non-solo-domy
Facendo riferimento ad altro thread, colgo lo spunto per affrontare un tema che mi incuriosisce molto: l'anima delle motociclette e dei motociclisti (non in senso religioso, ovviamente)
Posseggo due moto giapponesi, una Honda Dominator del 1996 ed una Suzuki VStrom 1000 del 2014.
Con entrambe mi diverto moltissimo in ambiti differenti (on off da solo con la Domy e viaggi in coppia la VStrom) e con grande soddisfazione ed affidabilità: diciamo qualità e prestazioni (queste ultime, naturalmente, calibrate sul mio modo personale di guidare). Tutte e due sono moto che ti ci siedi sopra ed, appena cominci a muoverti, ti sembra di averle guidate da sempre: in una parola, facili.
Ma se vuoi farle andare allegre, lo fanno anche se non ti strappano le braccia del manubrio.
Quindi la mia "anima motociclistica" è pienamente soddisfatta.
Per me hanno "anima".
L'affidabilità, la continuità nella prestazione erogata, insomma la qualità nel senso compiuto del termine io la chiamerei "anima buona".
Allora mi chiedo quale può essere il significato di anima per chi invece trova quanto sopra, almeno così mi pare di capire, se non noioso, diciamo così, non appassionante, .
La mia domanda è ai "diversamente da me animisti", cosa è per voi l'anima di una moto? Sono curioso, non polemico, davvero
Dueruote
Non ho idea se anima sia la parola esatta, comunque è questione di affinità. Credo non sia molto differente da ciò che accade con gli amici oppure con una donna. A volte ci si trova bene subito, a volte con il tempo, a volte ci si annoia e via discorrendo.
Ognuno ha i suoi gusti.
gil
Si è come con le donne, se te la danno facile e sono giudiziose vanno bene come le moto giapponesi (noiose), se ti tormentano l'anima e ti fanno tribolare sono come le Royal Enfield (intriganti).
Ipse dixit.
Gil (è solo un mio pensiero eh! niente di universalmente riconosciuto)
bibe
Certo che hanno un'anima.
A me è spesso capitato che quando decisi di cambiarle, moto perfette che non hanno mai dato problemi, hanno cominciato a farmi tribolare, quasi come se volessero farmi pagare il fatto che nonostante mi siano sempre state fedeli non le volessi più.
Non so il perché mi succede questo, sicuramente succede solo a me e visto che non me lo so spiegare l'ho imputato all'anima.
nando_mac
Vero, a me moto perfette che vanno come un auto, non vibrano, sono comode e non le puoi toccare danno la nausea a breve termine ahah ah. La mia Gt ad esempio non ha anima, è viva.
venerdi-13
Ossignur
Qui si entra iu un argomento che va da Buddismo a Shentology.
A mio parere: la moto ha un "anima"? Probabile, sicuramente ha una "personalità" propria stile "Chrystin la macchina infernale", che non vuol dire che un'altra moto identica abbia la stessa personalità; la "tua" moto si plasma su di tè e su quello che le riesci a dare, non solo olio e benzina.
La stragrande maggioranza dei motociclisti ha amato la prima moto trovandole un'anima
Ritengo che l'età del centauro sia la base della ricerca di anima nel mezzo che si ha fra le cosce; ovvero, da giovane la "castagna" all'apertura del gas era un must inderogabile, ci doveva essere, l'entrata in copia ad un certo regime si doveva sentire con prepotenza. Cose che si cercavano nella moto e che le riviste dell'epoca enfatizzavano, non c'era Internet ma Motociclismo con i grafici di potenza e coppia più la lista di moto paragonate a quella in prova. Mica pizza e fichi.
Passano gli anni cerchi altro, cambiano magari anche in parte le tue esigenze e cambiano "le anime" che cerchi nella moto, magari arrivi allo scooter, poi magari pensi che i piedi si atrofizzato stare sempre al caldo dietro lo scudo sotto la copertina e bisogna usarli per qualcosa quando si va su due ruote, e allora torna prepotente la voglia di anima, di personalità, e nel mio caso anche di ferro, basta plastica, basta perfezione, basta domeniche passate con la moglie rompicoglioni, molto meglio stare in box a smadonnare con una birra e la bottiglia di Stravecchia nascosta nello scaffale delle bombolette spray, e magari riuscire a convincere un figlio a darti una mano, a fargli vedere un po di "anima", si sa mai che impara qualcosa. Non ha prezzo.
Anima e erogazione:
350 four Honda, la prima anima era "tanta" come la barista con la 6°di reggiseno dove si andava da Sbarbati; con il 4in1 "tubodellastufa" era anche di più
BMW R650, la moto della ragione, siamo diventati maturi, anima si ma con riserva e non certo per l'erogazione, comunque amata e goduta.
Ducati 907 IE, animona grande grande, 75 cv tutti da godere, erogazione bellissima, non sembrava ad iniezione, invidiata dagli amici giappomuniti per come faceva la Serravalle, altri anni altra testa.
