Greyhound....

AndreaZ · 2015-03-04T22:15:58+00:00

Ciao a tutti i Royals. A furor di popolo e date le spontanee richieste, mi accingo a scrivere alcune righe per fare informazione, per divulgare il più possib...

AndreaZ

Dunque..allora..
ho letto con interesse le varie riflessioni di ogniuno, avete scritto un bel po, io ero rimasto all'intervento di Slow, intervento al quale mi sono sempre promesso di rispondere, non tanto per continuare a giocare a rimpiattino ma semplicemente per dare un parere su diversi argomenti che ha toccato, poi a seguire risponderò agli altri..bene, iniziamo da Slow...

Slowhand ha scritto:
Chiariamo che io apprezzo moltissimo l'impegno di Andrea per salvare la vita e, quando si può, eliminare le sofferenze dei greyhounds. Come lui, in altri ambiti, tante persone meritevoli si impegnano per ridurre il "tasso di crudeltà" che flagella questo mondo.
Non farò del "benaltrismo", come purtroppo capita spesso, dicendo che "ci sono cose più importanti" o che "allora i bambini", e così via. Sono discorsi senza senso, ognuno ha le sue priorità, e se si fa del bene va bene tutto.
Solo che eviterei le confusioni con la catena alimentare. L'uomo, checchè si cerchi di convincersi del contrario, è un essere onnivoro. Mangia carne, ed è naturale e normale che lo faccia. Prima gli animali li cacciava e li uccideva con le reti e con la lancia, adesso li alleva e li uccide in altri modi. Ma li mangia, e questo è normale. Proprio ieri si diceva che la morte è una cosa normale, e non bisogna averne paura: ecco, lo è anche quella degli animali che entrano nella nostra catena alimentare. Se il leone non si sente in colpa per essersi alzato presto a cacciare la gazzella, non vedo perchè devo sentirmi in colpa io quando arrostisco una braciola o mi gusto un carpaccio. Fa parte dell'equilibrio del mondo e del cerchio della vita. Qui a Roma c'è un modo di dire molto diffuso, che rappresenta benissimo il concetto: chi muore è "andato a ffa' terra pe' ceci". Ci consumeremo in materiale organico, che a sua volta darà origine a nuova vita: nessuno si sentirà in colpa per questo, e l'animale che io mangerò stasera a cena non si è certo pentito di essersi nutrito di quello che è stato mio nonno.
E' crudele questo? No, la necessità non è crudele, e il mondo funziona (sia per caso o sia per scelta, non ha importanza) grazie allo scambio e al soddisfacimento di queste necessità.
E' crudele infliggere maltrattamenti non necessari, uccidere per il gusto di farlo, trattare gli animali come giocattoli da buttare.
Animali di serie A e serie B non esistono: esistono costumi e abitudini alimentari, non mangiamo i cani perché li trattiamo come compagni, e la loro carne -per motivi psicologici- non ci attira; ma se fossimo digiuni, e non avessimo altro, mangeremmo anche quelli, come è già successo (mangeremmo anche carne umana, se necessario). Esistono posti in cui non mangiano il coniglio e posti in cui il cane è prelibato, popoli che non mangiano bovini o suini e popoli che divorano insetti come noi i cioccolatini. Le abitudini alimentari sono sociologia, non biologia.

Bene, scritta così la maggioranza delle persone non possono fare altro che condividere lo scritto, che l'uomo è onnivoro, che usava l'arco e le frecce, che un leone non si pone il problema che sta uccidendo una gazzella che ha i piccoli che rimangono orfani, la uccide e basta ecc. ecc.
Tutto vero..
Ma solo perchè è opinione comune, tutto vero perchè è un luogo comune, tutto vero perchè è "un difetto" dell'essere umano che ha interesse a pensarla così.
Ma non è così in verità.
Mi spiego, che l'uomo sia onnivoro è risaputo, ciò significa che può mangiare di tutto, sia verdure che carne, che sia onnivoro significa che può e non che deve mangiare di tutto, dal punto di vista alimentare sappiamo bene tutti che non è assolutamente necessario alimentarsi con la carne per avere una alimentazione equilibrata e sana, ma non sto scrivendo per elogiare il veganesimo, non è questo che mi interessa.

Un termine che Slow che ha menzionato a più riprese nel suo scritto è "è normale", a mio parere non è corretto.
Slow ha fatto un ragionamento che fila, ma ha mescolato diverse situazioni, un leone non si sente in colpa perchè risponde a bisogni ed a comportamenti istintivi e ancestrali in fatto di procurarsi il cibo, da millenni ha fatto sempre così, non si è evoluto, è l'unico modo che ha per procurarsi il cibo per vivere, ed è normale, quello che non è normale è il senso di dominio dell'uomo(per riportare ad un esempio che fece Fede temo fa) ed è proprio questo il punto, l'uomo ha da sempre soggiogato la natura dando sempre e comunque delle giustificazioni per le proprie nefandezze, l'uomo parte dal presupposto che un manzo, un maiale, una gallina siano stati creati per servirlo, l'uomo dice "eh, siamo miliardi a questo mondo, devo fare allevamenti intensivi per poter avere la carne per sfamare la popolazione", ma chi l'ha detto che deve essere così!
Il problema è l'uomo che sfrutta e abusa della natura per il proprio interesse a tal punto che è opinione comune che sia normale uccidere migliaia di animali ogni giorno, che sia normale alimentarli e gonfiarli a dismisura per avere la carne piena zeppa di roba chimica che la gente si mangia.
Ma non è così.
Il leone non si sente in colpa perchè uccide per sfamarsi, l'uomo invece dovrebbe sentirsi in colpa perchè uccide inutilmente, solo per il suo interesse, non per necessità.
E' facile parlare quando si è dalla parte del manico.
Gli animali non sono stati creati per servire l'uomo ma per vivere con esso, non è normale ammazzare migliaia di agnelli per una stupida insulsa tradizione pasquale, come si può santificare una resurrezione alla vita uccidendo? Ma che senso ha?
Non è normale ammazzare migliaia di polli, migliaia di manzi, mucche e tutto il resto, no, non è normale perchè oggi non è necessario farlo per vivere, ma siccome si vuole la fettina di Chianina, la costata di Angus, il filetto, il sottofiletto e tutto il resto, si ammazza senza rispetto per la vita.
E invece gli animali si dovrebbero difendere.
Molti me lo chiedono, perchè ti dai tanto da fare per degli animali, per dei cani?
La risposta è semplice.
Perchè sono degli esseri indifesi, un essere umano può muoversi e provvedere a se stesso liberamente, un animale no, se uno ha sete si prende un biccher d'acqua, un animale no, se qualcuno vuole farti del male puoi brandire un oggetto e difenderti, un animale no e mi fermo con gli esempi altrimenti entrerei nella parte più vergognosa dell'essere umano.
Ma oramai è così scontato trovare la fettina di carne nel banco frigo che non ci si pensa mai alla sofferenza, alla morte, tanto ci pensa qualcun'altro a farli fuori, eppoi si sa, la grigliata di carne è buona, legata alla convivialità, alla festa, allo stare insieme, e vuoi mettere il profumo di carne ai ferri?
Ma io penso, se hai proprio così tanta voglia di carne ai ferri, perchè non ti togli la tua di costina dal torace e te la fai bbq invece di toglierla agli altri?
Facile parlare quando si ha il coltello dalla parte del manico.
In certe zone della cina è normale mangiare il cane, non è considerato un animale da affezione, ma è allo stesso livello di una gallina, a me fa schifo pure uccidere una gallina, siamo nel terzo millennio, dovremmo ricordarcelo più spesso.
Oramai è considerato normale quello che normale non è, e sopratutto ciò che si potrebbe evitare in termini di sofferenza inutile.

Mi è successo molte volte che delle persone mi abbiano preso in giro in modo più o meno evidente per le mie scelte, come se sbattersi per dei cani fosse inutile e stupido, o perchè non si ha niente di meglio da fare o non si hanno problemi, oramai ci sono abituato, ma è una situazione che molte altre persone che dedicano il loro tempo per difendere chi non può difendersi hanno presto o tardi incontrato, a tale proposito trascrivo alcune righe di una persona argentina mi pare con la quale sono in contatto per i Levrieri in quel paese, persona che spiega il suo stato d'animo per l'ipocrisia della gente, le righe sono tradotte in automatico dallo spagnolo per cui alcuni passaggi grammaticali sono un po così, ma credo si capisca lo stesso:

Marta Pastor
11 ore fa ·

Se spendi 1000 € in un viaggio, 300 su un iphone o 40 € per una cena è raro che qualcuno ti dica che quei soldi lo potevi destinato ai bambini poveri dell'Africa. Ma se ciambelle 6 € ad un'associazione in difesa degli animali non è strano che ricevi quel commento, e se fai parte del tuo tempo a collaborare e aiutare nella cura degli animali, si ottiene anche la stessa critica senza che chi la Fa si ferma a pensare quanto tempo potrebbe o dedica il agli aiuti umanitari.
Più di una volta ci è accaduto a molti difensori degli animali, che si avvicina qualcuno e ci chiede: " e perché non difendono i bambini che soffrono la fame?"
Sono davvero stanca di questo tipo di commenti.
Queste persone paragonano il rispetto per gli animali con il rispetto dell'essere umano, semplicemente perché sono vittime dei propri pregiudizi e di un sistema in base al quale ci si educa per sopravvalutare la vita umana e disprezzare gli animali. Sono così miopi che non concepiscono l'affetto e il rispetto verso un animale. Pensano che la vita di un essere umano vale più di quella di un altro animale ma non offrono alcun ragionamento logico o ammissibile che sostenga tale approccio.
La cosa più triste è che coloro che usano questo argomento, non lo fanno veramente perché vi preoccupate per i bambini che soffrono la fame, ma per giustificare la mancanza di sensibilità e la sua indifferenza per la sofferenza degli animali.
La verità è che ogni giorno possono scegliere tra salvare la vita di molti umani o non farlo, e scelgono di non farlo. Ci sono molte associazioni chiedendo 6 euro mensili per sostenere un bambino e salvargli la vita. Tutti i giorni hanno la possibilità di salvare tanti bambini. Invece preferiscono spenderli per una birra, uscire a cena... questo viene accettato come una cosa normale. Tuttavia, quando qualcuno chiede una considerazione equa per tutti gli animali, c'è chi si scandalizza. Mi chiedono di scegliere tra il bambino e il gatto, mentre loro hanno la possibilità di scegliere tra il bambino o la birra e tendono a scegliere la seconda cosa.
È assurdo pensare che stiamo tralasciando altri temi importanti per concentrarci sul problema del maltrattamento animale.
Si bloccherebbero le guerre mondiali se il piccolo gruppo animale smettesse di esserlo?
Si finirebbe la fame nel mondo se i difensori degli animali abbandonassero la sua lotta? Sarebbe finita la prostituzione infantile, la tratta degli schiavi, o il mondo del narcotraffico se smettessimo di insistere nel chiedere diritti per gli animali?
Così non stiamo cambiando un problema per un altro, quello che stiamo facendo è aggiungendo un problema, non stiamo risolvendo né dando nessuna alternativa al problema etico che pone maltrattare gli animali. Pertanto, la scelta di rispettare gli animali resta valida anche.
Che abbia altre ingiustizie e altri problemi nella società, non incide sulla questione che gli animali hanno bisogno di noi. Che abbia tante cose dannose nella società non incide imperativo morale che abbiamo verso gli animali in qualità di individui in grado di sentire.
Quindi, a coloro che tanto ci críticano vi invito a riflettere su questo.

Nella situazione specifica dei Levrieri, ho ormai deciso da tempo di darmi da fare, sicuramente per una questione di aiuto e di salvezza di queste creature, ma forse anche un po per scusarmi con loro per la immonda malvagità che l'essere umano ha nei loro confronti.
Non siete stati in certe zone della spagna.
Non li avete visti impiccati agli alberi e tirati giù esanimi.
Non li avete visti lottare per sopravvivere..e perdere la battaglia.
Non li avete visti fatti a pezzi e lanciati per strada per disprezzo.
Non vi siete imbragati e fatti calare nei pozzi per tirarli su moribondi.
Non li avete visti costretti, torturati, seviziati, sodomizzati.
Il senso di impotenza e di dolore che ti assale perchè non sei arrivato in tempo...
Come si può dire e pensare che sia normale...
Non avete visto

Sia chiaro che le mie riflessioni non vogliono in nessun modo offendere nessuno, si è liberi di pensarla come meglio si crede.
Gli animali hanno sentimenti ed emozioni esattamente come l'uomo, con la differenza che gli animali non hanno la sua cattiveria.
Si può sempre scegliere..
Dipende da noi.

AndreaZ

Cornadure wroteAndreaZ, per favore, potresti spiegarci come funziona il tuo volontariato?

Hai creato un'associazione?

Hai contatti con La Spagna?

Chi vuole adottare può vedere i Cani e scegliere o, più bello, essere scelto?

Hai un posto dove tieni i Cani?

Cosa bisogna fare e pagare per adottare un Cucciolo?

Dicci tutto quello che puoi.

MA SOPRATTUTTO, VISTO CHE ABBIAMO USATO TANTO LA TASTIERA E POCO IL PORTAFOGLIO, POSSIAMO RACCOGLIERE DEI SOLDI E INVIARTELI PER FAVORIRE IL TUO LAVORO?

Un abbraccio stretto AndreaZ mio e grazie per quello che stai facendo.

P.S.: bello leggere il Topic e commuoversi ma adesso diamo tutti una mano e mettiamo mano al portafoglio.

Allora:
Più precisamente ho creato un gruppo (Toodos Somos Galgos)che collabora con una associazione Onlus(SoS Levrieri), questo perchè al momento una collaborazione è meno dispendiosa in diversi termini rispetto alla creazione di una associazione che è invece molto più complessa e magari un giorno spiego la differenza.

Si, oltre alla collaborazione con questa associazione, conosco un bel po di gente che ha dei rifugi(detti rifugi minori) in spagna, ma anche in Argentina, Bolivia, Chile e tutti gli altri paesi di discendenza latinoamericana dove queste "attività" insistono e persistono.
Ovviamente a parte i paesi del nord Europa,, Australia, America, Cina, ma in questo casi si parla di Greyhound non di Galgo.

