Neophytus
Temo che dovrò convivere per il resto della vita con un senso di colpa. E con un rimorso.
– Perché il senso di colpa?
Perché ho convinto i miei baccalissi ad affrontare un viaggio di ritorno verso la nostra Contrada che, agli abitatori delle sponde più lontane del tegame (del Baccalà), ha richiesto dodici ore tonde tonde...
– Ah, ecco perché provi pure rimorso!
Manco per sogno. Durante quelle dodici ore, io mi sono divertito come un matto. Provo rimorso perché il senso di colpa non provoca in me nessun rimorso... Ma, per favore, non evocate lo spirito del Dr. Freud. Lo rifarei. Quel viaggio di ritorno lo rifarei cento volte: è stata per me, motociclista che sta ancora imparando a gattonare, una delle esperienze stradaiole più intense che abbia mai fatto.
Se poi la sommiamo all'esperienza collettiva del viaggio di andata, intrapreso poco più di ventiquattr'ore prima, il nostro prediletto baccalà diventa un polentone che ti brucia la lingua. Chi poteva immaginare che sarebbe andata così? Giorni e giorni che ne parlavamo. Giorni e giorni per organizzare dodici uomini su Bullet & Affini provenienti da pentole e pentolini disposti sulla vasta cucina della Contrada, che comprende tutti i territori del Nordest, brothers, non solo le province della defunta Serenissima.
Siccome molti di voi non sanno com'è andata, proverò a raccontarla. E a riviverla con voi.
Serpico aveva preparato un programma dettagliato: orari di partenza e di arrivo ai diversi punti d'incontro con i gruppi di sparsi baccalissi e perfino con un piatto di tortellini emiliani da gustare per l'ora di pranzo – l'incontro con Leciopper, Marseb, Rocket e Verzo (c'era anche un bell'intingolo toscano, sì!) era previsto per mezzogiorno sulla Raticosa – e con una scodella di bagna càoda per merenda – Giorgio, Gattoarturo, Giovanna e Vincenzo avrebbero completato il menù nei pressi di Firenze.
Tutto studiato con sovrana precisione da quel fenomeno di Serpico, che o lo tieni o lo molli, e noi ce lo teniamo stretto, brothers!
Serpico, Paolo66 e Giulio mi raccolgono a Mestre, infiliamo veloci la Venezia-Bologna e ci fermiamo a Monselice dove Federico, Alby, Scalco e Paolo sono in attesa. Tutto liscio come l'olio, tempi da orologio svizzero, un caffè e via per Occhiobello, da Massimo, il concessionario della Royal Enfield che già ci ospitò calorosamente di ritorno dal Thumping alcuni mesi orsono. Fa molto freddo e siamo tutti intabarrati, la pioggia è una minaccia incombente, ma pare che ce ne stiamo allontanando; la Serpicomoto è sotto esame perché fino a pochi giorni fa non dava segni di vita e il nostro Fenomeno ha avuto pochissimo tempo per resuscitarla con una delle sue magie; tuttavia sembra comportarsi bene anche se il tachimetro non va e Serpico, via interfono, mi chiede di controllare la media che stiamo tenendo. Alby, sicuramente, freme, perché già era una scheggia sulla sua Classic, figuriamoci ora che va sulla Continental... Ma i tempi li scandisce Serpico e la colonna procede ordinata. Mi piazzo in coda, e noto che i telai delle borse di Giulio, davanti a me, oscillano paurosamente. Non uso a caso questo avverbio. Se arriverete alla fine di questo racconto, brothers, ne capirete il perché...
All'uscita di Occhiobello, ecco un inconveniente. Non sapevamo che sarebbe stato appena il primo della lista.
La moto di Scalco non riparte.
to be continued...
Canemitzo
Oh, ma sai che a brevissimo hai una bella occasione per espiare le tue colpe 😉
walter
Neo aspettiamo il seguito del racconto allora... come andrà a finire x giulio. :eeek: suspance
Neophytus
walter wroteNeo aspettiamo il seguito del racconto allora... come andrà a finire x giulio. :eeek: suspance
Stasera provo a continuare 🙂
Neophytus
Canemitzo wroteOh, ma sai che a brevissimo hai una bella occasione per espiare le tue colpe 😉
non vedo l'ora di cospargere... la mia casquette di cenere 😉
Federico
....Neo, c'ero anch'io...., 🙁
vabbè che poi da Occhiobello al Passo Raticosa me la sono fatta in solitaria....
Neophytus
Federico wrote....Neo, c'ero anch'io...., 🙁
vabbè che poi da Occhiobello al Passo Raticosa me la sono fatta in solitaria....
