Scalco
A bomba Neo, sempre più avvincente! :cool:
Ma nel weekend farai pausa? 🙁
Neophytus
Scalco wroteA bomba Neo, sempre più avvincente! :cool:
Ma nel weekend farai pausa? 🙁
...eh, non so se domattina riuscirò a buttar giù qualcosa. Nel primo pomeriggio dovrò essere in garage a Mestre per allestire la Petunia - che oggi ho già lucidato, per non incorrere nei cazziatoni di mastro Carica 😉
caricabasso
Neophytus wroteScalco wroteA bomba Neo, sempre più avvincente! :cool:
Ma nel weekend farai pausa? 🙁
...eh, non so se domattina riuscirò a buttar giù qualcosa. Nel primo pomeriggio dovrò essere in garage a Mestre per allestire la Petunia - che oggi ho già lucidato, per non incorrere nei cazziatoni di mastro Carica 😉
E già! :mad:
serpico
Già appena vedrà il fish avrà kl suo colpo al cuore...
Herzog
Neophytus wroteÈ stato bello averti con noi, Federico, anche se in prevalenza nel rimpianto di averti perduto e nella consolazione di averti ritrovato
Questa presenza dell'assenza è un passaggio bellissimo!
Federico
Herzog wroteNeophytus wroteÈ stato bello averti con noi, Federico, anche se in prevalenza nel rimpianto di averti perduto e nella consolazione di averti ritrovato
Questa presenza dell'assenza è un passaggio bellissimo!
...anche a me piace tantissimo!!! ....avessi una raccolta dei possibili epitaffi, questo prenderebbe immediatamente il primo posto!!! :hehe: (manca l'emoticon che si gratta i gioielli!!!)
Neophytus
Herzog wroteNeophytus wroteÈ stato bello averti con noi, Federico, anche se in prevalenza nel rimpianto di averti perduto e nella consolazione di averti ritrovato
Questa presenza dell'assenza è un passaggio bellissimo!
Troppo buono, fratello Herzog 🙂
Troppo generoso, fra' Federico 🙂
Brothers, stamattina mi sono messo d'impegno e ho buttato giù un'altra puntata... Tra un po' ve la mando 🙂
Poi dovrò uscire per commissioni, preparare i bagagli, catechizzare Cornelio e mettermi in viaggio. Mi ha detto Canemitzo che forse riusciamo ad anticipare di una mezz'ora. Tanto di guadagnato. Con Carica e SAS abbiamo appuntamento ad Ancona Sud. Canem ed io io siamo eccitatelli... Pazienza se dovremo fare solo autostrada, in due si fa sopportabile. E avremo con noi, per sostegno e conforto, un paio di miracolose Red Bull :lol:
Neophytus
Comincio a pensare che non ci dica bene. Prima la moto di Scalco, poi l'inconveniente di Federico, ora la moto di Giulio. Per tacere, brothers, della mia cerniera lampo. Finora non ne ho parlato per pudore e, sempre per pudore, ho dovuto sorvegliare, sin da quando sono partito da Mestre, la patta dei pantaloni da moto. Roba che, se non sorveglio, mi ritrovo con tutte le mie bellezze di fuori: sai che spettacolo! Mi addobbo da rude biker in garage e, infilati i pantaloni, trac! la lampo mi spernacchia senza misericordia e la patta si sganascia come la bocca di un Mostro di Bomarzo. No, mi sa che non ci dice bene. Mi sa che la Stella che governa la marcia dei baccalissi verso il raduno non è quella del divin Giovanni Pico, né quella del soave Marsilio Ficino. Siamo piuttosto sotto l'influenza di quel tanghero di Pietro Pomponazzi e della sua infrangibile fatalità astrologica. Il Pomponazzi filosofava a Padova. Lo sciagurato era un baccalisso pure lui.
La moto di Giulio finisce per terra sul fianco sinistro e il vetro del contagiri Smiths che Giulio ha montato sul manubrio non con modica spesa va in frantumi. Altri danni non se ne registrano, soprattutto nessun danno al pilota, cui la moto scivola sul terreno in pendenza mentre lui sta togliendo il cavalletto centrale. Due gentili energumeni scafandrati accorrono rapidi più di noi e premurosamente aiutano Giulio a rimetterla in piedi (siamo tutti motociclisti, tutti incarniamo lo spirito della più autentica solidarietà stradaiola: le mie ironie lasciano il tempo che trovano). E finalmente ripartiamo.
Mentre si scende dai quasi 1000 metri della Raticosa ai circa 900 della Futa, non posso fare a meno di pensare a Giulio. Ferroviere in pensione, motociclista da una vita, è il decano del gruppo per età ed esperienza. Eppure la moto gli è banalmente caduta sotto gli occhi, proprio come è successo a me un paio di volte in condizioni simili. Io sono un novellino maldestro, ma Giulio? E che dire di Paolo, che qualche giorno fa perde il controllo della sua Harley sotto gli occhi miei e di Canemitzo mentre tenta un'improbabile inversione a U su uno stradello di montagna, e la fa rovinare in mezzo alla strada? Mi dico - tento di dirmi - che l'incidente di Giulio è soltanto un caso, il Pomponazzi non c'entra niente e comunque, al terzo inconveniente (se escludiamo il ghigno sboccato della mia lampo) il circolo della fatalità è ormai chiuso.
La discesa dalla Futa alla valle di Barberino è gradevole, io mi tengo a metà gruppo per non perdere il contatto radio con Serpico tra le curve e, un occhio oltre la visiera e l'altro allo specchietto, vedo testa e coda del bel serpentone che formiamo con le nostre sedici motociclette. Dodici di esse sono Royal Enfield. Quante ne troveremo a Siena? L'anno scorso eravamo almeno un'ottantina di equipaggi, forse più che meno. Uno spettacolo sentirle rombare e osservarle sfilare tutte assieme!
Il prossimo appuntamento è con i torinesi della Bagna Càoda, non so dove, lo sa Serpico che ha preparato l'incontro, in ogni caso nei pressi di Firenze. Con Serpico si chiacchiera del più e del meno, avere l'interfono è uno spasso e la sua utilità, quando si è ben incolonnati e si seguono le orme di capicomitiva del calibro di Verzo, Paolo66 e lo stesso Serpico, passa in secondo piano. Ora sono in testa Verzo e Rocket con Scalco a ruota; WoL e Marco fanno da scopa. Vedo l'Iscuano trattenere senza patemi i purosangue della sua Speed Triple, e vedo Giulio procedere tranquillo e sicuro. Le Continental di Alby e del Ciopper sono due fiamme scarlatte. La faccia di WoL non la vedo, ma dev'essere l'ormai classica, goduriosa faccia da Thumping... So che Scalco, invece, è preoccupato per il ritardo accumulato, a ogni sosta l'ho visto confabulare al telefonino, probabilmente con Maria che a quest'ora sarà già in attesa a Santa Maria Novella. È per questo, mi dico, che Scalco sta alla ruota di Verzo. Be', mi dico anche: un po' di ritardo quando si viaggia in moto è nell'ordine delle cose e non deve ingenerare sospetti di stampo astrologico-pomponazziano, né essere fòmite di rimpianti. L'unico rimpianto, mi dico (immagino che tutti ci diciamo) è non avere al nostro fianco Federico e Canemitzo, due fedelissimi del Baccalà a ogni uscita della nostra contrada. So che Canemitzo ci sta pensando. Il vecchio Back - non mi sono dimenticato di te, amico! - ci ha fatto visita a Occhiobello e, idealmente, pure lui è con noi su questa strada.
Che si fa sempre più bella e filante. Il paesaggio che ora si apre in dolce discesa verso il Lago di Bilancino - lo si intravvede a sprazzi sulla destra - è come l'annuncio che qui ha inizio il transito dei carovanieri alla Toscana più vera; è come il presagio che il loro viaggio è quasi giunto al termine che era loro destinato...
E invece il perfido Pomponazzi, come un nume maligno, è di nuovo in agguato.
to be continued...
verzo
e e e e ora? tutti vollero sapere, così llè come levare un lecca lecca a un bambino o neino tu ci fai venire le bave
Neophytus
verzo wrotee e e e ora? tutti vollero sapere, così llè come levare un lecca lecca a un bambino o neino tu ci fai venire le bave
:huahua:
tra un po' le bave verranno a me, e a Canemitzo, che dovremo gettarci a leccamanubrio sull'A13...
serpico
Due puntate del racconto in un giorno! Che bello... ora però dovremo stare senza fino a lunedì? :ueee:
WoL
Federico wroteHerzog wroteNeophytus wroteÈ stato bello averti con noi, Federico, anche se in prevalenza nel rimpianto di averti perduto e nella consolazione di averti ritrovato
Questa presenza dell'assenza è un passaggio bellissimo!
...anche a me piace tantissimo!!! ....avessi una raccolta dei possibili epitaffi, questo prenderebbe immediatamente il primo posto!!! :hehe: (manca l'emoticon che si gratta i gioielli!!!)
ti accontenti di quest'immagine?
PS: se dite mi autobanno :reddy:
verzo
Ma è contenta? Chissà io non vorrei essere in lei a parte il messaggio sottointeso che quoto speriamo che tra un colpo di martello e una saldatura a neo gli si accenda la voglia di narrarci ancora.
wingio
Me..... coglioon ci verrebbero fuori un paio di borse per la RE a bisacche pura pelle de coglion de toro :eeek:
WoL
E si tratta di pelle elastica... S'adatta a seconda di quanto deve contenere... :hammer:!!!
Neophytus
Canemitzo mi ha fatto un regalo. E gli dèi, compiaciuti, ci hanno donato una giornata di sole.
Che il viaggio di ritorno da Porto Recanati si compisse in un bagno di luce non era nelle previsioni degli apprendisti stregoni della metreologia - né io prevedevo che me la sarei goduta tanto da avvertire ora l'urgenza di inserire qui una noticina su questo nostro viaggio da mastro Carica. Se Canemitzo non mi avesse chiesto di accompagnarlo a riscattare l'ultimo capolavoro dell'artefice - la valigia di alluminio costruita per la Turchesona, che ora potete ammirare nelle foto appese nel thread dedicato - non avrei vissuto l'eccitazione di riscoprire in motocicletta le strade e i luoghi con i quali si compone una fetta della mia storia personale.
I luoghi che vivi non sono mai innocenti. Non sono le quinte o lo scenario di fondo che ospitanto i segni del tuo passaggio sulla Terra. Al contrario, sono loro che segnano te, che ti modellano come una creta inerte. E siccome questo tuo passaggio è unico e irripetibile, tanto più ti accorgi di essere il loro risultato quando, per una circostanza meno ragionevole delle vicende che te ne hanno sradicato, ti succede di tornare a passarci. Che cosa c'è di ragionevole nello scoppiarsi ottocento chilometri di motocicletta in ventiquattr'ore? E d'altra parte: che cosa sarei io se non avessi vissuto le stazioni del possesso illusorio dei posti in cui sono cresciuto e del progressivo distacco?
A questo sto pensando mentre ci congediamo da Caricabasso sul lungomare di Numana e risaliamo verso Sirolo lungo la strada del Monte Conero, che ci condurrà al bivio per la baia di Portonovo.
Che cosa sarei senza la luce del Conero? Che cosa senza il mare di Portonovo? Li ho lasciati alle spalle come un'infanzia da cui è doveroso staccarsi per consentirsi di crescere, di approdare alle responsabilità della "vita adulta". E ora mi sto tuffando in quella luce e verso quel mare come un ragazzino scervellato, quello che non avrei mai sognato di essere ancora a cinquant'anni suonati e ribattuti; mi ci sto sprofondando in motocicletta per la prima volta e come se fosse la prima di tutte le volte, in una specie di lucida ebrietà che mi restituisce la fragranza di essere vivo: ospite provvisorio, ma non a scrocco, di una festa a cui ignoravo di essere stato invitato.
Questa noticina finisce qui, non voglio annoiarvi e non mi sento di scrivere altro. Ma se Canemitzo, quando avrà finito di lucidare la valigia della Turchesona, volesse farci il piacere di raccontare lui questa nostra avventura nel cuore delle Marche (compreso l'episodio del casello di Ancona!)... Avanti Brother. Questo spazio ti appartiene 🙂
Italo
Ok interessante mai sei un po OT o mi sbaglio... :ontopic:
Canemitzo
Italo wroteOk interessante mai sei un po OT o mi sbaglio... :ontopic:
Neo, copincolla sulla discussia Veneto Marche Veneto che poi pulisco...
Neophytus
Sì che ti sbagli, Italo! 🙂
Sì è già parlato, più sopra, del viaggio che avremmo fatto Canemitzo ed io. Un racconto tira l'altro. La mia nota vale come invito per Canemitzo a raccontare del nostro viaggio (se gli va). Sarà un intervallo (di viaggio) nel viaggio.
Canem, non "pulire", la nota la voglio qui 😉
Nell'altro thread metterò il link a questo. E tu, dopo aver scritto, metti un link a quello. Non è più bello così? Non viaggiamo come pacchi o scatole chiuse. Il viaggio è uno solo, lo faccio io che leggo e lo fai tu scrivi e tu che commenti e tu che commenti i commenti... 🙂
Italo
Se credi...però mi sa tanto di gruppo whatsapp, non so se lo hai in pratica ma poi si perde il filo del discorso. Un po come per le storie ricche di flashback, se si perde il filo perdi la voglia di seguirla.