pedro
Se siete nati tra il 1950 e il 1980 leggetela!❤️?❤️
1 – Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…
2 – Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.
3 – Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…
4 - Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i più fortunati che avevano
strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con
cespugli, non con auto!
5 – Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile….
6 – La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
7 – Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.
8 – Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…
9 – Non avevamo playstation, nintendo 64, x box, videogiochi , televisione via cavo con 99
Canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet … avevamo invece tanti amici.
10 – Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.
11 – Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.
12 – Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità … e imparavamo a gestirli.
La grande domanda allora è questa: come abbiamo fatto a sopravvivere ?
Paulo Coelho
Dueruote
Sono dle 1975 e mi ritrovo nelle cose che dici, ma i tempi erano diversi. Ti chiedo scusa, ma odio queste cose nostalgiche. Mi sanno da vecchio. Vecchio dentro, perchè l'anagrafe ci rende solo anziani... non vecchi. Si stava meglio quando si stava peggio... mio babbo mi ha sempre detto essere una frase del cavolo ed io la penso come lui. Certo, mi diceva, ero giovane quando si stava peggio. Meglio giovani con niente (comprese responsabilità) che vecchi e benestanti. Il mondo è cambiato. La Cina prataicamente aveva la valenza di una scorreggia, non c'era internet, c'era il blocco sovietico, l'immigrazione era limitatissima e la globalizzazione non esisteva. Aggiungo che, se il mondo di oggi non piace, la colpa è proprio di chi è nato tra il 1950 ed il 1980. E' la generazione che ha costruito il mondo di oggi.
Aggiungo anche che, all'epoca, si inquinava a bestia e si faceva debito pubblico come se non ci fosse un domani... quindi molti dei problemi di oggi sono dovuti proprio all'incoscenza di allora. Erano anche gli anni in cui l'eroina imperversava a bestia ed anche nella mia città moriva sempre qualcuno per essa.
In ultimo, ho perso molti amici e conoscenti in incidenti stradali a causa della mancanza delle cinture o del casco. Credo che loro avrebbero preferito i giorni nostri, potendo tornare indietro. Anche io andavo in Puglia con i miei genitori passando il tempo nel furgone da lavoro di mio babbo dietro.. dove non c'erano nemmeno i sedili. E' andato tutto bene, ma poteva anche andare male. Ho avuto un colpo di sonno nel 2019. Sono finito fuori strada ed ho preso un attraversamento in cemento a 70Km/h. La mia Seat Altea XL, un macchinone da 450cm e 14 quinntali, ha volato. Non scherzo. Ha volato. L'urto è stato così violento che l'auto, la quale ha urtato il passaggio mentre era nel fosso, ha volato ed è tornata sulla strada girata nel senso opposto.
Sono uscito senza un graffio. Negli anni '80 le mie bimbe sarebbero state orfane di padre.
Amo tutto del giorno d'oggi ?
No, ma semplicemente i tempi sono diversi in tutto e non si possono fare le stesse cose, inoltre ribadisco che mi sembra strano che proprio la generazione che ha costruito il giorno d'oggi sia nostalgica di quello di ieri.
Scusatemi. Sicuramente non era questo l'intento del messaggio di Pedro, ma questi discorsi mi fanno alterare.
pedro
Io sono vecchio e non fingo di non esserlo. Leggere queste poche righe mi ha fatto tornare indietro di sessant'anni e, per qualche istante, come in un film, ho rivisto perfettamente gli anni della mia infanzia/giovinezza. Mi è sembrato un bel ricordo che ho voluto condividere. Penso di non aver fatto nulla di male. Forse non è più lecito neanche ricordare come eravamo ? Io ero così e non me ne vergogno, ci mancherebbe!
gil
Meglio oggi o meglio un'epoca passata?
Chi può dirlo.
Sicuramente molte cose erano diverse, nel meglio e nel peggio.
Per quanto mi riguarda i miei ricordi del passato sono in netta prevalenza positivi, più sereni e rilassati rispetto all'oggi.
McBob
Io sono del 1967, e mi ritrovo tanto nella lucidità di Dueruote quanto nella nostalgia di pedro. Allo stesso modo. Personalmente, però, mi ritrovo soprattutto nel babbo di Dueruote, anche perché faccio un po' gli stessi discorsi a mio figlio: lo invito, cioè, a pensare che se a volte mi lascio andare alla nostalgia è solo perché ho nostalgia della *gioventù*, prima che di quei tempi in quanto tali. E lo esorto a fare come si legge pure nella Bibbia (non che ce ne fosse bisogno, ma è uno dei versetti più belli dell'Ecclesiaste), ovvero godersela, questa sua gioventù, perche è un mozzico, come dice Trilussa - ti distrai un attimo, ed è già passata.
McBob
gil wrotePer quanto mi riguarda i miei ricordi del passato sono in netta prevalenza positivi, più sereni e rilassati rispetto all'oggi.
Questo è vero anche per me, e tengo cari anche i brutti ricordi, forse perché sono riuscito a imparare qualcosa anche da loro - non quanto avrei voluto, forse non tutto quello che mi sarebbe servito, ma qualcosa. E poi sono vita anche loro.
Dueruote
McBob wrotegil wrotePer quanto mi riguarda i miei ricordi del passato sono in netta prevalenza positivi, più sereni e rilassati rispetto all'oggi.
Questo è vero anche per me, e tengo cari anche i brutti ricordi, forse perché sono riuscito a imparare qualcosa anche da loro - non quanto avrei voluto, forse non tutto quello che mi sarebbe servito, ma qualcosa. E poi sono vita anche loro.
Con il tempo, i ricordi brutti diventano pochissimi.
Nel 2019 andai in un villaggio in Puglia con tutta la famiglia. Il caso, incredibile, volle che una donna con cui avevo convissuto tra il 2003 ed il 2005 fosse in vacanza nello stesso posto. Una congiunzione astrale incredibile, visto che siamo della Romagna tutti quanti. All'epoca ci lasciammo male ed io ricordo che avevo anche una pessima opinione di lei. Rivedendola, mi accorsi che era tutto sparito. Addirittura non ero nemmeno in grado di ricordare le cose brutte, ma solo i pochi momenti belli. Ero paradossalmente felice di averla rivista e soprattutto contento che lei, in seguito avesse trovato la persona giusta con cui farsi una famiglia. Questo sicuramente insenga sia che i ricordi con il tempo diventano tutti belli sia che portare astio è la cosa più stupida del multiverso.
Riprendendo un dialogo di "The Big Kahuna"... "Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga."
Consiglio la visione del video. Certo, alcuni riferimnti sono spiccatamente americani, ma comunque è sempre bello.
https://www.youtube.com/watch?v=gqQPOYZo6Fs
enzorock
Io sono del 65. Della mia adolescenza e dei miei anni 80 e 90 rimpiango LA LIBERTÀ. Quella libertà che la vita, seppur difficile, priva di internet e di smartphone, regalava. E non era poco. Ci vediamo alle 5 alla Coin di San Giovanni... E alle 5 stavamo tutti là! Un film al cinema si trasformava in un evento. Un disco nuovo comprato insieme con gli amici del quartiere riusciva a trasformarsi in uno splendido pomeriggio a casa di Mario, con tanto di sigarette e birra... In parte sono d'accordo con Due ruote, certo. Ma la vera vita non è quella che stiamo vivendo. Questa non è vita, è schiavitù
Slowhand
In tutta onestà: non lo so. Già Catone il Censore (e parliamo di qualche annetto fa...) rimpiangeva le passate "età dell'oro" rispetto ai suoi tempi "di decadenza morale".
Ogni epoca ha i suoi lati oscuri; io ho fatto 57 anni l'altro giorno (gennaio '66), e ricordo di aver avuto un'infanzia e un'adolescenza felici; ma se guardo ai libri di storia mi sono beccato la cortina di ferro e gli anni di piombo (e non mi sono passati accanto senza sfiorarmi, ero al Giulio Cesare il giorno in cui spararono ai poliziotti di guardia uccidendone uno, il giudice Occorsio fu assassinato a trecento metri da casa mia, e l'elenco potrebbe continuare). La droga girava a fiumi, e tra eroina e incidenti stradali qualche "assenza" tra gli amici di allora fa parte del bagaglio di ricordi che mi porto addosso.
Credo che, fondamentalmente, la società, il mondo, progrediscano. Non è un cammino lineare, ci sono strade senza uscita e percorsi tortuosi, ma mi sembra che nel complesso la vita dell'umanità (intesa come insieme mutevole) migliori sempre.
Certo, quello che vale per l'umanità non vale necessariamente per ognuno dei singoli individui che la compone, che vive solo la sua vita, limitata nel tempo; e sono tanti, ovunque, quelli che purtroppo, per tanti motivi, affrontano ogni giorno difficoltà e dolore. Ogni individuo aspira alla piena realizzazione di se stesso e dei propri desideri; ma, non essendo solo al mondo, si scontra in continuazione con le aspirazioni e i desideri degli altri, e deve mediare, accontentandosi di realizzare solo i progetti che rispondono alle caratteristiche di un "bene comune", condiviso con gli altri, dalle strutture indefinite e mutevoli (e chi è sposato può tranquillamente fare un parallelo con la vita matrimoniale).
Nel mondo in cui vivo adesso, per come lo percepisco, ci sono molte cose che non mi piacciono; a partire, per esempio, dalla assoluta mancanza di un "pensiero profondo", della considerazione dell'aspetto spirituale dell'uomo (mentre c'è un eccesso di attenzione per le emozioni). Ma se penso a come, quando ero ragazzo, veniva pesantemente caricato di un "significato politico" anche il più banale dei gesti (ed è per questo che posso tranquillamente ridere sia del "politicamente corretto" sia della "cancel culture" attualmente in auge), posso sperare che l'oscillazione del pendolo a breve riporti tutto a misure più accettabili, prima di sbilanciarsi nuovamente.
