vecchiolupo
gattoarturo wroteRaccogli anche le briciole del tuo bel viaggio, ogni esperienza percettiva ed introspettiva ed almeno tu, Clelia, scrivici un bel racconto per la sezione "viaggi".
Il materiale c'è, l'immaginario pure, che altro? 🙂
Quando torni a casa riassumi ricordi,sensazioni,emozioni su carta,poi magari ce lo fai leggere.
clelia
Ed eccomi al mio bar nella piazza principale di Pachino, l'unica forse, perché io altre non ne ho viste. Il primo bar che al pomeriggio tardi è all'ombra. Il mio kindle che mi accompagna e accanto alle sigarette una bella birra fresca. La gente comincia a salutarmi, il barbiere all'angolo, di fronte al cui negozio il Grigio viene parcheggiato, il vecchio che staziona sempre al mio stesso bar (o meglio, io al suo) e non beve mai niente. Ieri ho tentato di vedere gli scavi di Eloro ma erano chiusi, allora sono andata alla Villa del Tellaro e poi alla spiaggia di Calamosche, ovviamente strapiena. E come faccio a lamentarmi? Ancora ero uno dei turisti che invadevano quel luogo, mi sono fatta un paio di bagni, due chiacchiere col panzuto signore romano seduto accanto a me con la sua compagna dall'aspetto polinesiano e il costume da bagno color oro e me ne sono andata. Oggi ho riprovato a andare a Eloro, questa volta con successo e sono rimasta a parlare un po' con la custode degli scavi, che poi era la stessa che ieri mi ha staccato il biglietto alla Villa del Tellaro. Mi ha raccontato degli incendi appiccati e della gente che a volte in primavera entra nel sito archeologico per raccogliere gli asparagi selvatici. Ho visto quel che resta della città greca, dei loro templi e del loro teatro e sono andata un poco controvoglia a Noto. Noto è molto bella, come lo sono Ragusa, Modica e Scicli, ma come le altre molto accecante, calda e barocca. Entro nelle chiese con un senso di pesantezza, poi mi rifugio nel posto meno turistico che riesco a individuare a mangiarmi un panino, ma fuggo presto dal bar e da Noto per rifugiarmi al mare. Me ne sono andata alla riserva di Vendicari, con la sua torre e la sua antica tonnara. Acqua splendida ma oggi la corrente ha portato a riva montagne di alghe, un effetto strano passarci in mezzo. Poi mi sono spostata sugli scogli, come consigliatomi da Serpico, e lì si stava meglio e soprattutto non c'era l'odore di zolfo che invece impregnava la spiaggia. Casa, doccia, birra con un leggero mal di trsta da probabile insolazione. Fra poco l'intrattenimento serale in piazza riprende e sul palchetto vedo montate scenografie da nave dei pirati. Mah...
gattoarturo
e.partesana wrotegattoarturo wroteRaccogli anche le briciole del tuo bel viaggio, ogni esperienza percettiva ed introspettiva ed almeno tu, Clelia, scrivici un bel racconto per la sezione "viaggi".
Il materiale c'è, l'immaginario pure, che altro? 🙂
E scrive anche molto bene la Piccola.
L'unico difetto è che non ha una Royal Enfield... 😃
Ezio.
Ha una Kawasaki, la perdono.
Continua a farci viaggiare Clelia.
Federico
vecchiolupo
Grazie Clelia continua così.
clelia
Bene, compagni. Dopo aver bighellonato tutta la mattina, all'una e mezza il Grigio e io siamo andati a Isola delle correnti a goderci il sole e il mare. Poi abbiamo pensato di andare a studiare la situazione spiagge a Portopalo e in mezzo al paese mi accorgo di avere il ginocchio sinistro fradicio di benzina. Ancora in corsa guardo e mi rendo conto: è saltata la saldatura che teneva chiuso il buco del serbatoio. Faccio ancora un paio di km e mi fermo per chiudere con il nastro americano per arrivare almeno a Pachino, passo lo straccio per asciugare il serbatoio ma peggioro la situazione. Non ho potuto fare altro che chiamare il carro attrezzi. Nel frattempo avevo sdraiato la moto di lato per un secondo tentativo di asciugatura e nastro senza esito, per cui quando il carro attrezzi è arrivato e abbiamo rimesso in piedi la moto, ci sono stati questi simpatici e imbarazzanti 20 minuti di attesa che il Grigio la facesse tutta lí in mezzo alla strada. E meno male che era solo a un quarto di serbatoio... Poverino, si è vergognato molto. In ogni caso, ora il Grigio dorme in deposito e domani lo porteranno da un meccanico, sperando che ci sia qualcuno in grado di saldarlo di nuovo, altrimenti, chi lo sa... Cercherò di tenervi aggiornati domani. Ma non preoccupatevi, Ezio mi ha fatto fare un po' di training autogeno e sono pronta a cambiare i piani e Armando è già pronto a venirci a prendere tutti e due con il furgone e portarci a Palermo nel caso a Pachino il problema non si possa risolvere. Meno male che in piazza questa sera c'è il microfono aperto ad allietarmi...
serpico
O peccato! Dai che il grigio torna in se... almeno uno o due giorni e sarai in sella. Dai pensiamo al nuovo divenire....Dove vuoi andare dopo? Sali per la costa Jonica o tagli per il centro della Sicilia? Se sali per la costa Jonica passerai per i miei posti. .e allora devo dscriverti dove passare 🙂
Canemitzo
Coraggio Clelia, il Grigio si ripara in fretta e tu sei comunque ancora in vacanza 😉
wingio
Tranquilla Clelia non ti demoralizzare 😉
Italo
Domani è Lunedì e vedrai si risolve.