Chi vuole adottare:
Ci sono differenti scuole di pensiero a riguardo, c'è chi non da la possibilità di "vedere" un Levriero, l'aspirante adottante deve lasciare che sia l'associazione a decidere quale sia la creatura più adatta, altre associazioni invece puntano sull'aspetto visivo, in tutti e due i casi ci sono degli aspetti positivi e altri negativi, per rispondere alla tua domanda però, si, le creature in cerca di adozione sono visibili sul sito dell'associazione, dove ci sono foto, descrizioni , profili caratteriali delle creature( è successo che oltre all'aspetto informativo, io mi occupi anche dei profili caratteriali effettuando dei test che danno dei risultati che poi si trascrivono nella descrizione della creatura, profilo caratteriale che grossomodo emerge dopo i vari test che gli faccio, poi seguo i preaffidi, cioè di andare nella famiglia che ha fatto richiesta di adozione e valutare l'idoneità o meno all'adozione.

Dipende cosa intendi per "posto per i cani", io ho i miei levrieri, ma spesso tengo altri in stallo che per vari motivi non possono stare per un certo tempo con il proprio adottante, succede che un adottante deve assentarsi e viaggiare in aereo e non può portare con se la creatura e non ha nessuno a cui affidarla, portarla in un canile o in una pensione per cani non è il caso, non tanto per l'aspetto economico, cioè al salasso che ti costerebbe dato che le cifre di una pensione/rifugio o equipollente struttura in italia viaggia dai 30 ai 60/70 euro al gg., quanto al fatto che si deve avere esperienza di Levrieri per tenerli, sapere com'è un Levriero, pensare, agire, porti come un Levriero, conoscerne i segni comportamentali, leggere il linguaggio del suo corpo, insomma dipende da un sacco di cose.
Se per "posto per i cani" invece intendi un luogo dove possa stare finchè non se lo porta via l'adottante, la risposta è no, mi spiego, in genere le creature arrivano in Italia che hanno già la famiglia che li aspetta, per cui, viene organizzato un arrivo(ne ho uno sabato prossimo 18 Febbraio di Grey dall'Irlanda), dove viene consegnata la creatura alla nuova famiglia.

Per info sulle adozioni, semplicemente ci si collega al sito dell'associazione, si guardano i profili dei Grey e dei Galgo da adottare( che cambiano sempre ovviamente) e se poi si incontra lo sguardo di una creatura che ti rapisce il cuore, si compila il modulo di richiesta informazioni, si viene poi contattati dall'associazione e si concorda un incontro con un'incaricato che ha il compito di fare il preaffido come spiegato prima, dopodichè se la cosa è andata a buon fine iniziano le procedure per far arrivare la creatura in italia, viene sterilizzata, chippata, vaccinata e corredata di passaporto europeo, dopodichè come già scritto, si organizza il viaggio utilizzando furgoni adibiti a trasporto animali vivi, furgoni coibentati, climatizzati e attrezzati per far viaggiare le creature nel miglior modo possibile, ogni due ore sosta per qualche minuto per far camminare le creature, farle bere e magari andare alla toilette, fino all'arrivo in italia, verifica e convalida dei documenti e poi inizio dell'evento di consegna con il simbolico "passaggio di guinzaglio" dalle mani del referente dell'associazione alla nuova famiglia che da quel momento in poi avrà il dovere e la responsabilità della serenità e del percorso di ritorno alla vita della creatura.
Molte volte in rifugio arrivano le fattrici, cioè le creature che sono state sempre e solo adibite alla procreazione e spesso sono in stato interessante e finiscono la gestazione in rifugio, ed ecco che si riempiono di cuccioli.

Per il costo, in realtà è un forfait a sostegno delle spese più che un prezzo di vendita(nessuno vende niente a nessuno sia chiaro), considera che una vaccinazione completa secondo legislazione europea si aggira intorno alle 70 euro, una sterilizzazione sugli 80 euro ma forse di più, microchip circa 35/40 euro, passaporto 25/30 euro, poi considera che se la creatura è sana e tutta okay è un discorso, ma se arriva in rifugio con le zampe fratturate o il bacino scomposto e bisognosa di cure è un altro paio di maniche, considera analisi, esami, radiografie , tac ecc. ecc., ma mica il contributo a sostegno delle spese aumenta..
Trasporto dalla Spagna o Irlanda (non so quanto di preciso ma ha costi folli)
E la convalida presso la Asl veterinaria in italia, che mica te la fanno a gratis...

Comunque , tutte queste ad altre informazione si trovano nei vari sottomenù del sito dell'associazione, anzi sicuramente troverete informazioni maggiori e più chiare di quelle che ho dato io.

Cornadure

Mi trovo spesso spesso fuori dall'Italia e non sono in condizione di adottare.

Grazie per le belle e inutili parole.

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Ti ho mandato una mail non ho avuto risposta.

Ti prego di farmi avere il tuo numero di cellulare per poterti sentire anche tramite whatsapp e stabilire come posso darti una mano.

Grazie AndeaZ.

E buon appetito a tutti.

Slowhand

Grazie, Andrea, per aver trovato il tempo di rispondere. Fino a quando si resta nei termini del confronto civile e argomentato, è sempre un piacere leggere opinioni e idee diverse da quelle che ci siamo costruiti.

Non ho intenzione di rispondere "per punti", non avrebbe senso e diventerebbe solo una polemica che -appunto- sarebbe in contrasto con il tono che questo bellissimo thread ha tenuto fino a ora. Mi permetto di citare solo un passo perché è, per ciò che intendo dire, fondamentale:

AndreaZ wrote Slow ha fatto un ragionamento che fila, ma ha mescolato diverse situazioni, un leone non si sente in colpa perchè risponde a bisogni ed a comportamenti istintivi e ancestrali in fatto di procurarsi il cibo, da millenni ha fatto sempre così, non si è evoluto, è l'unico modo che ha per procurarsi il cibo per vivere, ed è normale, quello che non è normale è il senso di dominio dell'uomo(per riportare ad un esempio che fece Fede temo fa) ed è proprio questo il punto, l'uomo ha da sempre soggiogato la natura dando sempre e comunque delle giustificazioni per le proprie nefandezze, l'uomo parte dal presupposto che un manzo, un maiale, una gallina siano stati creati per servirlo, l'uomo dice "eh, siamo miliardi a questo mondo, devo fare allevamenti intensivi per poter avere la carne per sfamare la popolazione", ma chi l'ha detto che deve essere così!
Il problema è l'uomo che sfrutta e abusa della natura per il proprio interesse a tal punto che è opinione comune che sia normale uccidere migliaia di animali ogni giorno, che sia normale alimentarli e gonfiarli a dismisura per avere la carne piena zeppa di roba chimica che la gente si mangia.
Ma non è così.
Il leone non si sente in colpa perchè uccide per sfamarsi, l'uomo invece dovrebbe sentirsi in colpa perchè uccide inutilmente, solo per il suo interesse, non per necessità.
.... ...ma siccome si vuole la fettina di Chianina, la costata di Angus, il filetto, il sottofiletto e tutto il resto, si ammazza senza rispetto per la vita.
E invece gli animali si dovrebbero difendere.