Penso che siamo veramente nel migliore dei mondi possibili; non come lo intendeva Leibniz, ma in una notazione un po' più moderna (oddio, moderna... in realtà a suo modo lo diceva già San Tommaso d'Aquino!) e realistica: esiste una "realtà delle cose" imprescindibile e indipendente da noi, viviamo in continua relazione con questa realtà, il mondo in cui viviamo è la somma di queste relazioni; Le relazioni "errate" perdono il conflitto con la realtà e si annullano per inconsistenza (anche se il tempo in cui questo accade non è una variabile indifferente per l'arco della vita di un individuo), restano solo quelle compatibili con la realtà, che sono le sole possibili e quindi "le migliori".
Per dirla in modo più banale: non è il mondo che è peggiorato, siamo noi che accumuliamo relazioni e, a differenza di quanto potevamo fare da ragazzi o da giovani, ci rendiamo conto di quante di queste siano negative per la nostra individualità. Personalmente, cerco di vivere il presente; il passato è un ricordo da cui cerco di non farmi condizionare, il futuro una speranza di cui fidarsi fino a un certo punto.
E quindi?
Boh.
Ci facciamo una birra?
McBob
Una birra è sempre una buona idea. Io ottimista non lo sono mai stato e al migliore dei mondi possibili non ci ho mai creduto, mi è sempre sembrata una grossa presa in giro, ma riconosco che è un limite mio. Ammetto anche di essere (anzi, essere stato, ma a lungo) uno di quelli che attribuivano un significato politico ai gesti (ma non ai più banali, questo estremismo invece non mi è mai appartenuto). Una convinzione dalla quale niente e nessuno riuscirà a smuovermi, però, è che il mondo, o se vogliamo il sistema di relazioni che lo innerva, sia diventato estremamente crudele. Privo di solidarietà, e di misericordia. Homo homini lupus, diceva Plauto. "[Ci siamo] spaccati la schiena per portare in cielo Moloch", scriveva Allen Ginsberg. Sono d'accordo però con Slowhand sulla mancanza di un "pensiero profondo", che mi rattrista ulteriormente, e quando avevo degli studenti, benché in teoria dovessi insegnare letteratura anglo-americana a quelli in aula, e traduzione dall'inglese a quelli nei laboratori, una lezione sulla "necessità di immaginare Sisifo felice" di Camus (francese, ma sono sempre stato un po' comparatista) ci scappava sempre. Perché "immaginare Sisifo felice", e saper trovare bellezza - e santità, come dicevano i poeti beat - ovunque è sempre stato irrinunciabile, almeno nel mio caso, per la sopravvivenza. Ed era uno dei pochi veri insegnamenti che, in quanto giovani, mi sentivo di dare ai miei studenti. Oltre alla poesia di Keats, a Shakespeare, alla Bibbia di Re Giacomo, agli sconfitti di Hemingway, a Huckleberry Finn, ai Peanuts...
overboost
Il mio pensiero punto per punto:
1 – Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…
C'era anche mooolto meno traffico, si andava più piano e non eravamo così distratti alla guida
2 – Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco
Come sopra: semplicemente ai tempi era molto improbabile farsi male alla testa, da bambini eravamo sempre per terra in bici e facevamo cose folli, ma non era esattamente una roulette russa
3 – Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…
Chi ha detto che l'acqua del giardino non è potabile?
4 - Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i più fortunati che avevano
strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con
cespugli, non con auto!
Hai scritto tutto tu
5 – Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile….
Non c'erano molte alternative
6 – La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
Io il mio papà lo vedevo a cena se andava bene
7 – Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.
In effetti...
8 – Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…
È così che dovrebbe essere anche oggi... non hai elencato cibi che fanno male, oggi diamo tutti sovrappeso perché non vogliamo neppure girare l'alzavetro dell'auto
9 – Non avevamo playstation, nintendo 64, x box, videogiochi , televisione via cavo con 99
Canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet … avevamo invece tanti amici.
C'era più iterazione con gli altri, si
10 – Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.
Adesso basta un whattsapp perfortuna
11 – Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno.
È quando gli insegnanti non sapevano insegnare era comunque colpa tua, e ripetevi l'anno ritrovandoti lo stesso idiota in cattedra...
12 – Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità … e imparavamo a gestirli.
La grande domanda allora è questa: come abbiamo fatto a sopravvivere ?
È esattamente così anche oggi, non vedo differenze in questo sinceramente.
In generale l'evoluzione ha portato vantaggi e svantaggi, i primi probabilmente superano i secondi ma questo non toglie che su alcune cose abbiamo clamorosamente toppato, è vero. Nello specifico poi ognuno ha il suo punto di vista!
Gabor
Tutti "ricordi" molto fasulli. Basta fare una ricerca semplice semplice per capire come stanno le cose su "traffico & incidenti":
https://it.wikipedia.org/wiki/Incidenti_stradali_in_Europa