Certo che se armando non avesse dato via così in fretta la sua magari ci si poteva meter su il serbatoio della sua..
clelia
Italo wroteDomani è Lunedì e vedrai si risolve.
Certo che se armando non avesse dato via così in fretta la sua magari ci si poteva meter su il serbatoio della sua..
E che se ne faceva il Grigio del serbatoio di una RE?!? Il Grigio vuole il suo serbatoio...
Neophytus
Non ti abbattere Clelia, è un fastidio, ma non una cosa grave. E per fortuna domani è giorno lavorativo (non per te 😉 )
wapa56
Attenzione che saldare un serbatoio può essete pericoloso anche se vuoto.
Italo
Bhe sarebbe il primo Grigio "bulletizzato"
😛
Se poi è a carburatori allora la metamorfosi sarebbe un bel esperimento :rolleyes:
serpico
Sì prima bisogna lavarlo per bene con acqua e fare andare via tutti i vapori.
Clelia come è andata? Risolto?
clelia
Al momento sono davanti al Grigio riparato a controllare che il rattoppo tenga. Dopo scrivo bene.
wingio
Bene..... fidati dei Siciliani che son bravi 🙂
clelia
Sono a Ortigia, Siracusa. Ieri non ho scritto, nonostante il Grigio mi fosse stato restituito rattoppato, sono stata in ansia fino a stamattina quando ho verificato che no, non c'era una pozza di benzina sotto alla moto. Ho preso e alle nove e mezza sono partita verso Avola. Non sono andata subito in centro però, prima sono andata a cercare la vecchia tonnara, dato che non sono riuscita ad andare a vedere quella di Portopalo (in realtà non mi ricordo se ci sia) a causa del guasto. Della tonnara di Avola non resta un granché ma quando sono arrivata mi è sembrato di entrare in una cartolina di cinquant'anni fa. Non so se fosse la luce o il pescatore che sistemava le lenze o ancora come la gente stesse in riva al mare o che altro. Ho bevuto un caffè e ho osservato quello strano panorama e quei colori sbiaditi. Poi sono andata a Avola che è molto meno bella delle altre città che ho visitato nei giorni scorso o forse solo molto meno appariscente, fatto sta che ero a mio agio. Forse perché in giro non c'era nessuno e faceva un caldo afoso di quelli che ti fan venire la nausea e lo so che è strano, ma nonostante il malessere fisico non mi sono sentita respinta dalla città. Dopo pranzo è sceso un nuvolone basso basso e la calura è peggiorata e sono partita in direzione Siracusa, Isola di Ortigia per la precisione, da dove ora vi scrivo. Il Grigio sta bene e rimarrà a riposare nel garage di via del teatro al 12 per due giorni e due notti mentre io camminerò su e giù per la città, tra teatri greci, arene romane, chiese bizantine con decorazioni barocche costruite sopra templi, quadri di Antonello da Messina e Caravaggio, mare, vento e sale. Siracusa per ora vince. È morbida e accogliente e piena di storia. E per la prima volta da quando sono partita dormo in una casa dove c'è altra gente, con cui posso scambiare due parole a cena o la mattina. Oggi, per la prima volta da quando sono partita, ho riflettuto sul numero di notti che ancora mancano prima di salire sul traghetto che mi riporterà verso casa. Non riesco a capire se mi piaccia o meno che il viaggio sia quasi arrivato al termine.
Canemitzo
clelia wrote Non riesco a capire se mi piaccia o meno che il viaggio sia quasi arrivato al termine.
Un viaggio in solitaria, attraverso la storia e la natura, é viaggio di studio, di introspezione. Non può che suscitare questo sentimento. Sei molto coraggiosa e credo che tornata a Milano, forse ti mancherai un pò :beer:
serpico
Buona visita di Siracusa. .. è un bel minestrone di epoche e storie.. hai tanto da scoprire e vedere. Sono contento per il Grigio.
Fra due giorni ripartirai.. passerai per Catania? Lì il bianco accecante darà il posto al nero e alla fuligine tanto da sembrare sempre sporca (un po' lo è. .ma come tutte le città 😛 ).
Dalla strada che ti porterà su inizierai a scorgere l'Etna da lontano. .. a Muntagna.
Buon tutto.