La questione, qui, investe un dilemma che cerca soluzione da tempo, e teste molto più profonde e pensanti delle nostre non hanno ancora trovato una risposta. Che il mondo fosse "antropocentrico", che cioè tutto fosse "organizzato" per permettere all'uomo di vivere al meglio possibile, è un concetto che per secoli è stato dato per scontato e condiviso; dai primi del '900 è sorto qualche dubbio, e oggi si ha la tendenza a non darlo più come un presupposto accertato, e le stesse "verità" scientifiche delle quali possiamo dire di essere in possesso ci aiutano fino a un certo punto.
Però.
A un certo punto tu dici che il leone "non si è evoluto", e noi si. E proprio per questa evoluzione dovremmo essere capaci di comprendere le sofferenze dell'animale e superare questo stadio di "necessità" -che a questo punto sarebbe solo presunta- che ci porta a volerci alimentare con la carne.
Ora, questo stesso argomento in verità può essere rovesciato: la "superiorità" dell'uomo, che consente al medesimo di "dominare" la terra e i suoi abitanti, è frutto proprio di quella stessa evoluzione. Non è un atteggiamento psicologico innato: un leone, in un confronto "naturale", ci è superiore e ci uccide. Può farlo anche un cane, una scimmia, e perfino un maiale. Uccidere un toro o una mucca a mani nude è praticamente impossibile. E infatti l'uomo sa -questo si, per via ancestrale- che certi animali sono da temere, e non a caso spesso ne ha fatto simboli di forza, coraggio, potere. E' solo grazie all'evoluzione (qualsiasi cosa essa sia, i dubbi sono tanti e le certezze davvero poche) che ci siamo conquistati la possibilità di "soggiogare" gli animali alle nostre necessità (vere o presunte).
Sono d'accordo -e l'ho scritto- che infliggere sofferenze inutili sia mostruoso e crudele, e che certe forme di sfruttamento (anche alimentare, come dici tu) siano vergognose, e da bandire. Ma se si parla di "rispetto per la vita", beh, allora devo osservare che l'uomo non rispetta neanche la vita dei propri simili. Ma, a parte questo, dovremmo allora interrogarci anche sul nostro cibarci di piante, perché anche quella è "vita", ed è anzi la forma di vita che mantiene "vivo" il pianeta. Non è che siccome le piante non hanno gli occhioni dolci la loro "vita" vale di meno; se "vita" è, anche quella merita rispetto. Sappiamo che un cane è "senziente", e giustamente ci preoccupiamo di non infliggergli dolori gratuiti, arbitrariamente finalizzati al solo nostro piacere; ma sappiamo che anche le piante hanno organismi ricettivi, che sono sensibili a certe condizioni e mutamenti; e allora, che vogliamo fare?
Io continuo a ritenere che l'allevamento (e, dove necessario, la caccia) di animali a scopo alimentare sia un traguardo di civiltà. Come ogni attività dell'uomo, anche questa deve essere svolta nel rispetto dell'equilibrio del pianeta in cui viviamo, con la consapevolezza che possiamo servircene per ciò che ci serve ma non abusarne per il solo gusto di farlo (e per la brama di guadagno...).

Volevo poi sottolineare un altro punto delle cose che hai scritto, e non per criticarlo, ma per ribadirlo:

AndreaZ wrote Se spendi 1000 € in un viaggio, 300 su un iphone o 40 € per una cena è raro che qualcuno ti dica che quei soldi lo potevi destinato ai bambini poveri dell'Africa. Ma se ciambelle 6 € ad un'associazione in difesa degli animali non è strano che ricevi quel commento, e se fai parte del tuo tempo a collaborare e aiutare nella cura degli animali, si ottiene anche la stessa critica senza che chi la Fa si ferma a pensare quanto tempo potrebbe o dedica il agli aiuti umanitari.
Più di una volta ci è accaduto a molti difensori degli animali, che si avvicina qualcuno e ci chiede: " e perché non difendono i bambini che soffrono la fame?"
Sono davvero stanca di questo tipo di commenti.
Queste persone paragonano il rispetto per gli animali con il rispetto dell'essere umano, semplicemente perché sono vittime dei propri pregiudizi e di un sistema in base al quale ci si educa per sopravvalutare la vita umana e disprezzare gli animali. Sono così miopi che non concepiscono l'affetto e il rispetto verso un animale. Pensano che la vita di un essere umano vale più di quella di un altro animale ma non offrono alcun ragionamento logico o ammissibile che sostenga tale approccio.
La cosa più triste è che coloro che usano questo argomento, non lo fanno veramente perché vi preoccupate per i bambini che soffrono la fame, ma per giustificare la mancanza di sensibilità e la sua indifferenza per la sofferenza degli animali.
La verità è che ogni giorno possono scegliere tra salvare la vita di molti umani o non farlo, e scelgono di non farlo. Ci sono molte associazioni chiedendo 6 euro mensili per sostenere un bambino e salvargli la vita. Tutti i giorni hanno la possibilità di salvare tanti bambini. Invece preferiscono spenderli per una birra, uscire a cena... questo viene accettato come una cosa normale. Tuttavia, quando qualcuno chiede una considerazione equa per tutti gli animali, c'è chi si scandalizza. Mi chiedono di scegliere tra il bambino e il gatto, mentre loro hanno la possibilità di scegliere tra il bambino o la birra e tendono a scegliere la seconda cosa.

Ecco, questo vorrei controfirmarlo.
Anche io penso che difendere un bambino sia più importante che difendere un cane. Ma i problemi del mondo sono tanti e tali, e la crudeltà così diffusa e -per certi versi- anestetizzata che reputo importante qualsiasi attività che, in qualsiasi modo, contribuisca a ridurla almeno un poco. E' tutto vero, siamo pieni di problemi, ma questo per molti diventa solo una scusa per non affrontarli. E io ammiro tutti coloro che, anche se mossi da idee diverse dalle mie, si adoperano per rendere questo mondo un po' più vivibile per tutti. Chi aiuta un cane costringe tutti a interrogarsi sul perché della violenza, della crudeltà, dello sfruttamento; e questo finisce per migliorare anche la vita dei bambini e di tutti coloro che soffrono; fare del bene non è mai inutile.

AndreaZ

Cornadure wroteMi trovo spesso spesso fuori dall'Italia e non sono in condizione di adottare.

Grazie per le belle e inutili parole.

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Ti ho mandato una mail non ho avuto risposta.

Ti prego di farmi avere il tuo numero di cellulare per poterti sentire anche tramite whatsapp e stabilire come posso darti una mano.

Grazie AndeaZ.

E buon appetito a tutti.

email??
Mai arrivato nulla Armà

AndreaZ

Slowhand wroteGrazie, Andrea, per aver trovato il tempo di rispondere. Fino a quando si resta nei termini del confronto civile e argomentato, è sempre un piacere leggere opinioni e idee diverse da quelle che ci siamo costruiti.

Non ho intenzione di rispondere "per punti", non avrebbe senso e diventerebbe solo una polemica che -appunto- sarebbe in contrasto con il tono che questo bellissimo thread ha tenuto fino a ora. Mi permetto di citare solo un passo perché è, per ciò che intendo dire, fondamentale:

AndreaZ wrote Slow ha fatto un ragionamento che fila, ma ha mescolato diverse situazioni, un leone non si sente in colpa perchè risponde a bisogni ed a comportamenti istintivi e ancestrali in fatto di procurarsi il cibo, da millenni ha fatto sempre così, non si è evoluto, è l'unico modo che ha per procurarsi il cibo per vivere, ed è normale, quello che non è normale è il senso di dominio dell'uomo(per riportare ad un esempio che fece Fede temo fa) ed è proprio questo il punto, l'uomo ha da sempre soggiogato la natura dando sempre e comunque delle giustificazioni per le proprie nefandezze, l'uomo parte dal presupposto che un manzo, un maiale, una gallina siano stati creati per servirlo, l'uomo dice "eh, siamo miliardi a questo mondo, devo fare allevamenti intensivi per poter avere la carne per sfamare la popolazione", ma chi l'ha detto che deve essere così!
Il problema è l'uomo che sfrutta e abusa della natura per il proprio interesse a tal punto che è opinione comune che sia normale uccidere migliaia di animali ogni giorno, che sia normale alimentarli e gonfiarli a dismisura per avere la carne piena zeppa di roba chimica che la gente si mangia.
Ma non è così.
Il leone non si sente in colpa perchè uccide per sfamarsi, l'uomo invece dovrebbe sentirsi in colpa perchè uccide inutilmente, solo per il suo interesse, non per necessità.
.... ...ma siccome si vuole la fettina di Chianina, la costata di Angus, il filetto, il sottofiletto e tutto il resto, si ammazza senza rispetto per la vita.
E invece gli animali si dovrebbero difendere.
La questione, qui, investe un dilemma che cerca soluzione da tempo, e teste molto più profonde e pensanti delle nostre non hanno ancora trovato una risposta. Che il mondo fosse "antropocentrico", che cioè tutto fosse "organizzato" per permettere all'uomo di vivere al meglio possibile, è un concetto che per secoli è stato dato per scontato e condiviso; dai primi del '900 è sorto qualche dubbio, e oggi si ha la tendenza a non darlo più come un presupposto accertato, e le stesse "verità" scientifiche delle quali possiamo dire di essere in possesso ci aiutano fino a un certo punto.
Però.
A un certo punto tu dici che il leone "non si è evoluto", e noi si. E proprio per questa evoluzione dovremmo essere capaci di comprendere le sofferenze dell'animale e superare questo stadio di "necessità" -che a questo punto sarebbe solo presunta- che ci porta a volerci alimentare con la carne.
Ora, questo stesso argomento in verità può essere rovesciato: la "superiorità" dell'uomo, che consente al medesimo di "dominare" la terra e i suoi abitanti, è frutto proprio di quella stessa evoluzione. Non è un atteggiamento psicologico innato: un leone, in un confronto "naturale", ci è superiore e ci uccide. Può farlo anche un cane, una scimmia, e perfino un maiale. Uccidere un toro o una mucca a mani nude è praticamente impossibile. E infatti l'uomo sa -questo si, per via ancestrale- che certi animali sono da temere, e non a caso spesso ne ha fatto simboli di forza, coraggio, potere. E' solo grazie all'evoluzione (qualsiasi cosa essa sia, i dubbi sono tanti e le certezze davvero poche) che ci siamo conquistati la possibilità di "soggiogare" gli animali alle nostre necessità (vere o presunte).
Sono d'accordo -e l'ho scritto- che infliggere sofferenze inutili sia mostruoso e crudele, e che certe forme di sfruttamento (anche alimentare, come dici tu) siano vergognose, e da bandire. Ma se si parla di "rispetto per la vita", beh, allora devo osservare che l'uomo non rispetta neanche la vita dei propri simili. Ma, a parte questo, dovremmo allora interrogarci anche sul nostro cibarci di piante, perché anche quella è "vita", ed è anzi la forma di vita che mantiene "vivo" il pianeta. Non è che siccome le piante non hanno gli occhioni dolci la loro "vita" vale di meno; se "vita" è, anche quella merita rispetto. Sappiamo che un cane è "senziente", e giustamente ci preoccupiamo di non infliggergli dolori gratuiti, arbitrariamente finalizzati al solo nostro piacere; ma sappiamo che anche le piante hanno organismi ricettivi, che sono sensibili a certe condizioni e mutamenti; e allora, che vogliamo fare?
Io continuo a ritenere che l'allevamento (e, dove necessario, la caccia) di animali a scopo alimentare sia un traguardo di civiltà. Come ogni attività dell'uomo, anche questa deve essere svolta nel rispetto dell'equilibrio del pianeta in cui viviamo, con la consapevolezza che possiamo servircene per ciò che ci serve ma non abusarne per il solo gusto di farlo (e per la brama di guadagno...).

Volevo poi sottolineare un altro punto delle cose che hai scritto, e non per criticarlo, ma per ribadirlo:

AndreaZ wrote Se spendi 1000 € in un viaggio, 300 su un iphone o 40 € per una cena è raro che qualcuno ti dica che quei soldi lo potevi destinato ai bambini poveri dell'Africa. Ma se ciambelle 6 € ad un'associazione in difesa degli animali non è strano che ricevi quel commento, e se fai parte del tuo tempo a collaborare e aiutare nella cura degli animali, si ottiene anche la stessa critica senza che chi la Fa si ferma a pensare quanto tempo potrebbe o dedica il agli aiuti umanitari.
Più di una volta ci è accaduto a molti difensori degli animali, che si avvicina qualcuno e ci chiede: " e perché non difendono i bambini che soffrono la fame?"
Sono davvero stanca di questo tipo di commenti.
Queste persone paragonano il rispetto per gli animali con il rispetto dell'essere umano, semplicemente perché sono vittime dei propri pregiudizi e di un sistema in base al quale ci si educa per sopravvalutare la vita umana e disprezzare gli animali. Sono così miopi che non concepiscono l'affetto e il rispetto verso un animale. Pensano che la vita di un essere umano vale più di quella di un altro animale ma non offrono alcun ragionamento logico o ammissibile che sostenga tale approccio.
La cosa più triste è che coloro che usano questo argomento, non lo fanno veramente perché vi preoccupate per i bambini che soffrono la fame, ma per giustificare la mancanza di sensibilità e la sua indifferenza per la sofferenza degli animali.
La verità è che ogni giorno possono scegliere tra salvare la vita di molti umani o non farlo, e scelgono di non farlo. Ci sono molte associazioni chiedendo 6 euro mensili per sostenere un bambino e salvargli la vita. Tutti i giorni hanno la possibilità di salvare tanti bambini. Invece preferiscono spenderli per una birra, uscire a cena... questo viene accettato come una cosa normale. Tuttavia, quando qualcuno chiede una considerazione equa per tutti gli animali, c'è chi si scandalizza. Mi chiedono di scegliere tra il bambino e il gatto, mentre loro hanno la possibilità di scegliere tra il bambino o la birra e tendono a scegliere la seconda cosa.
Ecco, questo vorrei controfirmarlo.
Anche io penso che difendere un bambino sia più importante che difendere un cane. Ma i problemi del mondo sono tanti e tali, e la crudeltà così diffusa e -per certi versi- anestetizzata che reputo importante qualsiasi attività che, in qualsiasi modo, contribuisca a ridurla almeno un poco. E' tutto vero, siamo pieni di problemi, ma questo per molti diventa solo una scusa per non affrontarli. E io ammiro tutti coloro che, anche se mossi da idee diverse dalle mie, si adoperano per rendere questo mondo un po' più vivibile per tutti. Chi aiuta un cane costringe tutti a interrogarsi sul perché della violenza, della crudeltà, dello sfruttamento; e questo finisce per migliorare anche la vita dei bambini e di tutti coloro che soffrono; fare del bene non è mai inutile.

potrà sembrarti strano ma per me salvare un bambino o un cane non fa differenza alcuna

Cornadure

Andrea mi mandi il tuo cellulare per messaggio privato

Grazie

Slowhand

AndreaZ wrotepotrà sembrarti strano ma per me salvare un bambino o un cane non fa differenza alcuna

No, guarda, lo capisco benissimo. Ognuno ha la sua "visione", e le sue priorità. E, come, ho scritto e confermo, lo apprezzo moltissimo, perché è un modo in cui si può fare del bene.

AndreaZ

😉

Cidrolin

AndreaZ wrote
Slowhand wroteGrazie, Andrea, per aver trovato il tempo di rispondere. Fino a quando si resta nei termini del confronto civile e argomentato, è sempre un piacere leggere opinioni e idee diverse da quelle che ci siamo costruiti.

Non ho intenzione di rispondere "per punti", non avrebbe senso e diventerebbe solo una polemica che -appunto- sarebbe in contrasto con il tono che questo bellissimo thread ha tenuto fino a ora. Mi permetto di citare solo un passo perché è, per ciò che intendo dire, fondamentale:

AndreaZ wrote Slow ha fatto un ragionamento che fila, ma ha mescolato diverse situazioni, un leone non si sente in colpa perchè risponde a bisogni ed a comportamenti istintivi e ancestrali in fatto di procurarsi il cibo, da millenni ha fatto sempre così, non si è evoluto, è l'unico modo che ha per procurarsi il cibo per vivere, ed è normale, quello che non è normale è il senso di dominio dell'uomo(per riportare ad un esempio che fece Fede temo fa) ed è proprio questo il punto, l'uomo ha da sempre soggiogato la natura dando sempre e comunque delle giustificazioni per le proprie nefandezze, l'uomo parte dal presupposto che un manzo, un maiale, una gallina siano stati creati per servirlo, l'uomo dice "eh, siamo miliardi a questo mondo, devo fare allevamenti intensivi per poter avere la carne per sfamare la popolazione", ma chi l'ha detto che deve essere così!
Il problema è l'uomo che sfrutta e abusa della natura per il proprio interesse a tal punto che è opinione comune che sia normale uccidere migliaia di animali ogni giorno, che sia normale alimentarli e gonfiarli a dismisura per avere la carne piena zeppa di roba chimica che la gente si mangia.
Ma non è così.
Il leone non si sente in colpa perchè uccide per sfamarsi, l'uomo invece dovrebbe sentirsi in colpa perchè uccide inutilmente, solo per il suo interesse, non per necessità.
.... ...ma siccome si vuole la fettina di Chianina, la costata di Angus, il filetto, il sottofiletto e tutto il resto, si ammazza senza rispetto per la vita.
E invece gli animali si dovrebbero difendere.
La questione, qui, investe un dilemma che cerca soluzione da tempo, e teste molto più profonde e pensanti delle nostre non hanno ancora trovato una risposta. Che il mondo fosse "antropocentrico", che cioè tutto fosse "organizzato" per permettere all'uomo di vivere al meglio possibile, è un concetto che per secoli è stato dato per scontato e condiviso; dai primi del '900 è sorto qualche dubbio, e oggi si ha la tendenza a non darlo più come un presupposto accertato, e le stesse "verità" scientifiche delle quali possiamo dire di essere in possesso ci aiutano fino a un certo punto.
Però.
A un certo punto tu dici che il leone "non si è evoluto", e noi si. E proprio per questa evoluzione dovremmo essere capaci di comprendere le sofferenze dell'animale e superare questo stadio di "necessità" -che a questo punto sarebbe solo presunta- che ci porta a volerci alimentare con la carne.
Ora, questo stesso argomento in verità può essere rovesciato: la "superiorità" dell'uomo, che consente al medesimo di "dominare" la terra e i suoi abitanti, è frutto proprio di quella stessa evoluzione. Non è un atteggiamento psicologico innato: un leone, in un confronto "naturale", ci è superiore e ci uccide. Può farlo anche un cane, una scimmia, e perfino un maiale. Uccidere un toro o una mucca a mani nude è praticamente impossibile. E infatti l'uomo sa -questo si, per via ancestrale- che certi animali sono da temere, e non a caso spesso ne ha fatto simboli di forza, coraggio, potere. E' solo grazie all'evoluzione (qualsiasi cosa essa sia, i dubbi sono tanti e le certezze davvero poche) che ci siamo conquistati la possibilità di "soggiogare" gli animali alle nostre necessità (vere o presunte).
Sono d'accordo -e l'ho scritto- che infliggere sofferenze inutili sia mostruoso e crudele, e che certe forme di sfruttamento (anche alimentare, come dici tu) siano vergognose, e da bandire. Ma se si parla di "rispetto per la vita", beh, allora devo osservare che l'uomo non rispetta neanche la vita dei propri simili. Ma, a parte questo, dovremmo allora interrogarci anche sul nostro cibarci di piante, perché anche quella è "vita", ed è anzi la forma di vita che mantiene "vivo" il pianeta. Non è che siccome le piante non hanno gli occhioni dolci la loro "vita" vale di meno; se "vita" è, anche quella merita rispetto. Sappiamo che un cane è "senziente", e giustamente ci preoccupiamo di non infliggergli dolori gratuiti, arbitrariamente finalizzati al solo nostro piacere; ma sappiamo che anche le piante hanno organismi ricettivi, che sono sensibili a certe condizioni e mutamenti; e allora, che vogliamo fare?
Io continuo a ritenere che l'allevamento (e, dove necessario, la caccia) di animali a scopo alimentare sia un traguardo di civiltà. Come ogni attività dell'uomo, anche questa deve essere svolta nel rispetto dell'equilibrio del pianeta in cui viviamo, con la consapevolezza che possiamo servircene per ciò che ci serve ma non abusarne per il solo gusto di farlo (e per la brama di guadagno...).

Volevo poi sottolineare un altro punto delle cose che hai scritto, e non per criticarlo, ma per ribadirlo:

AndreaZ wrote Se spendi 1000 € in un viaggio, 300 su un iphone o 40 € per una cena è raro che qualcuno ti dica che quei soldi lo potevi destinato ai bambini poveri dell'Africa. Ma se ciambelle 6 € ad un'associazione in difesa degli animali non è strano che ricevi quel commento, e se fai parte del tuo tempo a collaborare e aiutare nella cura degli animali, si ottiene anche la stessa critica senza che chi la Fa si ferma a pensare quanto tempo potrebbe o dedica il agli aiuti umanitari.
Più di una volta ci è accaduto a molti difensori degli animali, che si avvicina qualcuno e ci chiede: " e perché non difendono i bambini che soffrono la fame?"
Sono davvero stanca di questo tipo di commenti.
Queste persone paragonano il rispetto per gli animali con il rispetto dell'essere umano, semplicemente perché sono vittime dei propri pregiudizi e di un sistema in base al quale ci si educa per sopravvalutare la vita umana e disprezzare gli animali. Sono così miopi che non concepiscono l'affetto e il rispetto verso un animale. Pensano che la vita di un essere umano vale più di quella di un altro animale ma non offrono alcun ragionamento logico o ammissibile che sostenga tale approccio.
La cosa più triste è che coloro che usano questo argomento, non lo fanno veramente perché vi preoccupate per i bambini che soffrono la fame, ma per giustificare la mancanza di sensibilità e la sua indifferenza per la sofferenza degli animali.
La verità è che ogni giorno possono scegliere tra salvare la vita di molti umani o non farlo, e scelgono di non farlo. Ci sono molte associazioni chiedendo 6 euro mensili per sostenere un bambino e salvargli la vita. Tutti i giorni hanno la possibilità di salvare tanti bambini. Invece preferiscono spenderli per una birra, uscire a cena... questo viene accettato come una cosa normale. Tuttavia, quando qualcuno chiede una considerazione equa per tutti gli animali, c'è chi si scandalizza. Mi chiedono di scegliere tra il bambino e il gatto, mentre loro hanno la possibilità di scegliere tra il bambino o la birra e tendono a scegliere la seconda cosa.
Ecco, questo vorrei controfirmarlo.
Anche io penso che difendere un bambino sia più importante che difendere un cane. Ma i problemi del mondo sono tanti e tali, e la crudeltà così diffusa e -per certi versi- anestetizzata che reputo importante qualsiasi attività che, in qualsiasi modo, contribuisca a ridurla almeno un poco. E' tutto vero, siamo pieni di problemi, ma questo per molti diventa solo una scusa per non affrontarli. E io ammiro tutti coloro che, anche se mossi da idee diverse dalle mie, si adoperano per rendere questo mondo un po' più vivibile per tutti. Chi aiuta un cane costringe tutti a interrogarsi sul perché della violenza, della crudeltà, dello sfruttamento; e questo finisce per migliorare anche la vita dei bambini e di tutti coloro che soffrono; fare del bene non è mai inutile.

potrà sembrarti strano ma per me salvare un bambino o un cane non fa differenza alcuna

Andreaz, mi ha molto appassionato la tua iniziativa, la condivido. Io nel mio piccolo sono posseduto da una gatta scampata alla rottamazione perché davvero brutta, tanto quanto i suoi miserabili primi mesi di vita (è senza occhi e nonostante a noi piaccia fa un po senso a chi non la conosce). Ero al corrente della sitiazione dei galgos perché una cara amica ne ha adottato uno.
Non entro nel merito della diatriba alimentare perché è già stato detto molto e anche troppo. Però, molto educatamente, non posso condividere questa ultima affermazione, e mi sento di dovertelo dire.
Con sincera ammirazione per ciò che fai.
Mandi

AndreaZ

Cidrolin wrote
AndreaZ wrote
Slowhand wroteGrazie, Andrea, per aver trovato il tempo di rispondere. Fino a quando si resta nei termini del confronto civile e argomentato, è sempre un piacere leggere opinioni e idee diverse da quelle che ci siamo costruiti.

Non ho intenzione di rispondere "per punti", non avrebbe senso e diventerebbe solo una polemica che -appunto- sarebbe in contrasto con il tono che questo bellissimo thread ha tenuto fino a ora. Mi permetto di citare solo un passo perché è, per ciò che intendo dire, fondamentale:

La questione, qui, investe un dilemma che cerca soluzione da tempo, e teste molto più profonde e pensanti delle nostre non hanno ancora trovato una risposta. Che il mondo fosse "antropocentrico", che cioè tutto fosse "organizzato" per permettere all'uomo di vivere al meglio possibile, è un concetto che per secoli è stato dato per scontato e condiviso; dai primi del '900 è sorto qualche dubbio, e oggi si ha la tendenza a non darlo più come un presupposto accertato, e le stesse "verità" scientifiche delle quali possiamo dire di essere in possesso ci aiutano fino a un certo punto.
Però.
A un certo punto tu dici che il leone "non si è evoluto", e noi si. E proprio per questa evoluzione dovremmo essere capaci di comprendere le sofferenze dell'animale e superare questo stadio di "necessità" -che a questo punto sarebbe solo presunta- che ci porta a volerci alimentare con la carne.
Ora, questo stesso argomento in verità può essere rovesciato: la "superiorità" dell'uomo, che consente al medesimo di "dominare" la terra e i suoi abitanti, è frutto proprio di quella stessa evoluzione. Non è un atteggiamento psicologico innato: un leone, in un confronto "naturale", ci è superiore e ci uccide. Può farlo anche un cane, una scimmia, e perfino un maiale. Uccidere un toro o una mucca a mani nude è praticamente impossibile. E infatti l'uomo sa -questo si, per via ancestrale- che certi animali sono da temere, e non a caso spesso ne ha fatto simboli di forza, coraggio, potere. E' solo grazie all'evoluzione (qualsiasi cosa essa sia, i dubbi sono tanti e le certezze davvero poche) che ci siamo conquistati la possibilità di "soggiogare" gli animali alle nostre necessità (vere o presunte).
Sono d'accordo -e l'ho scritto- che infliggere sofferenze inutili sia mostruoso e crudele, e che certe forme di sfruttamento (anche alimentare, come dici tu) siano vergognose, e da bandire. Ma se si parla di "rispetto per la vita", beh, allora devo osservare che l'uomo non rispetta neanche la vita dei propri simili. Ma, a parte questo, dovremmo allora interrogarci anche sul nostro cibarci di piante, perché anche quella è "vita", ed è anzi la forma di vita che mantiene "vivo" il pianeta. Non è che siccome le piante non hanno gli occhioni dolci la loro "vita" vale di meno; se "vita" è, anche quella merita rispetto. Sappiamo che un cane è "senziente", e giustamente ci preoccupiamo di non infliggergli dolori gratuiti, arbitrariamente finalizzati al solo nostro piacere; ma sappiamo che anche le piante hanno organismi ricettivi, che sono sensibili a certe condizioni e mutamenti; e allora, che vogliamo fare?
Io continuo a ritenere che l'allevamento (e, dove necessario, la caccia) di animali a scopo alimentare sia un traguardo di civiltà. Come ogni attività dell'uomo, anche questa deve essere svolta nel rispetto dell'equilibrio del pianeta in cui viviamo, con la consapevolezza che possiamo servircene per ciò che ci serve ma non abusarne per il solo gusto di farlo (e per la brama di guadagno...).

Volevo poi sottolineare un altro punto delle cose che hai scritto, e non per criticarlo, ma per ribadirlo:

Ecco, questo vorrei controfirmarlo.
Anche io penso che difendere un bambino sia più importante che difendere un cane. Ma i problemi del mondo sono tanti e tali, e la crudeltà così diffusa e -per certi versi- anestetizzata che reputo importante qualsiasi attività che, in qualsiasi modo, contribuisca a ridurla almeno un poco. E' tutto vero, siamo pieni di problemi, ma questo per molti diventa solo una scusa per non affrontarli. E io ammiro tutti coloro che, anche se mossi da idee diverse dalle mie, si adoperano per rendere questo mondo un po' più vivibile per tutti. Chi aiuta un cane costringe tutti a interrogarsi sul perché della violenza, della crudeltà, dello sfruttamento; e questo finisce per migliorare anche la vita dei bambini e di tutti coloro che soffrono; fare del bene non è mai inutile.

potrà sembrarti strano ma per me salvare un bambino o un cane non fa differenza alcuna
Andreaz, mi ha molto appassionato la tua iniziativa, la condivido. Io nel mio piccolo sono posseduto da una gatta scampata alla rottamazione perché davvero brutta, tanto quanto i suoi miserabili primi mesi di vita (è senza occhi e nonostante a noi piaccia fa un po senso a chi non la conosce). Ero al corrente della sitiazione dei galgos perché una cara amica ne ha adottato uno.
Non entro nel merito della diatriba alimentare perché è già stato detto molto e anche troppo. Però, molto educatamente, non posso condividere questa ultima affermazione, e mi sento di dovertelo dire.
Con sincera ammirazione per ciò che fai.
Mandi

Va chiarito che il senso della mia affermazione sta nel fatto che tra salvezza di un bambino e di un cane, la differenza non è intesa tra dover scegliere tra uno è l'altro o del valore di una vita piuttosto che l'altra, ma che non c'è differenza in quanto il rispetto, il valore, l'energia e l'adoperarsi per salvare qualcuno è la stessa, sia che ci si adoperi per un bambino dell'Africa sia per un cane in spagna, il punto non è il valore di un essere vivente di serie A o di serie B ma il rispetto della vita in se.
Esistono persone a questo mondo che rubano, uccidono e danno il peggio del peggio dell'essere umano, esistono poi persone che si battono per dare dignità alla gente, ai rifugiati, agli ammalati, ai bambini, agli animali, le associazioni non si contano, Save the Children, Emergency, Greepeace, Sea Shepherd e tanti altri, se tutti parlassero e basta, se tutti tra decidere se salvare una vita o una birra scegliessero la birra riempiendosi poi la bocca di canoniche ovvietà, non si andrebbe da nessuna parte.
Credo sia opportuno tralasciare tutte le sfumature di questo complesso argomento, quel che conta nei punti di incontro come questo forum è il dialogo e lo scambio di idee, opinioni, esperienze, senza titolo di prevaricazione gli uni verso gli altri, è innegabile che nei nostri pensieri, nelle nostre opinioni e convinzioni l'aspetto personale influenzi molto i nostro punto di vista e le nostre priorità, d'altra parte siamo tutti diversi a questo mondo, il senso di un forum è come detto un punto di incontro dove persone si scambiano idee, sensazioni, concetti, esperienze e via discorrendo, in nessun modo un forum deve creare divisioni, le opinioni differenti di ogniuno devono restare tali senza che questo crei disagio a nessuno.
Già il fatto che se sia discorso di questo argomento con persone che sono sparse in tutta italia è più che un grande risultato, la divulgazione, il parlarne a più persone è uno dei modi per far sapere quello che accade vicino a noi, perchè nonostante i canali di informazione moderni abbiano dato un grande contributo in termini di diffusione delle informazioni, molte sono ancora le persone che non sanno, altra cosa importante, forse la più importante di tutte è che parlandone si crea coscienza e da alle persone la possibilità di interrogarsi e di accorgersi che esistono altre creature a questo mondo che vanno rispettate, creare coscienza è la ricetta indispensabile per affinare la sensibilità e la concezione/creazione di un mondo migliore che passa anche attraverso piccoli gesti e piccole azioni, ciò che conta è creare coscienza per aver consapevolezza che un mondo migliore è possibile con il coraggio di non voltarsi dall'altra parte..mai..
Ed ora, continuiamo a parlar di moto...

Cornadure

http://www.google.it/search?site=&source=hp&ei=HEqkWLivD6uk6ATWqqR4&q=orsi+della+luna&oq=orsi+de&gs_l=mobile-gws-hp.1.0.0l5.3100.9331.0.11444.12.10.2.3.3.0.507.2631.0j1j8j5-1.10.0.voicev1e%2Cevd%3D1%2Ccfro%3D1.2..0...1.1j4.64.mobile-gws-hp..1.11.1783.3..41j0i131k1j0i10k1j0i30k1.U-Ww-o9R4qA

Ce ne sta tanta di roba in giro.

Gli Orsi della Luna per esempio.

I Cavalli del Palio.

Si potrebbero riempire intere pagine,

L'Essere Dis Umano riesce sempre a distinguersi per la sua crudeltà.

E adesso torniamo a parlar di Moto.

Cidrolin

Andreaz, non ti cito perché sennò viene la bibbia del mar morto, ho comunque ora inteso la tua posizione.
Non direi ora parliamo di moto, però, questo post è degli amici greyhound, e su questo tienici aggiornati!!
Anche su come sostenerti.
Mandi

serpico

Cidrolin wroteAndreaz, non ti cito perché sennò viene la bibbia del mar morto, ho comunque ora inteso la tua posizione.
Non direi ora parliamo di moto, però, questo post è degli amici greyhound, e su questo tienici aggiornati!!
Anche su come sostenerti.
Mandi

quoto

AndreaZ

Beh, sabato ho un arrivo di Grey, di cui sei o sette sono in cerca di famiglia, solitamente arrivano che già hanno chi li aspetta, ma stavolta per evitare che finiscano morti con una iniezione, sono stati inseriti nel viaggio verso l'italia.
Ci sono molti modi per sostenere, il primo è quello di parlarne con tutti, la divulgazione è un ottimo strumento per la conoscenza(detta così può sembrare banale ma non lo è), attraverso raccolta fondi che invio personalmente ai rifugi, promozione delle adozioni, ho qualche idea per coinvolgere i Royals con le loro moto "inglesi"..

Cornadure

AndreaZ wroteBeh, sabato ho un arrivo di Grey, di cui sei o sette sono in cerca di famiglia, solitamente arrivano che già hanno chi li aspetta, ma stavolta per evitare che finiscano morti con una iniezione, sono stati inseriti nel viaggio verso l'italia.
Ci sono molti modi per sostenere, il primo è quello di parlarne con tutti, la divulgazione è un ottimo strumento per la conoscenza(detta così può sembrare banale ma non lo è), attraverso raccolta fondi che invio personalmente ai rifugi, promozione delle adozioni, ho qualche idea per coinvolgere i Royals con le loro moto "inglesi"..

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Facciammo una raccolta fondi con il Forum

AndreaZ

Non so se si possa promuovere una raccolta di libere donazioni nel forum ,nel caso penso si debba creare un thread apposito.. Non so

Cidrolin

Credo dovresti creare un thread apposito nella sezione bar dove raccogliere le adesioni e la modalità (busta, bonifico, postepay oppure lillaghe che ha l'orto fa una offerta in natura...), poi mandi via mp le coordinate o l'indirizzo a chi ha aderito. Potrebbe essere?
Mandi

AndreaZ

Cidrolin wroteCredo dovresti creare un thread apposito nella sezione bar dove raccogliere le adesioni e la modalità (busta, bonifico, postepay oppure lillaghe che ha l'orto fa una offerta in natura...), poi mandi via mp le coordinate o l'indirizzo a chi ha aderito. Potrebbe essere?
Mandi

potrebbe essere..
Devo chiedere se è consentito dalle regole del forum..

serpico

Basta semplicemente che tu metta qui la tua poste pay..e chi vuole versa.. come è stato fatto per il ragazzo harleysta tempo fa.

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