow?
Benissimo, meglio di Ponson du Terrail!
Neophytus wroteE Yanez, intanto: che starà facendo Yanez? Starà fumando la sua eterna sigaretta? 🙂
A proposito: se vi è sfuggito, leggetevi questo...