Allora
Io, qualche anno fa (ehm...), sono stato felice proprietario di questa:
http://www.motorcyclespecs.co.za/model/Honda/honda_cbx750f.htm
Allora non mi facevo tante questioni, e il mio gusto estetico era pienamente soddisfatto. Dal punto di vista di motore / guidabilità, non posso che confermare il giudizio più che positivo espresso dalla storia (anche se alle basse velocità aveva la tendenza a "puntare" l'anteriore, squilibrando l'assetto: questione di distribuzione dei pesi).
Così come sono tutt'ora convinto che, per il mio personalissimo gusto, questa
sia una delle moto più belle mai messe in produzione.
Si tratta, ora di cercare di capire se certe forme diventano classiche (o vintage, o retrò, come preferite) perchè legate alla memoria dei moticiclisti (come suggerisce anche la teoria riportata da Serpico), o perchè riproducono archetipi dell'inconscio (non necessariamente motociclistico). E' probabile che siano vere entrambe le cose, così come credo di poter affermare che anche il "funzionalismo" possa avere una certa valenza estetica, fino a quando non inverte l'ordine di priorità: ovvero, fino a quando si propone di disegnare una moto con certe qualità, e non scade nell'equivoco di voler assemblare le qualità in modo che formino qualcosa che somiglia una moto (del resto, anche se l'argomento ci porterebbe lontano, è un capovolgimento che la contemporaneità attua in molteplici e vari ambiti, anche più importanti e "umani" del motociclismo e del design).
Per quanto riguarda la moto in argomento: premesso che -secondo me- una moto con cilindrata superiore a 750cc non ha ragione di esistere, si tratta non di un ritorno al "buon gusto" delle forme vintage, ma di una mera operazione commerciale volta a portare la presenza del marchio in un segmento che manifesta un ritorno di interesse. Solo logica industriale: ovvero, il contrario di ciò che ha consentito alla Bullet di restare in produzione per 70 anni. Io non sono un talebano, ma... me po' piace'?