Neophytus
Venezia-Senigallia
Sono in viaggio da stamattina. E ho tagliato il primo traguardo di tappa da poco piú di due ore (sono le 17:30). Non è stato come mi ero figurato quando stesi il programma, ho dovuto anzi modificarlo in fretta e sono partito con addosso un certo nervosismo, addirittura con poco entusiasmo se non con insofferenza; ma poi è stato bello lo stesso. "Poi"?... Be' appena messe le gomme sulla strada. Non si può prevedere e calcolare tutto quando programmi un viaggio in motocicletta; non puoi prevedere con due mesi di anticipo come sarà il tempo che troverai lungo la strada. Se decidi che partirai in primavera, puoi soltanto ragionevolmente sperare che farà bel tempo; e se disponi soltanto di quei sette giorni... Non sai piú se maledire o benedire le previsioni del tempo.
In breve, da quattro giorni osservo quelle prodotte dal Servizio meterologico dell'Aeronautica: piogge intense e temporali per i primi due giorni. Non proprio il massimo della felicità se la misuri con il metro dei tuoi miseri sette giorni e se il secondo di quelli hai stabilito di volet attraversare l'Appennino, godere delle curve e dei tornanti, sostare in santa pace presso un belvedere o una piazza di paese; e se, soprattutto, ciò che più al mondo desideri è di lasciarti cullare, carezzare, addomesticare, ancora una volta - come ogni volta -dagli ordini impartiti dall'adorabile borbottio della tua Bullet. È dall'autunno dello scorso anno che attendo! Cosí decido di rinviare l'Appennino (e la tappa maremmana) al terzo giorno (sole su tutta l'Italia centrale) e invertire l'ordine e la durata dei pernottamenti: saranno due a Senigallia e uno solo ad Albinia di Orbetello. E dopo essermi consultato coi miei baccabrothers, decido di evitare la Romea (già insidiosa di suo anche senza nebbia o senza pioggia) e rassegnarmi all'autostrada. Una tappa di trasferimento - mi dico - ma mi accorgo presto che non sarà così deprimente. Infatti, per non rischiare di venire ammazzato dagli squilibrati in automobile che avendo a disposizione una bella corsia di sorpasso preferiscono invadere la mia affiancandomi a dieci centimetri, escogito un trucco e lo metto alla prova. La Venezia-Bologna è una lunga fila di camion. Quelli che vanno a meno di 90 li supero; quando ne trovo uno che marcia alla velocità che mi aggrada, riduco la distanza di sicurezza a non più di dieci metri e mi sposto completamente sul margine destro della carreggiata: a ridosso della corsia d'emergenza o anche al di là, quando occorre. In questo modo, gli squilibrati non possono affiancarmi né tagliarmi la strada, dovendo misurare la traiettoria del sorpasso con l'ingombro del veicolo che ho davanti; ed io, benché "troppo" vicino a quel veicolo, ho però la visuale libera a destra e godo di un'ampia via di fuga in caso di emergenza. Il trucco funziona. E penso che a 90 all'ora si possa fare. Voi che ne dite, brothers?
Arrivo a Senigallia senza troppi patemi, grazie anche a una specie di "sospensione dei fenomeni" prevista dal servizio meterologico proprio in corrispondenza del canale temporale infilato tra l'ora della partenza e quella dell'arrivo. Becco pioggia battente soltanto tra Terme Euganee e Occhiobello. Poi pioggerellina fino a Bologna. Poi piú niente.
Alla stazione di servizio di Terme Euganee faccio anche un incontro molto simpatico...
Canemitzo
E no!! é la seconda volta che ci molli cosí!! dicci di questo benedetto incontro!!
Scalco
:grrr:
caricabasso
Chissà cosa combina 'sto giramondo! 😃
Italo
... 🙂 io quello stratagemma l'ho usato con la vespa, quello del camion intendo... Certo le motivazioni erano diverse, ma sempre per un fine utile. Nel mio caso era molto più simile a quello in ambito ciclistico e in pratica facevo il "succhia ruota". Mi misi dietro ad una cisterna che teneva i 100 costanti (almeno al mio tachimetro) e la pedinai da Verona fin sotto i piedi del Appenino, poi in salita mi andò via e la vespa di più non ne aveva... Però standogli vicino riuscivo a tenere quel'andatura anche senza tutto il gas aperto e per una vespa è molto. Certo la vespa soffre molto il vento e in quel caso avere un tir davanti chissà forse avrebbe toccato anche 110.. 😃
WoL
Col cuore ero con te Neo, nella pratica son partito stamane con una pioggerellina leggera verso l'ufficio.
Nel pomeriggio, dopo il lavoro, sotto acqua scrosciante ho fatto due commissioni con l'antiacqua e godendomi la sensazione della pioggia sul casco...
Questa sera nello spogliatoio della palestra dopo aver sfacchinato per bene ed essermi fatto una bella doccia, un collega di sfacchinata – che sa che ho la moto – fa con aria di sfottò: «magnifica giornata per la moto!».
Io di rimando sorrido e gli rispondo indicando il mio casco sopra all'armadietto: «hai proprio ragione, io me la son goduta tutta, peccato solo per quegli automobilisti che con quattro gocce vanno in panico e non sanno più come si fa a guidare...» :cool:
:hammer:
Herzog
Ma che, è di nuovo partito?
Ma non era appena arrivato?
O forse ogni arrivo non è che il punto fermo di una nuova partenza?
E ora, Neo, dove sarà?
(per oggi ho finito i punti interrogativi)
AndreaZ
WoL wroteCol cuore ero con te Neo, nella pratica son partito stamane con una pioggerellina leggera verso l'ufficio.
Nel pomeriggio, dopo il lavoro, sotto acqua scrosciante ho fatto due commissioni con l'antiacqua e godendomi la sensazione della pioggia sul casco...
Questa sera nello spogliatoio della palestra dopo aver sfacchinato per bene ed essermi fatto una bella doccia, un collega di sfacchinata – che sa che ho la moto – fa con aria di sfottò: «magnifica giornata per la moto!».
Io di rimando sorrido e gli rispondo indicando il mio casco sopra all'armadietto: «hai proprio ragione, io me la son goduta tutta, peccato solo per quegli automobilisti che con quattro gocce vanno in panico e non sanno più come si fa a guidare...» :cool:
:hammer:
Io il casco ce l'ho abbastanza scoperto sul davanti e la sensazione dell'acqua sul casco, non la percepisco tanto quanto quella che percepisco in piena faccia..
Neophytus
Senigallia-Albinia
Eccomi, brothers. Sono alle porte di Gubbio. Il tempo di bere un cappuccino e fumare una siga, e proseguo per Bolsena.
Cos'è che avevo scritto l'altro ieri?... Quando viaggi in motocicletta non puoi programmare tutto. Oggi aggiungo la seguente postilla: quando hai una certa età, non puoi concederti certi stravizi. O rischi di rinamanere a piedi, se non di finire all'ospedale... Questo spiega il mio silenzio di ieri. Stasera, se arrivo sano e in gamba da Francisco e Valeria, vi racconto tutto 😉
WoL
Il mistero s'infittisce e il livello di suspense s'impenna! :doc:
AndreaZ
WoL wroteIl mistero s'infittisce e il livello di suspense s'impenna! :doc:
..la vedo dura impennare...
WoL
Ho detto la suspense non la moto!!! 😃
AndreaZ
WoL wroteHo detto la suspense non la moto!!! 😃
Ah ecco.. :lol:
wingio
Grande Neo.... :clap:
serpico
Attendiamo.....
Herzog
Abbi cura di te, Uliss.. cioé, Neo.
Qui si attendono i tuoi dispacci.
AndreaZ
ecco appunto gli stravizi...
Neophytus
Bolsena
Degli stravizi, piú tardi (forse dopo averne sperimentati di nuovi).
Ora mi trovo in una piazza ormai ben nota per recenti e fitte frequentazioni: quella della cittadina lacustre donde il titolo di questo aggiornamento.
Da Gubbio a qui si può proprio dire che abbia fatto una sveltezza; sicuramente favorito dalle strade scorrevoli e pressocché deserte. Fino a Terni si percorre una superstrada scorrevole e mossa, piacevolissima per la Bullet: una quarantina di km che si fanno tranquillamente a 110. Poi, il tratto che conduce all'Alto Lazio fiancheggiando il Lago di Corbara, è puro divertimento. O meglio, lo è quando non piove. L'anno scorso lo feci sotto il diluvio. Poi, sotto Manciano, fui quasi travolto da una specie di tsunami... Oggi il cielo è velato da nuvoloni alti, che schermano la luce del sole rendendo ideali le condizioni di guida. Che questo cielo mi assista fino ad Albinia 🙂
Canemitzo
Altro che il cielo ti deve assistere, se non ci dici chi hai incontrato alle terme euganee...
clelia
Ti leggo, Neo!!! Ti stai godendo la motina?