Grazie Fausto per l’interesse dimostrato che mi dà l’opportunità, nonché il piacere, di discutere e confrontarmi su argomenti che prediligo: la tecnica applicata alla motocicletta.
In pratica in questo caso ho copiato l’idea di Gil, semplificandone però l’attuazione, con l’obiettivo di ottenere il risultato prefissato nel modo più semplice possibile senza ricorrere a materiali o attrezzature particolari.
Visto che l’argomento “tensione catena primaria” è gia stato affrontato in precedenti discussioni, immagino che tutti conoscano il principio di funzionamento di questo tendicatena ed anche il perché l’intervento di una piccola molla provochi una così forte tensione della catena.
In pratica ho sostituito la molla che spinge il pattino contro la catena con un distanziale di lunghezza calibrata affinchè fra questi rimanga un gioco di circa 3mm così che la catena sia costantemente leggermente lasca.
Quello che ho fatto non è per niente complicato ma mi dilungherò ugualmente a descrivere in sequenza passo-passo come in pratica ho proceduto (il mio insegnante d’italiano, prof. Menozzi, a questo punto inorridirebbe…in pratica):
1- come prima cosa ho tolto il bullone che sta sotto il gruppo tendicatena e sfilato la molla (così, quando poi rimuoverò il tendicatena, il pistoncino scorrevole, non più spinto dalla molla ma trattenuto dal cricchetto, non cambierà di posizione).
2- Svitando le due brugole ho poi rimosso il tendicatena (così però è uscito circa un bicchiere d’olio motore, se avessi inclinato un po’ la moto a destra ne avrei perso meno).
3- Con il tendicatena in mano e “prima” di sganciare il cricchetto ho misurato di quanto il pistoncino spuntava dal tendicatena stesso, nel mio caso esattamente 14,5 mm.
4- Ho quindi sganciato il cricchetto ed abbassato il pistoncino di circa 3mm. A questo punto avrei anche potuto rimontare il tutto senza però reinserire la molla e, in teoria, il lavoro era terminato. Però c’era la remota possibilità che con le vibrazioni il cricchetto si sganciasse spontaneamente, il pistoncino sarebbe disceso ulteriormente e quindi la catena si sarebbe pericolosamente allentata (pericolosamente non solo per l’integrità del motore ma soprattutto per quella del pilota).
Per evitare che ciò potesse accadere ho inserito al posto della molla un apposito distanziale che impedisce al pistoncino di scendere anche nel caso di sgancio del cricchetto.
All’atto pratico ho sostituito il bullone che stava sotto al tendicatena con uno trovato fra le cianfrusaglie in cantina (il bullone originale, quello con la molletta, ha una forma particolare per trattenere la molla e non è adatto per la modifica). Per determinare l’esatta lunghezza del distanziale sono andato per tentativi utilizzando uno stuzzicadenti, con un cutter l’ho tagliato un po’ alla volta fino a raggiungere la lunghezza giusta (cioè finchè il pistoncino spuntava dal tendicatena esattamente 12 mm), a questo punto ne ho fatto uno di ugual misura ma di ferro.
Si riassembla il tendicatena così modificato, si controlla ancora una volta che il pistoncino non scenda premendoci sopra anche con il cricchetto sganciato e lo si rimonta sul motore.
Con il nuovo bullone non è possibile montare la o-ring allora, per evitare perdite d’olio dal filetto, ho messo della guarnizione in pasta che sembra silicone nero.
Dimenticavo: fra il bullone e il tendicatena ho inserito anche due rondelle da 1 mm che nelle mie intenzioni dovrebbero servire per compensare eventuali futuri allungamenti della catena, in pratica (e qui il prof. Menozzi sbotta) se la catena acquista troppo gioco tolgo una rondella da 1 mm, il pistoncino sale ovviamente di 1 mm ed il gioco catena viene recuperato (ma di questa soluzione non sono molto convinto, forse è meglio sostituire il distanziale con uno più lungo così da essere più precisi nella regolazione, vedremo..).
Allego l’unica foto che ho fatto dove si vede la vite originale con molla, la vite sostitutiva con le due rondelle, il distanziale ottenuto limando opportunamente una vite ed il meraviglio distanziale prototipo in legno di faggio biologico che, ovviamente, ho già brevettato.