Moto Guzzi California 1000, la prima comprata Nuova, a carburatori, 'na bestia, anima tanta, corpo tantissimo; una custom con il telaio del Le Mans, tanta roba, Serravalle con i pedanoni che scintillavano terrorizzando i giappomuniti, la rimpiango ancora adesso. Cambiata perché litigato con la morosa è scattata la pirlite acuta, malattia ancora oggi senza vaccino.
Honda Sevenfifty 750, ben fatta come tutte le Honda, senz'anima, senza personalità, cambiata per:
Yamaha fzr 1000, detta "la rogna". Non andava mai un giorno uguale all'altro; oggi fai le curve in un modo, domani in un altro, modificata nelle sospensioni e nell'assetto e finalmente ci siamo capiti, usata più per turismo che per fare il ganassa, non ci ho trovato anima. Tenuta tanti anni, ci siamo amati poco a vicenda.
Honda XL600, non ci ho trovato gran che, non mi ha stimolato particolarmente, tenuta tanti anni, la trovo una moto efficiente ma se non ci fai enduro non la apprezzi appieno, erano gli anni che facevo pochissimi chilometri per quello mi è durata tanto.
Trovato lavoro a Milano mi sono buttato sullo scooter, prima un Burgman 400 usatissimo che è morto sul campo, è ancora nel box perché volevo rifarlo per avere una seconda moto ma... è ancora li, nel frattempo ha donato gli specchietti al Sgt Hartmann.
Comprato un secondo scooter, Sym cruisym 300, che per chi ama gli scooter lo raccomando; è eccezionale. Ovviamente ne il primo ne il secondo di anima: non pervenuta.
E poi lei, la Royal Enfield, la Classic 500 battle green, colei che mi possiede, si perché è femmina nonostante un nome maschile, è imprevedibile, per strada comanda lei, frena come vuole lei, va come vuole lei, oggi 115 domani 125, vibra in modo diverso a giorni alterni, a volte non vibra affatto. Lei non ha solo un anima, lei è posseduta.
Senz'altro bella, e sa di esserlo, sa che tutti la guardano quando passa e se non la guardi si fa sentire.
Spero tanto che mi ami come la amo io.
Luca
overboost
Le moto sono pezzi di ferro. Stop.
Sono prima di tutto uno svago, questo ce le fa vivere con gioia.
Poi alcune sono magari molto veloci, o molto belle, e le associamo ad un periodo della nostra vita spensierato, così ci fanno emozionare particolarmente. Gliene siamo grati, altroché.
Detto questo, porterei personalmente sotto la pressa la moto che adoro in questo stesso istante se solo servisse a ridarmi indietro un paio di persone che invece non ci sono più, per cui sì, forse certe moto hanno l'anima, ma non dimentichiamoci che sempre ferro sono.
Eppure di queste moto ce ne sono alcune, poche a dire il vero, alle quali qualsiasi definizione va proprio stretta; sono quelle che magari quando le hai viste hai pensato che dovevano essere tue a tutti i costi; ed oltretutto non ne sai il motivo. Quelle che quando le guardi ci lasci gli occhi ma anche tutto il resto, anche dopo tanto tempo, anche dopo tante volte,che solo a metterle in moto sul cavalletto ti fanno felice perché ne gusti ogni aspetto, ne senti il sapore, le forme, la forza. Che ogni giro è il più bello perché è l'ultimo che hai fatto, ogni piega è una pennellata di un van Gogh, ogni impennata una scarica elettrica lungo la schiena, ogni sgasata un sorriso scemo, ogni chilometro una soddisfazione. Che persino quella volta che ti hanno lasciato a piedi in mezzo al nulla alla fine gliel'hai perdonata perché comunque ti basta buttarle lo sguardo sopra per dimenticare tutto quanto è riderci su; non capita con tutte, lo sai.
Sono moto che senza che te lo dica qualcuno lo sai benissimo che sono inutili, eccessive, anacronistiche, ingustificabili... ma porca miseria devi ammettere che lasciarle sarebbe perdere un pezzo di vita, un pezzo di te, un pezzo di tutto!
Non esistono moto con l'anima. Ma se ti domandi se la tua c'è l'ha, è perché non è così. Stop.
Terra
Anima dal greco anemos: parte spirituale di un essere vivente.
La prima domanda è: le nostre moto sono esseri viventi ?
Rispondere si è quantomeno azzardato, definirle esseri significherebbe riconoscere capacità di pensiero ma nonostante “ probabilmente “ prive di pensiero non possiamo certamente affermare che non siano “ vive “
Quando le senti scoppiettare e vibrare la “ vita “ che scorre in loro si trasferisce a te.
La seconda domanda è: sono dotate di spirito ?
Se per spirito si intende la capacità di creare emozioni sicuramente si
Allora la domanda fondamentale è : hanno un’ anima.
Forse si, la nostra.
Hanno la capacità di essere uno specchio che riflette le nostre emozioni, amplificando quelle positive e stemperando le negative con il fine unico di creare felicità.
Non sembra a volte che rispondano ai discorsi che a loro vengono rivolti ?
Certamente a modo loro, con uno scoppio dello scarico o una grattata del cambio, a seconda dell’umore.
