Neophytus wroteMi pare (mi pare soltanto, eh! :rolleyes:) che parliate di motociclette prodotte in Cina.
Ora, sicuramente siete a conoscenza delle strategie produttive e commerciali del Gruppo che le produce, come pure del costo del lavoro, delle materie prime, dei protocolli di scambio commerciale fra l'Italia e quel grande Paese nel quale, pare (ma pare soltanto, eh!) hanno smesso di mangiare bambini per lo meno dal tempo di Deng Ding Dong Bam Pum; e pertanto non mi azzardo a dubitare che abbiate ragione, e in generale, e in particolare.
Ciò detto, la mia domanda è: vi pare (ma se non vi pare soltanto, ditelo, benedett'uomini!) che siano paragonabili quei modelli Cineselli con le mono e le bi che nel cuor ci stanno?
Ecco 🙂
In realtà la tua visione ha 20 anni buoni e lo dico perchè io gestisco la nostra produzione in Cina. Le cose NON sono più come da te descritto, fatto salvo piccole realtà spesso lontane dalle grandi città. Aggiungo che io vedo una situazione diversa (migliore) ogni volta che ci vado. La visione della Cina da parte dell'uomo medio in occidente... è totalmente obsoleta. Stiamo parlando di qualcosa che cambia quasi ogni mese. Ormai i prezzi bassi arrivano in MININA parte dalla manodopera (tranne pochi settori) e spesso la bassa qualità è fatta solo perchè l'utente medio di quel bene guarda solo il prezzo, ma questa non è più la loro azienda media.
Ultima cosa. Spesso in Cina si produce più per questioni logistiche che di costo. Noi, ad esempio, risparmiamo pochissimo. Non posso chiaramente andare nel dettaglio, ma in Cina c'è tutto quello che vuoi. Hanno filiere incredibili e nel campo elettronico hanno raggiunto una qualità che supera di netto i nostri fornitori tedeschi... ad un prezzo leggermente più basso ed una spocchia molto inferiore.