Sono solo in parte d'accordo con Serpico.
In inglese scrambler significa mischiare.
Questo filone, uno dei pochi che ultimamente funziona, e spinge le case a occuparsene e le riviste a scriverne si è allargato notevolmente sia come proposte che come marchi. Ci sono marchi, come la Ducati, che sono proiettati fortemente in avanti e diventano modelli nella produzione normale anche per le giapponesi. Altri che hanno modificato la geometria dei propri motori sugli ultimi modelli salvo poi riproporre quella classica su modelli ispirati al passato. Privati, famosi e non, partendo da moto da enduro stradale le fanno diventare altre cose. Così diverse che se qualcuno le vede non ci crede.
Credo che nel caso della Ducati si sia guardato all'idea che la definizione vuol trasmettere.
Hanno mischiato "l'oggi tecnico" con richiami a un modello che ha e aveva lo scopo di divertire rimanendo nella sua linea, e non solo, "leggero e pulito".
Qui si vede comunque molto meglio che nel video e nelle sue varie versioni.
http://www.wired.it/gadget/motori/2014/10/02/torna-scrambler-ducati/
PS: perché poi copiare una cosa che a detta di molti andava già bene così? in questo modo tutti possono sperare di trovare quella dei propri sogni e condividere con altri la comune passione per le due ruote.