serpico
Bellissima canzone.. a me Graziani piace 🙂
Sì, vorrei rubarla, vorrei rubare quello che mi apparteneva
Sì, vorrei rubarla e nasconderla in una cassa di patate, di patate.
Il custode parigino che spiava le bambine dell'asilo
Ora ha la bocca piena di biglietti del museo, del museo.
Lassù una civetta urla ed io ancora non ho iniziato il mio lavoro, ora.
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa, Monna Lisa,Lisa Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa...
La scuola è una gran cosa
E soprattutto se ti insegnano ad amare i capolavori del passato,
Però è un peccato che tu non li puoi vedere, né toccare.
E la cultura mi sorride fra le ombre e le tende di velluto
Ed io sto torturando la tela col rasoio e con le unghie, con le unghie.
Il custode si lamenta, probabilmente vuole un'altra botta in testa, ora.
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa, Monna Lisa,Lisa Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa...
Di sotto stanno urlando, certamente mi dicono di uscire
Il francese non lo afferro, per questo me ne sto ancora un poco qui a pensare a pensare.
Il custode si lamenta, probabilmente vuole un'altra botta in testa, ora.
Monna Lisa, Monna Lisa, Lisa Monna Lisa, Monna Lisa,
Slowhand
♫ Ivan Graziani ♪ Monna Lisa (Discoring 1978) ♫ Video & Audio Restaurati HD
Una delle mie preferite... :-)
Gran chitarrista, Ivan Graziani, e artista del tutto singolare. Un altro di quelli che ci hanno lasciato troppo presto. Prima o poi -come è successo per Rino Gaetano- qualche testa d'uovo di Repubblica o del Corriere si accorgerà di quanto era bravo e quanto erano belle le sue canzoni, Minà e Mollica faranno uno speciale e un coccodrillo, e finalmente...
Per i palati assetati, qui il live "Parla tu". Dal minuto 10:49 una sequenza da stordire: "Taglia la testa al gallo", "Pigro", "Fuoco sulla collina". Poi uno dice il rock.
Parla tu -Ivan Graziani dal vivo
Neophytus
Bellssime canzoni - tutte - quelle che hai messo, grazie Slow. Oggi pomeriggio me le riascolto con piacere.
Un ricordo dei miei anni giovanili: ascoltavo Ivan Graziani alla radio - si era nei '70, l'epoca delle "radio libere" (lo erano per davvero!) - mentre disegnavo i miei compiti di architettura a casa o inchiostravo i "lucidi" nello studio dell'ignegnere per il quale lavoravo a ore... Pochi tra i miei amici di allora lo apprezzavano, i più esterofili sostenevano che fosse uno scimmiottatore... di che cosa? non lo ricordo più, non credo che lo sapessero nemmeno loro. Da parte mia, sapevo di non potermi fidare granché della mia sensibilità musicale in ambito pop e rock, ed ero costretto ad abbozzare. Ma i testi... I testi di Graziani erano e sono sapientemente costruiti, e questo sì lo sapevo bene. Mai banali come quelli di tanti suoi colleghi di allora (non solo italiani) e sempre lucidamente marezzati di ironia...
Mi fa piacere che Slow, che se ne intende, condivida il mio antico apprezzamento 🙂
Rino Gaetano è un altro che non ho bisogno di riscoprire. La sua parabola fu più breve di quella di Graziani, mi pare non avesse trent'anni quando si schiantò con la sua macchina, ma, in qualche modo, credo che discograficamente gli andò meglio, anche per quella sua strepitosa apparizione a San Remo. Ma ve lo ricordate? C'entrava come i cavoli a merenda e lo sapeva, eppure conquistò tutti, o quasi...