Una cosa è certa sono delle compagne nella realizzazione di un diritto inalienabile dell’uomo, la ricerca della felicità
enzorock
Topic, come già scritto altrove, super interessante e assolutamente in linea con gli iscritti a questo forum. Se uno non crede all'anima delle moto, non si iscrive qua... Le Royal Enfield tutte... L'anima ce l'hanno... Un po' meno le bicilindriche, lo ammetto... Ma neanche tanto... In ogni caso su di una RE ti senti un vero RE (gioco di parole voluto) a prescindere dal propulsore. Perché il fascino estetico di questo marchio è talmente elevato che basta da solo a rappresentarne l'anima... Poi se ci aggiungi il bum bum bum del motore... Beh, ancora meglio!
Non posseggo una RE ma le ho provate tutte o quasi.
Oggi ho una Mash 650 Dirt Track. Comprata nuova ad ottobre perché pagata 4500 euro anziché 6300. E siccome molte moto usate costavano di più, non ho avuto esitazioni. È la mia 41esima moto. E ogni volta che la prendo sorrido come un bimbo. Non emoziona... Ti fa proprio godere! E dimentichi, pertanto, qualche difettuccio di gioventù, peraltro prontamente risolto in garanzia in tempi rapidissimi e con un' efficienza inaspettata (grazie alla Fantic Motor che la distribuisce in Italia).
Ha il motore derivato (o copiato, non si sa) dalla Dominator, una delle poche moto Honda veramente emozionanti. 40 cavalli sempre pronti, dico sempre... E con un bum bum bum che mi fa impazzire. Ha i suoi limiti, certo... Ma va bene così.
Ho avuto tante moto, come ho scritto, e questa Mash la colloco sicuramente nella top ten. Altre moto che ricordo con amore vero e proprio:
Kawasaki Gpz500s
BMW R850R
HD Sportster 1200 Low
Ktm 690 Duke
Kawasaki Vn 900 Classic
Suzuki C800 Intruder
Yamaha Dragstar 650 Classic
Non mi hanno emozionato varie Triumph avute, sia bicilindriche che tricilindriche. Idem per le varie Honda...
Sono consapevole, però, che alla mia età sarò costretto (se vorrò continuare ad andare in moto) a buttarmi su mezzi poco emozionanti, protettivi e magari anche automatici tipo DCT o addirittura con variatore e quindi scooter... Spero accadrà più tardi possibile ma gli acciacchi aumentano ahimè... Vorrà dire che le mie emozioni si limiteranno al gustare il paesaggio attorno a me e a respirare l'odore dell'erba sotto al casco...
Slowhand
Allora
Io sono cattolico (ala tomista ratzingeriana), e quando sento parlare di "anima" mi rappresento un concetto ben preciso, che certo non ha nulla a che fare con una qualsiasi moto (né qualsiasi altro oggetto, che non a caso si definisce "inanimato").
Però, ecco, la RE è indiana, e magari tutto questo non lo sa. Forse Blackie è la reinferrazione di un Ciao che sta perfezionando il suo karma.
Il sospetto qualche volta ce l'ho avuto. Non si spiegherebbero, altrimenti, certi momenti di "condivisione spirituale" che si realizzano in circostanze ben precise, quando sembra che tra me e lei non ci sia nessuna separazione, che lei comprenda perfettamente i miei desideri e li faccia suoi. Oppure quando sembra che interagisca con gli eventi, le situazioni, le circostanze.
Certo, un'anima, magari no. Ma uno spiritello indipendente... chissà...
alcecio
Io penso che l'anima alla moto gliela diamo noi e quindi qualsiasi moto può averne una o meno. È legata secondo me a ciò che ci abbiamo fatto o che ci facciamo, a delle persone con la quali l'abbiamo condivisa. Per il mio "Sì" a quattordici anni aveva anima eccome per quanto mi faceva sognare, la mia attuale può tranquillamente essere catalogata tra le moto del tutto anonime ma ... non per me! È venuta fuori alla distanza con la quotidianità che me la fa apprezzare, nel mio anniversario qualche anno fa due giorni con mia moglie, nel piccolo grande viaggio l'estate scorsa io e mia figlia adolescente tra Umbria e Lazio e Toscana... Più ci salgo sopra e più l'apprezzo ma non sono certo né le prestazioni o l'estetica o non so cos'altro... Non ha la bellezza del destriero ma la dignità, la pazienza e l'affidabilità del mulo e io specialmente in questo momento l'apprezzo molto.
dondiegodelabega
Il commesso della mia farmacia (guzzista) dice che sì, ce l'hanno, ma solo quelle raffreddate ad aria
maxiii
L anima gliela da il tempo TRASCORSO insieme.
La mia RE 500 ha ora 11 anni e ne abbiamo fatte cose insieme; stessa cosa per la mia BMW k 1200 GT che acquistai nel 2003.
Il tempo con noi è quello che, secondo me, le rende diverse.
alcecio
Concordo
Astromoto
E' assodato che le moto danno trasporto... 😉
non-solo-domy
:lol: :lol: