Slowhand wroteAllora
La materia è regolata dall'art. 60 del Codice della Strada. I veicoli "vecchi" sono considerati veicoli atipici, e quindi sottoposti a un regime differenziato. L'articolo distingue due categorie: veicoli "d'epoca" e veicoli "di interesse storico e collezionistico", che per brevità chiameremo "storici".
I primi sono veicoli CANCELLATI DAL PRA ( O COMUNQUE NON ISCRITTI AL PRA)e destinati a musei, raccolte o collezioni, iscritti in un apposito registro del DTT. NON POSSONO CIRCOLARE, se non in determinate occasioni (raduni, esibizioni, etc. etc.) e previa autorizzazione specifica.
I secondi invece sono i veicoli iscritti nei vari registri storici riconosciuti ( ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI; di recente, ai fini della normativa fiscale, è stato riconosciuto anche il registro ACI Storico). Sono regolarmente immatricolati e soggetti alle comuni norme sulla circolazione (che variano di regione in regione, e addirittura di comune in comune). Per l'iscrizione il veicolo deve presentare determinati requisiti, tra cui aver compiuto vent'anni, ESSERE CONSERVATI O RESTAURATI IN CONFORMITA' ALL'ORIGINALE. I veicoli ultraventennali che non hanno i requisiti non sono veicoli "storici", ma solo vecchi.
Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, la materia è complessa, dato che il bollo è di competenza regionale e ogni regione attua politiche differenziate. Di solito (DI SOLITO) un veicolo ultraventennale iscritto a un registro gode di uno "sconto" pari al 50%, mentre i veicoli ultratrentennali sono esentati dal pagamento della tassa di possesso e pagano solo un forfait (annuale) nel caso in cui vengano fatti circolare.
L'importo dell'assicurazione, invece, è -ovviamente- a discrezione della compagnia. Di fatto moltissime compagnie, in ragione dell'utilizzo limitato che si può fare di un veicolo storico, riconoscono una forte riduzione del premio.
Mi sono permesso di apportare delle precisazioni al testo, peraltro molto corretto, in quanto ho approfondito molto la materia ed avendo fatto per un po' di anni parte del Registro Storico FMI.
Aggiungo che l'agevolazione fiscale sul "bollo" matura automaticamente (senza nessuna necessità di iscrizione del veicolo o del proprietario a nessun club o registro storico) A PARTIRE DALL'ANNO IN CUI SI COMPIONO I 30 ANNI DALL'IMMATRICOLAZIONE O, SE DIVERSO, DALL'ANNO DI COSTRUZIONE del veicolo.
Per fare un esempio, la mia Mercedes 200 TE immatricolata a Giugno 1993 pagherà già il "bollo" in misura fissa ed agevolata dalla scadenza di Aprile 2023 (quindi PRIMA che compia i 30 anni).
Poi, in ultimo, mi permetto anche di "sputare" qualche sentenza. In questo argomento girano un sacco di leggende metropolitane, propagate chissà come e chissà da chi. Purtroppo a fare chiarezza si perde più tempo a smontare tesi "balzane" piuttosto che a dire le cose come stanno.
Dico quindi che le cose stanno in una certa maniera e basta.