Canemitzo wroteMa quel carter d'argento dove l'hai preso? 😉
Ehm... di serie??
Credo... l'ho presa, era lì, lo coccolo per benino tenendolo impeccabile! 🙂
Comunque, la mia bella è ai box per il secondo tagliando.
2980 km, primo tagliando effettuato ai 660km. 1000 e 1000 dubbi al momento dell'acquisto (si badi bene, non della scelta 😉 ) sulla presunta "debolezza" dell'angloindianina, o insidiosità data da problemi di presunta e spacciata (in rete soprattutto da chi la conosce male) poca affidabilità della stessa.
Mi definisco byker in pectore, per due anni buoni un Gs ultratrentennale restaurato e customizzato Cafe Racer (impeccabile esteticamente ma, santo cielo, quanti peccati per la meccanica!) mi ha tarpato le ali e dato scoppole cocenti, destinata sicuramente allo smanettone praticone di turno più che a me.
Proprio perchè su di me ricadevano i dubbi principali, può chi è digiuno ed assolutamente non portato alla meccanica poter godere dei piaceri che solo una moto riesce a dare?
Dopo lo stop forzoso quindi ad estate (non meteorologicamente parlando :mad: ) finalmente (aridaje! 😃 ) è arrivata Lei.
Rodaggio curato nei minimi dettagli (primi 50 km entro i 50 all'ora 😉 ) seguendo le dritte spiate qui nel forum, facendone tesoro (motore mai allo stesso numero di giri per troppi km; evoluzione della velocità "a scaglioni" - entro i 70 all'ora fino ai 200 km, 80 fino ai 400 e così via... ).
Ritagli di tempo libero letteralmente col lanternino, ferie neanche a parlarne... ma ogni secondo era valido per essere passato con Lei.
Primo tagliando, tutto ok. O quasi: anticipato per via di un rumore strano e sospetto (un "ton ton ton ton..." leggero quanto insidioso che è comparso all'improvviso e che aumentava con l'aumento della velocità)... controlla qui, controlla lì, nulla d'apparentemente lento. "Era qualcosa al freno anteriore... e pure poco sicura come cosa 😐 " il responso del meccanico.
Non un consumo eccessivo d'olio, non problemi elettronici, usure strane o quant'altro.
Prosegue l'avventura: siano giretti di mezz'ora, un'ora, un pomeriggio, ogni occasione è buona per passare tempo insieme. Con rudimenti basilari ed elementari pseudo manutenzione: controllo di tutte le viti, dadi e bulloni per controllare cosa eventualmente allentato; catena ingrassata (alla bell'e meglio 😛 ) ogni 500 km (grasso in tubetto a base di vaselina e pennellino).
Un'uscita in Umbria, zona lago, ed il week end corto con la mia dolce metà (anche lei quanto a tempo libero causa - o "grazie", con senno maturo... - lavoro, in completa situazione disperata...) umbro tosco marchigiano. Un mini banco di prova per la RE: il caldo opprimente di Castelluccio, il diluvio ad Orvieto, i tratti in superstrada (90 all'ora, ovvio...), le strade sconnesse o quasi, i tornanti di bocca Serriola (affrontati a giri volutamente bassi per ripartire e godersi di quel suono di marmitta ribattezzato l' "elicottero"...), i saliscendi delle Crete Senesi, la notte all'addiaccio in quel di Norcia...
Tutto ok (apparentemente, dico, 'che come metro di misura meccanica lascio a desiderare, l'ho detto).
Rumori strani, niente (a parte un cigolio-cinguettio a giri bassi, ma non so se sia fisiologico); particolarità degne di nota, idem (tranne un paio di leggere trafilature nere liquidi dalle viti del paracalore della marmitta (olio? Lì? Ma è a livello...). Aspetto il responso del meccanico.
Ma non vedo l'ora di riaverla a casa nuovamente con me.