Slowhand wroteEh, questo è un genere che mi incuriosì un bel po' qualche anno fa. Io ho iniziato lo studio della chitarra partendo dalla classica (ancora oggi, ogni tanto, vado e la recupero, il suono "pulito" del nylon ha un fascino senza tempo, anche se le dita ormai seguono altre vie...), e mi incuriosiva ascoltare come certe forme tradizionali si fossero evolute in un chitarrismo moderno, nuovo, senza però tradire la radice popolare che resta il "cuore pulsante" della musica (che è un po' la stessa cosa che succede nel blues, il genere che amo di più). Confesso che il mio interesse era legato alla presenza di un'amica bionda e mezza spagnola (l'unica ragazza con la quale potessi dividere alla pari una bottiglia di vino), che grazie a uno zio catalano mi fornì qualche CD da ascoltare (essenzialmente, El Camaròn, con Tomatito al seguito).
Alla fine, vale sempre lo stesso discorso: esistono solo due generi di musica, quella bella e quella brutta. Se è bella, la ascolti comunque con piacere, anche se non è quella in cui ti puoi riconoscere con immediatezza.
Certo che le vie del signore sono infinite e tra queste è di un certo interesse la mediazione dell'amica bionda, io che purtroppo non pratico nessuno strumento non ho preferenze di sorta tra la musica, e non solo la musica, mi va bene tutto purchè come dici tu...
A proposito stasera vado a vedere e sentire Bollani in "La regina Dada"