Me lo ricordo! Non ho scritto il tuo nome? Adesso correggo. Tra l'altro, fra i vari "inconvenienti" che ci sono successi, un capitoletto sarà dedicato proprio a te! 😉 :hammer:
Italo
Un cadeau
Neophytus
Con il palio di Valerio Adami! Grazie Italo! 🙂
Scalco
Dai dai Neo, non vediamo l'ora di leggere il seguito! 🙂
Neophytus
Ci fermiamo Serpico ed io, un po' attardati nel ripartire dalla piazzola di sosta fuori dal casello, gli altri sono già sprintati via senza accorgersi di nulla. Breve esame da parte del medico, è la batteria, si è tranciato un cavo. Serpico armeggia qualche minuto e, non so come, riesce ad accendere la moto. Per fortuna siamo a poche centinaia di metri dalla concessionaria di Massimo, che provvede tempestivamente a buttare giù dal letto un suo meccanico... L'accoglienza di Massimo è splendida, come la prima volta che ci vedemmo. Sull'ampio piazzale dello show-room fa bella mostra di sé la Continental in versione "filologica" di cui ci aveva illustrato il progetto mesi fa, e un tavolino ricolmo di bibite e di cibarie... Ci sono ad attenderci i veronesi: WoL con l'Ophelia (Classic Raf), l'Iscuanodonte con la sua Triumph Speed Triple gialla, il loro amico Marco che monta una poderosa KTM 450 arancione e Italo, il nostro Italo pratese di adozione e ora baccalisso ad honorem, avendo finalmente acquistato, proprio in quel di Verona, dopo mesi e mesi di sofferta cogitazione, la Bullet dei suoi sogni, un modello AVL verde con il sellone color cuoio.
La Bullet dei suoi sogni?... Be', si vedrà nel prosieguo di questa cronaca... Certo è che Italo rifiuta con Italico Sdegno l'offerta d'acquisto della moto formulata da Massimo, che si è subito invaghito di quella vecchiona fascinosa. La muta approvazione dei contradaioli al cospetto di un simile spregio per il vil denaro è segno che sono orgogliosi e commossi da cotanta fierezza: Italo è già un regale royalista, anche se royalista neonato.
Ahi dell'oro, empia ed esecrabil fame! - cantava Virgilio (nella versione di Annibal Caro). Che (rifletterò di poi) per una volta il poeta sublime abbia preso una solenne cantonata?... Ma non anticipiamo, il candido sogno di Italo non si è ancora mutato nell'incubo del motociclista frastornato. Per il momento siamo tutti in ammirazione della sua Bullet che, diciamocela tutta, splende sotto il sole (finalmente!) di Occhiobello come un diamante della corona. Più di tutti è ammirato Giulio, che possiede il diamante gemello, una AVL argentea equipaggiata con un contagiri (ahi! - ma non anticipiamo) e due bellissime borse di cuoio (ahi!... idem con patate).
Faccio presente a Giulio che ho visto oscillare vistosamente le borse. A me un anno fa si spezzò la staffa del telaio di sinistra sulla superstrada per Siena dall'asfalto accidentato, che dovremo percorrere più tardi. Certo, era un telaio arigianale, la saldatura non era stata ben eseguita; però meglio controllare. Qui, il sottile telaio d'acciaio è fissato a una staffa di ferro di un solo pezzo, che non può spezzarsi per effetto delle vibrazioni. Tranquillizzati alquanto, ci rivolgiamo al ricco desco imbandito da Massimo.
Una parola sul locale del nostro ospite. Non è una rivendita monomarca, ma lo spazio riservato alle Royal Enfield è sontuoso; e corrisponde con la sala di accesso allo show-room. Le Bullet ci sono praticamente tutte, c'è la Continental e c'è perfino quella che sarà presto destinata a diventare un raro pezzo di antiquariato: La Bullet Electra DeLuxe (EFI) da poco uscita di produzione perché le sue ricche finiture artigianali non sono più compatibili con la nuova produzione totalmente automatizzata inaugurata dalla Casa Madre. È una delle ultime sorelline della mia Petunia. Chi sarà il fortunato royalista che se l'aggiudicherà? Già se ne vedono poche. L'amico Tune Up l'ha venduta (mascalzone!), al raduno vedrò soltanto quella di Slowhand (non ti azzardare a darla via anche tu!).
E se proprio volete sapere perché stasera la sto tirando per lunghe: ebbene non potrò continuare prima che Scalco risponda alla e-mail che gli ho mandato dieci minuti fa. Il vostro cronista, brothers, è un anzianotto acciaccato di schiena e di memoria. La schiena gliela curano le vibrazioni della Bullet; la memoria, egli si augura, un messaggio del giovane Scalco.
Ma non abbiate timore: il bello è tutto da venire. La cronaca del viaggio dei baccalissi è appena cominciata.
to be continued...
Paolo66
Sei troppo forte !!!! :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
serpico
Neo sei un grande
Rocket
:yeah:
batalberto
Neo :clap:
caricabasso
Bravo Neo, ti ho preparato per venerdì un paio di chili di raguse con finocchio selvatico doc.
Neophytus
caricabasso wroteBravo Neo, ti ho preparato per venerdì un paio di chili di raguse con finocchio selvatico doc.
... sei il mio Anfitrione!
Slurp, non vedo l'ora 🙂
Canemitzo
E ti butta pure bene che io non le mangio... 😉
serpico
Le raguse di carica? ????? Con pure il finocchietto!!!!! Se vengo a cena e torno a casa ti offendi? 🙂
Slowhand
Disgraziati!!! :grrr: